UPS

Paul Davis

Paul Davis (centro, Cajasol Siviglia) – Forse, ancor più di lui, una menzione per l’ACB la meriterebbero Juan Carlos Navarro e Rudy Fernández, leader designati di Barcelona e Real che stanno rispondendo presente in ogni occasione, confermandosi giocatori di caratura mondiale pur se diversi per età, ruolo e caratteristiche (oltre che per situazione contrattuale, visto che Navarro, lockout o no, continuerà a far volare il Barça). Ma il centrone americano del Cajasol, già messosi in grande evidenza nella scorsa stagione (13,2 punti e 5,3 rimbalzi di media), ha rubato loro la scena nello scorso weekend, segnando 21 ma soprattutto catturando 22 rimbalzi nel successo della squadra andalusa sui catalani dell’Assignia Manresa, prestazione che (condita anche da 2 recuperi e 6 falli subiti) gli ha fruttato un ragguardevole 36 di valutazione. E il dato risulta ancor più notevole se si considera che è rimasto in campo per meno di 26 minuti.

Nicolas Batum

Sluc Nancy – La stagione dei campioni di Francia non poteva iniziare nel migliore dei modi: prima la vittoria nello spareggio fratricida con Gravelines-Dunkerque per disputare l’Eurolega, poi quattro vittorie nelle prime quattro giornate del campionato, tutto anche con la complicità di un calendario benevolo che in trasferta l’ha opposta alle matricole Dijon e Nanterre e ai turni casalinghi con Strasbourg e Poitiers. Dopo il ko di Desio contro Cantù nel primo turno del girone di Eurolega, ora è arrivato anche il successo in Europa grazie alla rotonda vittoria casalinga contro Bilbao ispirata da un Nicolas Batum in serata di grazia con 26 punti (6/15 da 2, 1/4 da 3, 11/12 ai liberi), 7 rimbalzi e 8 assist. Ma questa per i lorenesi sarà davvero la settimana della verità: prima la trasferta di Istanbul in casa dell’Ulker e poi domenica quella di Villeurbanne, per lo scontro al vertice contro l’Asvel che per la prima volta oltre a Tony Parker potrà schierare anche Ronny Turiaf.

Kemp in maglia Virtus

Marcellus Kemp (guardia/ala, Beşiktaş Milangaz) – Washington, Nevada, Italia, Turchia. Ne ha fatta di strada questa ala piccola abituata a segnare a tutte le longitudini e che viaggia a oltre 19 punti di media complessivi in poco più di tre stagioni disputate tra i pro in Europa. E se dopo i fasti di Livorno e Sassari la sua stella pareva essersi oscurata nella parentesi bolognese con la Virtus, a Istanbul sembra aver trovato l’ambiente ideale. Così, dopo aver passato gli ultimi quattro mesi dello scorso anno con la maglia del Beşiktaş, in estate coach Ataman l’ha fortemente rivoluto e lui ora lo ripaga con 25 punti realizzati di media nelle prime tre giornate, cui aggiunge 4.3 rimbalzi e 1.7 assist. Decisivo, assieme al compagno di reparto Deron Williams, nella vittoria di Ankara sul campo del Turk Telekom. Per lui 25 punti con 8/13 da 2pt e 2/6 da 3pt conditi da 7 rimbalzi e 3 assist.

Richard Roby

Richard Roby (guardia, Peristeri GS) – Grande momento per il ventiseienne di San Bernardino, ancora decisivo nella seconda vittoria su altrettante partite del Peristeri. Dopo l’esordio esplosivo da 22 punti, di cui 12 in fila nelle fasi calde del 4° periodo, contro il KAOD questa guardia californiana dagli ottimi istinti offensivi a dispetto di un tiro un po’ ondivago ha replicato con una prova da 19 punti (7/15 dal campo, 3 rimbalzi e 2 recuperi), che in una gara dal punteggio basso come quella contro l’Ikaros sono un’enormità. Uscito da Colorado, un passato tra D-League e Israele, è il fratellastro di Kenyon Martin ma soprattutto l’uomo chiave nell’inizio della squadra di coach Pedoulakis, che per il momento tiene il passo di Panathinaikos e Olympiacos insieme al Kolossos.


DOWNS

Damir Mulaomerović

KK Zagabria – Reduce dal “piccolo” slam (campionato e coppa di Croazia) e da una sorprendente qualificazione all’Eurolega, il club della capitale balcanica poteva aspettarsi di iniziare in modo molto migliore la stagione 2011/2012. Non solo le brutte figure rimediate in Eurolega di fronte ad un mega-impianto tristemente semivuoto (la nuovissima Arena Zagreb): anche in Lega Adriatica, infatti, Mulaomerović e compagni sono partiti a dir poco con il freno tirato, come confermano le quattro sconfitte collezionate in cinque partite (unico successo contro il Budućnost) culminate con l’umiliante 97-51 dell’ultima giornata nel derby contro il Cedevita. E’ vero, le cessioni di Alex Renfroe e (soprattutto) Luka Žorić non saranno facili da compensare, a maggior ragione in una lega che ha riaccolto il Maccabi Tel Aviv, ma sarà bene che coach Vlado Androić inizi a rimboccarsi le maniche per dare un senso alla stagione (nazionale, balcanica ed europea) della sua squadra.

DaJuan Summers (foto Ciamillo-Castoria)

DaJuan Summers – E’ vero, con questa rubrica forse non c’entra molto, ma in qualche modo l’ormai ex senese simboleggia tutti i giocatori americani scappati più o meno recentemente dall’Europa perché non adattatisi allo “stile di vita” del Vecchio Continente, e prontamente lamentatisi pubblicamente tramite qualche media statunitense. Ora, si può anche capire che un ex giocatore NBA non si adatti molto facilmente allo stile di gioco europeo o che si senta un po’ stretto in una cittadina come Siena, abituato a Detroit o metropoli simili; ma che uno come Summers – non esattamente LeBron James – si aspetti di giocare 30 minuti a partita solo per aver scaldato qualche panchina a stelle e strisce o che si risenta perché la squadra non viaggia con l’aereo privato e (addirittura!) qualche volta si sposta in corriera, è veramente poco opportuno, e dà l’idea del modo particolare di vivere il professionismo sportivo che contraddistingue certi giocatori americani. Non ne sentiremo la mancanza.

Alessandro Petrini e Andrea Rizzi