Perperoglu cerca di ostacolare Schortsanitis

Torna anche quest’anno, seppur con leggero ritardo, la rubrica che raccoglie il meglio e il peggio della settimana dai principali campionati europei. Spagna, Grecia, Germania, Turchia, Russia e molto altro ancora in questa e nelle prossime “puntate”: non perdetela!

UPS

Olympiacos: il bizzarro calendario ellenico ha messo di fronte già alla seconda giornata Oly e Pana. I campioni d’Europa non hanno tremato sbancando Oaka con autorità, non inganni infatti il punteggio: i biancorossi hanno controllato sostanzialmente tutta la gara offrendo il meglio del loro repertorio. Fisicità e grande pressione difensiva, l’atletismo devastante di Georgios Printezis e l’esperienza dell’ex di turno Stratos Perperoglou gli ingredienti vincenti per la squadra del Pireo. Al resto ha pensato il solito immenso Vassilis Spanoulis, che ha vinto il duello con Dimitrios Diamantidis salito di tono solo nel finale. Ammesso che il campionato greco arrivi alla fine (i problemi extracestistici abbondano), l’Oly parte indubbiamente in vantaggio per il successo finale.

Gary McGhee

BCC Bayreuth: alla faccia degli euro spesi dalle corregionali Bamberg e Bayern (vedi sotto), la cenerentola della Baviera, club di recente fondazione ma che si porta dietro il prestigioso blasone delle “incarnazioni” precedenti del basket in città, ha sorpreso la Bundesliga con quattro vittorie nei primi quattro incontri, espugnando i difficili campi di Würzburg e Bonn prima di capitolare, solo al quinto turno, sul parquet di Braunschweig. Difficile che la sortita in alta classifica degli uomini di Marco Van den Berg, tra cui figura anche l’ex Casale e Forlì Joe Trapani, duri a lungo, ma i motivi per sperare non mancano, a cominciare da alcuni dei protagonisti di queste prime uscite come il centro undersized Gary McGhee, autore finora di oltre 12 punti e quasi 8 rimbalzi di media.

Carl English

Asefa Estudiantes: di tutte le squadre le diverse individualità messesi in luce in questo avvio di stagione ACB (tra cui il Valencia ancora imbattuto e lunghi americani da tenere d’occhio come Levon Kendall e Marcus Lewis), l’Estu è quella che più di tutte merita una menzione in questa rubrica, pur essendo caduta a Bilbao nell’ultimo turno. I colegiales, infatti, hanno rifilato 15 e 30 punti rispettivamente a Canarias e Siviglia tra le mura amiche, sbancando con autorità San Sebastián nella seconda giornata prima di cadere, alla quarta, sul difficilissimo parquet di Miribilla, per giunta puniti all’ultimo respiro da una tripla di Kostas Vasileiadis. I meriti di questo avvio positivo sono da ascrivere certamente a coach Vidorreta, ma è innegabile che il terzetto di esterni Granger-English-Kirksay, bilanciato sotto le plance dal guerriero Germán Gabriel, garantisca un’affidabilità ed una versatilità con pochi pari nella lega. Attenzione all’Estu, leone dall’orgoglio ferito (dalla disastrosa scorsa stagione).

Igokea Aleksandrovac: avvio da sogno anche per l’Igokea, squadra bosniaca priva di grandi stelle che però, nelle prime cinque partite di Lega Adriatica, non ha sbagliato un colpo. I ragazzi di Dragan Bajić, infatti, hanno messo in riga Široki, Budućnost, Radnički, Spalato e la (disastrata) Stella Rossa, con un contributo importante ma non eccessivamente preponderante degli americani Corsley Edwards (vecchia conoscenza del nostro campionato) e Cliff Hammond, supportati a dovere dal lungo serbo Branko Jorović. Peccato che il turno di ABA League sia stato rovinato dagli incidente di Podgorica tra i tifosi locali e quelli del Partizan.

Bojan Bogdanović (foto tbl.org.tr)

Bojan Bodganović (ala, Fenerbahçe Ülker): non sono tanto i 21 punti a farne l’MVP di giornata in TBL, quando i 7 realizzati in 16 secondi di fronte agli attoniti avversari del neopromosso TED Ankara (seconda squadra della capitale dopo lo storico Telekom). Una sfuriata che ha permesso al Fener di Simone Pianigiani di salvarsi la “pellaccia” contro i capitolini e rimanere a punteggio pieno dopo due giornate del massimo campionato turco. Per l’ala croata anche 3 rimbalzi ma soprattutto una prova complessiva che potrebbe farlo entrare a tempo indeterminato nelle grazie di Pianigiani.

DOWNS

Yotam Halperin

Bayern Monaco: detto della partenza sprint del Bayreuth, non si può non segnalare l’avvio diesel del Bayern, forse un po’ meno spendaccione della scorsa estate ma comunque capace di ingaggiare giocatori del calibro di Yotam Halperin per poi partire con due sconfitte nelle prime due gare interne, compensate solo in parte da due successi corsari. Di certo non ha aiutato l’esonero di coach Dirk Bauermann (sostituito con il greco Yanni Christopoulos) una settimana prima dell’inizio del campionato, un licenziamento dovuto a “divergenze” non meglio specificate con la dirigenza ma che va totalmente in controtendenza con il progetto avviato in totale sintonia con l’ex CT tedesco, che aveva addirittura lasciato la nazionale per concentrarsi totalmente sull’ambizioso club bavarese. Da rilevare, comunque, che anche l’altra big “corregionale”, Bamberg, non è partita a spron battuto com’è solita fare, essendosi già concessa una sconfitta.

Sito Alonso

Lagun Aro GBC San Sebastián: il contrario di quanto detto per l’Estudiantes vale per i baschi. Sorprese della scorsa stagione,  conclusa alla “bella” dei quarti contro Valencia dopo il quinto posto in stagione regolare, i ragazzi del confermato (non senza controversie) Sito Alonso hanno invece iniziato con il piede sbagliato la stagione 2012/2013, ancora al palo dopo quattro giornate di cui giocate davanti al popolo di Illumbe, ma terminate con altrettante sconfitte proprio contro l’Estudiantes e contro Bilbao. Si sapeva che ripetere il campionato scorso sarebbe stata un’utopia, ma presentare ai tifosi una squadra apparentemente senza né capo né coda a rischio di giacere a lungo sul fondo della classifica è tutt’altra cosa.

Philippe Herve

Orleans: inizio che peggiore non si può per la squadra di coach Herve, che affonda anche a Le Mans e resta in solitaria ultima posizione nella Pro A francese. Il finale, +7 per i padroni di casa, non rispecchia affatto l’andamento della gara: Pellin e compagni vengono travolti da subito da padroni di casa che arrivano ad un comodo +18 dopo la schiacciata solitaria di Alain Koffi. Tre sconfitte in fila da cui Orleans deve provare a reagire in vista anche dell’impegno di Eurocup (i transalpini sono una delle avversarie della Dinamo nel girone H, trasferta francese che seguiremo con i nostri inviati).

Petteri Koponen

Petteri Koponen (play/guardia, Khimki): la stagione del Khimki procede senza particolari intoppi, ma di certo lo stesso non si può dire per la stagione del gioiello finlandese, che finora non è andato oltre 5,5 punti di media in Eurolega e 5 in VTB League, con il picco negativo dei 2 punti (1/6 dal campo) e -2 di valutazione registrati nell’ultima giornata nella vittoria dei suoi su Donetsk. Passare dalla Serie A e da Bologna alla Russia e alla fredda Khimki non è un cambiamento da poco e necessita probabilmente di un periodo di ambientamento, ma l’inizio in maglia giallo-azzurra non è certo incoraggiante per il ventiquattrenne i cui diritti NBA appartengono ai Dallas Mavericks.

Andrea Rizzi e Marco Taminelli