Bruttissimo episodio quello accaduto durante Levski Sofia – Partizan Belgrado, valida per l’ottava giornata di Lega Adriatica, con le due frange di ultras venute a contatto al termine del primo quarto.

L’impianto dell’Università della capitale bulgara non è provvisto di curve, pertanto lo sparuto gruppo di supporters al seguito della formazione serba era stato fatto accomodare sulla tribuna opposta a quella occupa dagli esaltati ultras del Levski, al pari dei “colleghi” serbi non nuovi a manifestazioni violente pre, durante e post gara.

La miccia si è accesa quando i belgradesi sono arrivati a contatto con i tifosi di casa che assistevano alla gara nel settore limitrofo al loro. Almeno un centinaio gli ultras del Levski che hanno attraversato il campo per arrivare a contatto con i pochi serbi. La polizia bulgara ed il servizio d’ordine, grazie anche al coraggioso aiuto del giocatore del Levski Miljan Popuvic, belgradese di nascita, ha evitato il peggio.

Dopo un ora di stop, una volta ristabilito l’ordine, la gara ha potuto terminare con la larga vittoria degli ospiti per 66-98. Ad uscire sconfitto, ancora una volta, è stato lo sport, schiavo ormai a tutti i livelli ed a tutte le latitudini di questi individui che per interessi, frustrazione o semplice demenza approfittano degli eventi sportivi per mettere il luce tutta la loro stupidità.