Pau Ribas, protagonista dell’ottimo avvio di stagione taronja

UPS

Valencia BC: il Barça fatica, il Caja Laboral non è la corazzata che era qualche anno fa, l’Unicaja tanto meno, e il Valencia ne sta approfittando, almeno in questo inizio di campionato, per proporsi quale forte candidata alle posizioni più prestigiose della classifica ACB. Dopo aver fatto quattro su cinque, nella sesta giornata i taronja hanno fatto pokerissimo mettendo “in riga” anche un Cajasol bisognoso vittorie, peraltro a domicilio, rimanendo così a ruota del Real Madrid e tenendo il passo del Gescrap Bilbao, altra squadra molto lanciata. Di certo sta pagando dividendi un mercato equilibrato, che ha visto le partenze di De Colo e Claver compensate da elementi di valore quali Pau Ribas e Justin Doellman, non a caso i più brillanti, finora, tra gli uomini di Velimir Perasovic.

Il possente John Bryant

Ratiopharm Ulm: galoppa anche il Ratiopharm, che a Quakenbrück coglie il sesto successo consecutivo e si issa in cima alla classifica della Bundesliga, pur se con due partite giocate in più rispetto al sempre favorito Brose Bamberg. Una vittoria che porta la firma del lungo americano dalla chioma fluente John Bryant (16 punti) ma anche del teutonico Per Günther (16 punti), playmaker di appena 24 anni, senza dimenticare il contributo di colonne della squadra come l’ex “italiano” Allan Ray ed il nazionale tedesco Philipp Schwethelm. La squadra di Thorsten Leibenath, una delle tante bavaresi che, spinte dal boom economico della regione, vantano roster di ottimo livello, si propone così come una delle concorrenti più temibili per i corregionali del Brose, pur se la Bundesliga degli ultimi anni insegna che, una volta arrivati al periodo decisivo, rivaleggiare con i pluricampioni in carica è tutta un’altra cosa.

Alex Ajinca

SIG Strasburgo: ottima partenza in campionato per i transalpini, che restano al comando della classifica con le tre potenze Chalon, Gravelines e Le Mans. I ragazzi di coach Collet non hanno fatto sconti nel Monday Night della Pro A anche ad un’altra squadra ambiziosa come Villeurbanne. Lionesi che operano il sorpasso in apertura di quarto periodo ma poi vengono travolti dalla marea biancorossa: l’ex canturino Fitch apre il parziale torrenziale di Strasburgo, un 21-4 firmato da un dominante Ajinca (17 con 9 rimbalzi e 3 schiacciate per l’ex Bobcats) e Louis Campbell (19 per il veterano ex Oldenburg). La tripla mancina dall’angolo di Jeanneau è il detonatore della festa dei tifosi biancorossi che ora possonosognare in grande.

Dragičević con la canotta della nazionale montenegrina

Spartak San Pietroburgo: altra iniezione di fiducia per il club russo che, dopo aver battuto il Lietuvos Rytas ed aver espugnato Kazan e Tallin, batte anche il Khimki nella quarta giornata di VTB League guadagnandosi il primato in solitaria nel girone A, davanti proprio al Khimki, all’Unics ed all’Astana di Matteo Boniciolli. Decisamente degna di nota, contro gialloazzurri, la prestazione di Vladimir Dragičević, lungo montenegrino cresciuto al Budućnost che, dopo una stagione transitoria a Vitoria, è al secondo campionato con lo Spartak. Per lui 20 punti, 9 rimbalzi e 2 assist con 8/10 da due per un ottimo 26 di valutazione.

DOWNS

Dimitrios Diamantidis

Panathinaikos: altra battuta d’arresto per il Pana che, dopo la sconfitta nel super derby con l’Oly nella seconda giornata, trova il modo di farsi fermare anche da Ikaros. Nessuna attenuante per gli uomini di coach Pedoulakis a cui tocca in eredità una non facile transizione dopo la golden age di Obradovic. Gara letteralmente gettata dai biancoverdi, che sprecano comodi vantaggi anche in doppia cifra prima di arrivare ad un finale in equilibrio che Kyritsis e compagni fanno loro con merito. Problemi sia tecnici che di assemblaggio ma anche rendimento di tanti protagonisti attesi: non brilla la stella di Diamantidis, ancora in ombra Andy Panko, falloso e fuori partita Big Sofo Schortsanitis.

Saso Filipovski

Olimpija Lubiana: quinta sconfitta consecutiva, e terza in fila in campionato, per l’Olimpija che cade in casa contro Skopje. Gara davvero pessima quella giocata contro i macedoni dagli uomini di coach Filipovski, che ammette tutte le colpe sue e dei suoi ragazzi nel dopo partita. Partita incolore e priva di grinta che si ripete dopo il Ko con Cedevita prima ed Igokea poi, stavolta stecca anche il super Baynes di questa stagione, non bastano nemmeno le triple di Dylan Page che tiene gli sloveni in contatto sino al finale. La tripla sul ferro quasi sulla sirena di Prepelic sarebbe stata a quel punto una vera beffa per Skopje che sbanca Lubiana con merito.

Xavi Pascual foto R. Caruso)

Regal F.C. Barcelona: non sembra proprio essere la stagione del Barça. Di tempo per recuperare ce n’è, ma il mix di acciacchi, appagamento e scelte di mercato discutibili che caratterizza i blaugrana 2012/2013 non sembra promettere bene. L’inizio di stagione ACB è stato traumatico, con tre sconfitte nelle prime sei uscite, e gli attesi segni di miglioramento stentano ad arrivare, come conferma la netta sconfitta subita nella tana del Caja Laboral Vitoria nell’ultima giornata, al termine di una gara in cui i ragazzi di Xavi Pascual non hanno sfigurato ma si sono dimostrati incapaci di reggere il ritmo dei baschi soprattutto nel finale. I guizzi di Juan Carlos Navarro ed i momenti di dominio di Nathan Jawai non possono essere di sufficiente consolazione: il Barcelona ha bisogno di un’inversione di rotta se non vuole condannarsi ad una stagione da “zero tituli”.

Omar Sneed

Mersin: avvio da dimenticare anche per il club della Turchia meridionale, che ha costruito un roster di medio livello salvo partire con quattro KO in fila in TBL, uscendo sconfitto contro Pinar Karsiyaka, Tofas Bursa, Fenerbahçe e, nell’ultimo turno, Royal Hali Gaziantep, nelle cui file milita l’ex Ferrara, Pesaro, Bologna e Caserta Andre Collins. E così i ragazzi di Mete Babaoglu, a cui non sono bastati 24 punti dell’ala Omar Sneed, si ritrovano già a dover inseguire, sperando di non rimanere a lungo invischiati nelle sabbie mobili di fondo classifica.

Andrea Rizzi e Marco Taminelli