Jaycee Carroll, killer con 22 punti a segno nel solo secondo tempo

FC Regal Barcelona – Real Madrid 74-91

È il Real Madrid il vincitore della Copa del Rey 2012, mettendo fine alla “maledizione” che durava da 19 anni. L’ultimo trofeo alzato dai blancos, infatti, risaliva al 1993, e durante questo periodo le cinque finali giocate erano state sempre delle sconfitte, di cui ben quattro per mani degli eterni rivali del Barcelona. Comprensibile quindi la voglia dei madrileni di portarsi a casa la coppa, ma onestamente in pochi si sarebbero aspettati una gara del genere, con un Real dominante per quasi tutti i 40 minuti e un Barcelona che non è mai stato in vantaggio durante la partita, nemmeno dopo la mini-rimonta del terzo quarto.
Il Real parte subito forte, con un canestro di Suárez e una tripla di Llull; il Barça rimane a contatto con Ndong, Mickeal e Eidson, che segna la tripla del -1 (8-9), ma non riesce a operare il sorpasso. Anzi, poco dopo il Real prova a prendere il volo, sempre con Llull (10 punti nel primo quarto), andando a +6 (12-18); Navarro ci mette una pezza, prima dalla lunetta e poi da tre, ma il primo quarto si chiude comunque con il Real in vantaggio 17-22.
Nel secondo periodo Vázquez ed Eidson provano a dare una scossa ai loro compagni, ma dura poco: i blancos vanno a segno con Suárez e Rodríguez, per il massimo vantaggio (23-32) a metà del secondo quarto. Ndong prova a fermare l’emorragia, ma Pocius e Reyes danno il +11. Negli ultimi due minuti prima dell’intervallo i blaugrana provano a riavvicinarsi soprattutto con frequenti viaggi in lunetta (33-39), ma una tripla di Llull allo scadere manda le due squadre negli spogliatoi sul risultato di 33-42. La curiosità è che il Real, pur sopra di 9 punti, è ha tirato solo 2 tiri liberi nei primi 20 minuti di gioco, contro i 16 del Barça, che però, ovviamente, ha tirato molto peggio dal campo.
Nella ripresa la musica sembra cambiare: dopo i primi due canestri del Real, uno a opera di Singler, dimenticato in panchina per tutto il secondo quarto, l’altro di Mirotic su bell’assist dello stesso Singler, il Barça sembra salire di intensità e va a segno prima con Ndong, dominante in area, e poi con Lorbek, che infila la tripla del 46-49 a metà del quarto. Mirotic risponde subito dall’altra parte (46-52), ma due liberi di Navarro e un’altra tripla di Lorbek (51-52) riaprono definitivamente la gara. Jaycee Carroll però non ci sta, e prima riporta i suoi a +4 con un gioco da tre punti, poi infila anche la tripla del 51-58, costringendo coach Pascual a chiamare timeout. Lorbek segna ancora da tre, Suárez forza una tripla e sbaglia ma poi Ingles, appena entrato, “regala” al Real un fallo in attacco ad azione non ancora iniziata. È un fischio pesante, perché regala due liberi a Carroll e ridà l’inerzia alla squadra della capitale, che infatti nell’ultima azione del periodo va ancora a segno da tre con Llull per il 56-64.
E il Real non si ferma più: in apertura di quarto periodo Jaycee Carroll piazza da solo un parziale di 0-8, con due triple intervallate da un canestro da due, per il massimo vantaggio Real (56-73), a 7:45 dal termine. Il Barcelona prova a reagire con una tripla di Navarro, ma nell’altra metà campo i blaugrana non riescono a trovare una soluzione per fermare Carroll, che mette due liberi, stoppa Navarro, recupera palla e carica di falli gli avversari. A 5:24 Begic schiaccia al volo, su assist di Llull, il nuovo massimo vantaggio (61-79), ma Carroll non ne ha ancora abbastanza, e con 4 punti in fila segna il +20, con tre minuti e mezzo sul cronometro. La partita si chiude sostanzialmente qui (anzi, probabilmente era già chiusa da un po’), con coach Laso che regala le meritate standing ovation a Carroll e Llull, i due MVP della gara.

FC Regal Barcelona: B. Ndong 19, J. Navarro 16, E. Lorbek 15. Rim (32): B. Ndong 11. Ass (13): J. Navarro 5.
Real Madrid: S. Llull 23, J. Carroll 22, M. Begic 10. Rim (29): N. Mirotic 5. Ass (13): S. Llull 5.