‘Tuffo di esultanza’ del Fuenla

UPS

Baloncesto Fuenlabrada: la dimostrazione che la palla, nel basket, è ancora rotonda. Come una squadra con un budget così risicato, che vede partire per l’ennesima volta il proprio miglior giocatore (questa volta Gustavo Ayón, l’anno scorso Esteban Batista e Bismack Biyombo) ed è continuamente afflitta da infortuni (Lubos Barton, Leo Mainoldi, Saer Sené – per quest’ultimo stagione finita), possa arrivare tra le prime otto in ACB a fine andata e qualificarsi per la Coppa del Re, va al di là di qualsiasi comprensione o disamina tecnica. Merito certamente di coach Porfi Fisac, autore di un’impresa simile nella scorsa stagione con Valladolid, ma merito anche e soprattutto delle bombe di Kirk Penney, del talento del giovane Quino Colom, del valido cavallo di ritorno Saúl Blanco, del superveterano Ferran Laviña e, perché no, del nuovo arrivo Mike Hall, che in poche partite sembra già aver trovato la sua dimensione in maglia neroarancio. Una menzione è doverosa anche per il Lagun Aro di San Sebastián, altra sorpresa della stagione reduce da sei vittorie nelle ultime sette partite: nel derby di coppa contro il Caja Laboral ai quarti, la sfida si preannuncia più equilibrata che mai.

Davon Jefferson

Davon Jefferson (ala, BC Triumph Lyubertsy): sono passati appena sette giorni e l’ex Southern California è nuovamente presente in questa rubrica. Ma stavolta si è superato a tal punto da meritarsi quasi un posto fisso di settimana in settimana: i numeri sono piuttosto eloquenti con 36 punti (14/21 da 2, 8/8 ai liberi) 15 rimbalzi, 3 assist, 6 falliu subiti, una palla recuperata e 5 stoppate. Numeri da capogiro che gli valgono uno stratosferico 53 di valutazione. E intanto il suo Triumph continua a vincere in PBL, batte pure lo Spartak Primorie Vladivostok (92-82) e morde le caviglie a Lokomotiv e Khimki.

D'or Fischer

D’or Fischer (centro, Gescrap Bizkaia Bilbao): Bilbao rialza la testa con due successi esterni, scaldando i motori per il derby europeo contro l’Unicaja, e lo fa soprattutto grazie all’energia di Fischer, giocatore limitato tecnicamente ma in grado di dominare gli incontri sul profilo fisico e atletico, come dimostrano gli 11 rimbalzi e le 2 stoppate messi a referto a Santiago de Compostela. Quei limiti tecnici, poi, sono mascherati sempre meglio da un tiro da fuori che inizia ad acquisire una certa fiducia e che gli ha permesso, nella stessa partita, di mettere a segno 23 punti con 10/11 da due e 3/3 dalla lunetta, regalandogli un 38 di valutazione che ne fa l’MVP di giornata in ACB.

Charis Giannopoulos

Charalampos ‘Charis’ Giannopoulos (guardia/ala, Peristeri GS): il Peristeri crede nei playoff e lo conferma battendo senza eccessivi problemi l’Ikaros (81-69) nel quindicesimo turno di A1 greca. Mattatore dell’incontro il promettente Giannopoulos, esterno ventiduenne nativo di Alexandreia che, una tripla dopo l’altra (6/7), infila 32 punti affondando Romel Beck e compagni. Per la stellina ellenica anche 5 rimbalzi, 4 assist, 2 recuperi e 5 falli subiti per 38 punti di valutazione. Come l’Italia, la Grecia ha bisogno di nuovi talenti che rimpiazzino la generazione di Papaloukas e Diamantidis: Giannopoulos potrebbe essere uno di loro.

Rawle Marshall

Rawle Marshall (ala piccola, BC Astana): giusto il tempo di inserire la squadra di Matteo Boniciolli nella fase calante di questa rubrica che i kazaki mettono sul piatto una grande prova d’orgoglio in cui, grazie a un grandissimo ultimo quarto, riescono a espugnare il parquet degli estoni del Kalev rilanciandosi in VTB League. Chi volesse ringraziare qualcuno per l’impresa può rivolgersi tranquillamente al giramondo Marshall (è alla sua settima squadra in Europa dal 2007), che in 34 minuti ha accumulato 35 di valutazione con 27 punti (7/9 da 2, 1/1 da 3, 10/13 ai liberi), 4 rimbalzi, 9 falli subiti, 2 palle recuperate.

Evan Fournier

Evan Fournier (guardia/ala, Pb 86 Poitiers): la settimana scorsa, a Parigi, una mezza dozzina di scout NBA si era spostata per vedere il prodigio in carne e ossa. E Fournier non li aveva delusi (25 punti) ma Poitiers aveva rimediato un’altra larga sconfitta allungando la serie negativa a undici partite. Stavolta a Pau ha sfoderato un’altra prestazione da All Star ma soprattutto grazie al suo sangue freddo il Pb86 ha ritrovato la vittoria (84-85) dopo tre mesi di digiuno. In 35 minuti ha segnato 16 punti (3/4 da 2, 2/7 da 3, 4/5 ai liberi), catturato 6 rimbalzi e servito 7 assist. E quando negli ultimi secondi la sua squadra era sotto di un punto è stato lui a procurarsi il fallo che l’ha mandato in lunetta per i due liberi della vittoria. Una prestazione che per la prima volta gli vale un posto nel miglior quintetto francese della settimana scelto dall’Equipe.

DOWNS

Rafa Martínez

Valencia Basket: che in Coppa del Re ci sarebbe stata una rappresentante della Comunidad Valenciana, era dato per scontato. Ma che questa fosse Alicante, e che Valencia dovesse guardarla in poltrona, pochi l’avrebbero pronosticato ad inizio stagione, considerata la gran seconda parte del campionato scorso ed il mercato estivo mirato a rafforzare il roster taronja. E invece la squadra di Paco Olmos (la cui panchina è ora in bilico), sconfitta in casa da Fuenlabrada ed incapace di rifarsi a Badalona nell’ultima giornata di andata, è rimasta fuori dalle magnifiche otto per classifica avulsa, problema che non l’avrebbe riguardata se avesse avuto una classifica all’altezza delle sue potenzialità. Le 9 sconfitte accumulate nelle prime 17 gare, invece, costringono Rafa Martínez e compagni ad un esame di coscienza e soprattutto ad un girone di ritorno di alto livello per centrare almeno l’obiettivo dei playoff.

Coach Krivonos, evidentemente, non riesce a farsi capire

Minsk 2006: come un monello incorreggibile, Minsk ne combina un’altra in VTB League: stavolta, nella prevedibile sconfitta di Mosca, i ragazzi di Andrei Krivonos non si disturbano nemmeno a salvare l’onore, e cadono di fronte al CSKA con 50 punti di scarto (110-60). Notevole in particolare il -2 di valutazione dell’ala americana Justin Knox, mentre i moscoviti mandano a referto tutti i dieci uomini presenti e possono dare riposo ai titolari.
E parlando di americani deludenti, non si po’ non citare l’ex Latina, Treviso e Bologna K.C. Rivers, che nella sconfitta del suo Lokomotiv Kuban a Mariupol (casa dell’Azovmash) mette appena 3 punti in 25 minuti sul parquet.

Andrea Rizzi e Alessandro Petrini