C’era voluto un secondo tempo strepitoso dei Flying Tigers per rimandare il discorso titolo a gara 6, ma oggi Stephon Marbury e soci hanno chiuso i conti dominando una partita chiusa con un vantaggio in doppia cifra (98-88) e replicando, a due anni esatti di distanza, il titolo conquistato nel 2012.

L’arrivo di Reggie Okosa, chiamato a sostituire James Singleton, ha permesso a Xinjiang di presentarsi attrezzata al cospetto di una formazione che, smaltiti i malanni di Marbury, è andata in crescendo nei playoff. L’avvio è stato di marca Ducks grazie ad un’ottima circolazione di palla e all’ispirazione del play newoyorkese autore di 28 punti al termine.

I Ducks alzano il secondo titolo in tre anni

I Ducks alzano il secondo titolo in tre anni

Il 27-19 del primo quarto ha indirizzato da subito il match e Sun Yue da 6/9 dal perimetro (primo giocatore cinese a vincere sia titolo CBA che NBA) ha permesso a Pechino di allungare alla sirena dell’intervallo lungo per il 54-40 apparentemente risolutivo.

Come già avvenuto in gara 3 però Xinjiang si è svegliata al rientro dagli spogliatoi rispondendo con un terzo quarto da 12-25 per rimettere in discussione partita e titolo nazionale. Okosa, con 18 punti e 8 rimbalzi ha guidato la rimonta dei padroni di casa ma nel quarto periodo l’MVP delle finals, Randolph Morris ha inanellato una serie di tiri “pesanti” dall’arco guidando i suoi al traguardo. I  30 punti e 11 rimbalzi (23 + 12 di media nelle finals) hanno condotto i Ducks ad un quarto parziale da 32-23 per il 98-88 finale.

“Sono stato influenzato dalle critiche e dagli infortuni – ha dichiarato a caldo Marbury – ma l’importante è che alla fine questa squadra ha raggiunto il traguardo unita”.