(foto eurocupbasketball.com)

UPS

Khimki: in assenza dell’UPS&DOWNS Coppe, è doverosa una menzione in questa rubrica per i campioni dell’Europa “minore”, quella dell’Eurocup, abili a conquistare l’ambito trofeo tra le mura amiche battendo in semifinale i connazionali dello Spartak San Pietroburgo ed in finale, dopo aver risposto ad un’orgogliosa rimonta ospite, il temibile Valencia di Velimir Perasovic. Protagonisti della finale, oltre al punto fermo Zoran Planinic, anche un sorprendente Kresimir Loncar ed un pungente Chris Quinn, giocatori rimasti un po’ al di fuori del giro dei club di primissima fascia ma innegabilmente efficaci in qualsiasi competizione. E vista la qualificazione all’Eurolega che deriva dal trionfo in Eurocup, coach Kurtinaitis deve sperare che sia così anche nella prossima stagione.

Sergio Llull

Sergio Llull (play/guardia, Real Madrid): uno dei giocatori più migliorati (e maturati tatticamente) d’Europa negli ultimi anni, nella ventinovesima giornata ACB il 24enne di Minorca si è superato trascinando il Real al sudato successo su di un Lucentum Alicante tutt’altro che facile da domare. Con gli ospiti in gran rimonta, ci sono voluti i canestri e gli assist di Llull per portare alla vittoria la banda di Pablo Laso, il tutto riassunto alla fine con 24 punti, 6 assist e 10 falli subiti per 31 di valutazione. Con questa vittoria i blancos, pur se forse troppo lontani dal Barça per mirare al primo posto, hanno messo sostanzialmente in cassaforte il secondo.

Erwin Dudley

Erwin Dudley (ala grande, Beşiktaş) e Darius Washington (play/guardia, Turk Telekom Ankara): entrambi americani naturalizzati ed entrambi protagonisti di exploit contro l’ormai ex capolista Anadolu Efes. Sono loro gli MVP della ventisettesima e ventottesima giornata del massimo campionato turco. Dudley, il primo in Turchia si fa chiamare Dagli Ersin e ha giocato il derby del Bosforo da grande protagonista con 20 punti (8/13 da 2, 4/4 ai liberi) e catturando 11 rimbalzi. Washington invece è la guardia che ha fatto impazzire la difesa biancoblu segnando 34 punti (8/11 da 2, 4/8 da 3, 6/8 ai liberi) in 29 minuti con 34 di valutazione finale. L’impresa ai supplementari del Turk Telekom è passata soprattutto per le sue mani.

DOWNS

Maccabi Tel Aviv: forse la Lega Adriatica si sarà dimostrata più facile del previsto per il Maccabi, ma l’atteggiamento recente del club israeliano nei confronti della Liga ABA è a dir poco arrogante. Non solo David Blatt e i suoi non si sono degnati di recarsi a Podgorica per il recupero di sabato scorso (ininfluente ai fini di classifica) contro il Budućnost ricevendo un meritato 20-0 a tavolino, ma ora stanno addirittura pensando di farsi beffe dell’accordo triennale sottoscritto con la lega abbandonandola già dal prossimo campionato. Dietro a questa decisione ci sarebbe anche l’aumento degli incontri dell’Eurolega previsto per la prossima stagione sportiva, ma resta il fatto che i maccabei stanno approfittando della propria posizione di forza, economica e sportiva, per fare il bello e il cattivo tempo alle spese della lega balcanica che li ha riaccolti dopo anni di assenza trattandoli con i guanti e che – con tutta probabilità – arricchirà la loro bacheca con il trofeo di campione che si assegnerà proprio allo Yad Eliyahu a fine mese.

Asvel Lyon Villeurbanne: Vincent Collet continua a dire che la sua squadra si batterà fino alla fine ma la sua posizione ormai comincia a fare acqua da tutte le parti. Al termine della stagione regolare mancano infatti appena 4 giornate e i lionesi sono a due vittorie di distanza dallo Cholet che occupa l’ottava posizione. Senza contare le 7 sconfitte rimediate dai neroverdi nelle ultime 8 partite con l’unico sorriso arrivato all’Astroballe contro uno Hyères-Toulon già retrocesso ormai da un mese e mezzo. Troppo poco per una squadra che aveva iniziato la stagione con grandi aspettative schierando il suo azionista di maggioranza, Tony Parker, e aggiungendo in corsa anche Ronny Turiaf, ripartiti poi a dicembre in vista della ripresa della stagione NBA.

L'Eurochallenge 2010 sollevata da Göttingen

BC Göttingen: che sia un emblema dell’aumento della competitività della Bundesliga o un esempio di cattiva gestione e incapacità di far fruttare i risultati positivi, il club tedesco ha compiuto un’impresa (negativa) vista raramente a questi livelli. Campione della modesta ma non semplicissima Eurochallenge nel 2010, qualificato all’edizione 2011/2012 (ma uscitone con un deludente 1-5 al pari dei georgiani dell’Armia), il club bianco-viola ha ora completato il suo fulmineo declino “guadagnando” la retrocessione matematica a due giornate dal termine della BBL cadendo rovinosamente a Bonn per il ventottesimo KO su 32 giornate. Nessuna luce alla fine del tunnel per il club della Bassa Sassonia.

Anadolou Efes: ventotto turni in testa alla classifica, una lunga galoppata solitaria per poi ritrovarsi con il fiato corto in vista dello sprint finale. In casa Efes c’è chi si mangia le mani dopo le due sconfitte consecutive – in casa contro il Beşiktaş e ad Ankara contro il Turk Telekom dopo un supplementare. E ora, per evitare di perdere altre posizioni, il riscatto dei ragazzi di coach Zouros deve passare attraverso il derby casalingo contro gli acerrimi rivali del Fenerbahçe Ülker, di certo l’avversario meno indicato da affrontare in un momento di crisi.

Andrea Rizzi e Alessandro Petrini