Luca Bechi, esordio vincente in Ucraina

UPS

Vassilis Spanoulis

Olympiacos: vittoria controversa ma meritata per i reds nel “derbissimo” di Atene contro il Panathinaikos. La squadra di Dusan Ivkovic, già in vantaggio di una vittoria rispetto ai biancoverdi, domina per larghi tratti della gara toccando anche il +17 in chiusura di terzo quarto, ma subisce una clamorosa rimonta e viene graziata dal “piedone” di Mike Batiste che, saltando per insaccare la tripla del pareggio sulla sirena, tocca la linea del tiro da tre e, dopo l’esultanza iniziale per il buzzer-beater, si trova costretto ad accettare la sconfitta di una sola lunghezza (78-77). Protagonisti Georgios Printezis, Vassilis Spanoulis e la guardia ventunenne Evangelos Mantzaris, autori di 34 punti complessivi.

Casey Jacobsen

Brose Baskets Bamberg: qualcuno alla vigilia ci credeva davvero in questa scalata alla vetta. Seconda (Ratiopharm) contro prima (Brose) e possibilità di un aggancio in vetta coronando nel migliore dei modi una striscia arrivata a dodici vittorie. Niente da fare invece. E i sogni a Ulm si sono infranti fin da subito. Al di là del 74-102 finale, che la dice lunga sull’andamento della gara, gli ospiti, già campioni in carica, hanno dominato in lungo e in largo grazie a una serata di grazia dall’arco (18/27) e al clinic al tiro degli americani Casey Jacobsen (21 punti con 2/2 da 2, 5/5 da 3, 2/2 ai liberi) e Brian Roberts (20 punti con 1/5 da 2 e 6/6 da 3). E il campionato prende sempre più la via dell’alta Baviera.

Artur Drozdov

Artur Drodzov (ala, Azovmash Mariupol): dai Bagni Pancaldi a Livorno al Mar d’Azov a Mariupol, Luca Bechi era partito almeno con la certezza di Drodzov. Capitano della nazionale ucraina nonostante il suo passaporto inglese, il giocatore infatti ha giocato 6 stagioni in Francia con il Pau-Orthez – vincendo tre campionati – e due anni fa con la maglia di Cremona aveva disputato un massimo campionato in Italia segnando oltr 12 punti di media in 34 minuti di gioco. E da qui Drodzov è ripartito nel match d’esordio dell’allenatore italiano in cui l’Azovmash ha tritato il Mykolaiv con un secondo quarto da 21-5 che ha chiuso l’incontro (poi finito 89-63). Per lui 20 punti (6/9 da 2, 2/2 da 3), 11 rimbalzi e 2 assist.

Justin Knox

Justin Knox (ala forte, Minsk 2006): la prima volta arriva per tutti. E questa settimana è arrivata pure in Bielorussia per il Minsk 2006 che finora in Vtb aveva racimolato 13 sconfitte di fila e nessuna vittoria. Contro i russi dell’Enisey (91-84), penultimi con tre successi all’attivo, a guidare i padroni di casa è stato Justin Knox. Un nero del sud, proveniente da Tuscaloosa, in Alabama, che a 22 anni ha giocato finora tre stagioni di Ncaa tra Alabama e North Caroline e una discreta Eurobasket Summer League a Colonia dove è stato inserito nel quintetto ideale. Numeri che hanno convinto i dirigenti del Minsk a scommettere su di lui. E lui ha ripagato con 27 punti (9/10 da 2, 2/2 da 3, 3/4 ai liberi) e 10 rimbalzi.

Jaka Lakovič

Jaka Lakovič (play/guardia, Galatasaray Medical Park): gli anni passano (sono 33 suonati), ma ogni tanto il bomber di Lubiana si ricorda di avere un mancino terribile, e nella sfida sul campo del Karsiyaka sfodera una zampata delle sue per regalare il successo al Galatasaray. Anzi, per la precisione le zampate sono 7, 6 dalla lunga distanza, senza alcun errore al tiro, che gli fruttano 20 punti in 26 minuti a cui aggiunge 3 assist. Se i giallorossi stanno sorprendendo tanto in campionato quanto in Eurolega, buona parte del merito è dell’inossidabile Jaka.

DOWNS

Neven Spahija

Fenerbahçe Ülker: continua la “picchiata” del Fener, quasi eliminato dall’Eurolega ed in seria difficoltà anche in TBL. Al limite dell’umiliazione l’ultimo KO, in casa del derelitto Bandirma Kirmizi (due vittorie su diciotto gare giocate), con gli uomini del traballante Neven Spahija incapaci di rispondere al lungo americano Paul Miller ed alla giovane guardia turca Ibrahim Yildirim (38 punti in coppia) ed il solo James Gist in doppia cifra. I playoff non dovrebbero essere in discussione, ma l’attuale quinta posizione in classifica è ben lontana dalle velleità di inizio stagione dei gialloneri di Istanbul.

Chris Quinn

Chris Quinn (play/guardia, Khimki): momento davvero infelice per l’ex Miami, New Jersey e San Antonio che, dopo aver mostrato oltreoceano sprazzi di talento che ne sembravano assicurare una carriera tra i Pro, si è riciclato in Europa accettando la sfida del Khimki, di cui però non è diventato il leader sperato. Negli ultimi due incontri di VTB League, uno vinto ed uno perso dai gialloazzurri russi, Quinn ha messo insieme 6 punti ed una valutazione di -3, con prestazioni scialbe se non addirittura dannose per la squadra di Rimas Kurtinaitis. Dal tiratore di New Orleans, ormai 28enne, ci si potrebbe aspettare decisamente qualcosa di meglio.

Roberto González

Blancos de Rueda Valladolid: ci dispiace ripeterci, ma non pare proprio esserci rimedio alla situazione drammatica (sportivamente parlando) del Blancos de Rueda. Ultimo nella classifica ACB con 4 vittorie in 19 partite, la squadra pucelana ha fatto 4 su 20 cadendo in casa contro l’Unicaja Málaga, presente in questa parte della rubrica una settimana fa a causa delle difficoltà offensive (origine di tre sconfitte consecutive) ma “rinato” a Valladolid con 83 punti segnati in trasferta, merito soprattutto dei 21 a testa degli ex “italiani” Kris Valters e Gerald Fitch. Anche la promozione di Roberto González in luogo di Porfirio Fisac in panchina sembra non avere sortito gli effetti sperati, o forse essa stessa – soluzione al risparmio invece di cercare un nuovo tecnico – è un segno di rassegnazione.

Andrea Rizzi e Alessandro Petrini