Hervé Touré

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UPS

Hervé Touré (ala/centro, Blancos de Rueda Valladolid) e Rafa Hettsheimer (centro, CAI Saragozza): Grande weekend per il lungo francese ed il centrone brasiliano (ma di passaporto spagnolo), che si laureano co-MVP della settima giornata ACB e guidano le proprie squadre al successo. Il talentuoso francese ex Avellino, Capo d’Orlando, Milano, Cantù, Roma e Brindisi, mai totalmente “capito” nel nostro paese, riesce a fare vedere il suo lato migliore contro la Joventut dell’ex Valladolid Eulis Báez e, grazie anche ad uno dei suoi tipici inizi-sprint, conclude con 24 punti, 6 rimbalzi, 2, assist, 2 recuperi, 3 stoppate e 5 falli subiti per 32 di valutazione. Identica valutazione ma statistiche diverse per il venticinquenne di San Paolo, che di fronte ad avversari validi come James Augustine e Blagota Sekluc segna 17 punti e strappa quasi altrettanti rimbalzi (15) aggiungendovi un assist, un recupero e soprattutto 7 falli subiti. Di fronte al suo strapotere nel pitturato, Murcia è costretta ad arrendersi, concedendo al CAI il secondo sorriso stagionale.

Predrag Suput

Brose Baskets Bamberg e Artland Dragons: Ottavo turno di Bundesliga tutto all’insegna delle provinciali. Ma se è difficile definire piccola squadra il Brose Bamberg, una sorta di Siena in salsa tedesca, campione in carica e realtà affermata anche in Eurolega, fa molto più clamore il successo ai supplementari dei bianco-amaranto di Ulm nel derby di Bavaria contro il Monaco. Il big match tra Bonn e Bamberg finisce con il successo dei campioni di Germania (73-85) grazie a un primo quarto giocato su altissimi livelli, a quattro uomini in doppia cifra per coach Fleming e ai 20 punti in 21 minuti per l’ala serba Predrag Suput, partito della panchina e protagonista di un 3/4 da 2, 2/4 da 3, 8/8 ai liberi e 4 rimbalzi. Nell’altra partita invece al Bayern non bastano 31 punti di Je’kel Foster e la quarta doppia-doppia di Troutman (21+12) per superare i sempre ostici Artland Dragons, che vincono ai supplementari con bomba allo scadere di Holston.

Washington in maglia Virtus

Darius Washington (playmaker, Turk Telekom Ankara): Sempre più convincente alla guida del quintetto del Turk Telekom. E stavolta il play statunitense, naturalizzato macedone (evidentemente a Skopje piacciono i playmaker americani), ha portato i suoi a espugnare la Abdi İpekçi Arena con un +19 (64-83) maturato fin dai primi minuti che non lascia spazio ad alcun dubbio. Per questo globetrotter, passato da Roma lo scorso anno per poi essere ingaggiato per i playoff portoricani dai Piratas Quebredillas, arriva un altro attestato di maturità con 16 punti in 37 minuti e una doppia doppia sfiorata. Per lui 6/12 da 2, 0/1 da 3, 4/4 ai liberi, 9 rimbalzi e 4 assist.



DOWNS

Jean-Denys Choulet

Jean-Denys Choulet (ex alleantore Chorale Roanne): 11 anni di vita e di successi che s’infrangono poche ore prima di una partita di Eurochallenge. Non dev’essere facile per i giocatori della Chorale giocare, e vincere, la sfida con il Bc Goverla avendo appena saputo che il loro allenatore storico era stato appena esonerato. Choulet infatti era ormai un emblema della società: arrivato nel 2000 a Roanne, che all’epoca era in ProB, in due stagioni è riuscito a portarlo nella massima serie per poi vincere campionato e Semaine des As nel 2007, stagione in cui si è guadagnato pure il titolo di allenatore dell’anno. Ufficialmente è stato sospeso con per “divergenze” con il suo presidente Emmanuel Brochot e forse paga un inizio di stagione difficile (3 vittorie e 3 sconfitte) e il litigio che a fine ottobre aveva avuto con Solo Diabaté, uno dei suoi giocatori. Al suo posto ora arriva il montenegrino Luka Pavicevic, che da giocatore ha vinto tre Coppe dei campioni consecutive con Spalato (1989-1991) e a fine carriera ha giocato anche in Francia a Besançon. Da allenatore invece ha guidato l’Alba Berlino tra il 2007 e il gennaio di quest’anno.

L"Alchimista' Moncho Fernández

Blusens Monbus Obradoiro: Dopo aver fatto tanta “confusione” (soprattutto nei tribunali), nel 2009 l’Obradoiro fu ammesso d’ufficio in ACB ed onorò la prima stagione tra i professionisti con la retrocessione. Ora, riemerso sul campo dopo un anno di Leb, sembra che le intenzioni del club galiziano non siano molto diverse. Dopo l’illusoria vittoria all’esordio in quel di San Sebastián, infatti, la squadra del santiagués Moncho Ferández ha battuto solamente Manresa in una partita in cui i catalani non avrebbero segnato nemmeno nella classica “vasca da bagno” (61-49 il finale), uscendo invece sconfitti dagli altri cinque incontri disputati, tre dei quali tra le mura amiche. E’ vero che i KO in trasferta sono arrivati a Madrid e Vitoria, ma almeno nei tre incontri casalinghi il pubblico di Santiago avrebbe meritato qualcosa di meglio, anche in considerazione dell’affluenza sempre vicina o superiore alle 5000 unità. Da una squadra che può contare su giocatori del calibro di Milt Palacio, Ebi Ere e e Stephane Lasme non ci si può aspettare un campionato di fondo classifica.

Minsk 2006: La VTB League, in linea di principio, è una bella cosa. Una lega in grado di mettere insieme le migliori squadre della ex Unione Sovietica e non solo, una lega che – pur andando a discapito dei campionati nazionali, ed andando in parte a fare concorrenza all’Eurolega, più sbilanciata verso l’Europa occidentale – presenta club con grandi budget, ottimi roster e grandi aspirazioni. Tra questi, però, ci sono club che sembrano avere fatto il passo più lungo della gamba, su tutti il CEZ Nymburk (passato da un ruolo da protagonista in Lega Adriatica a penultimo nel girone B di VTB, reduce dal primo successo dopo cinque KO) e il giovane club di Minsk, ancora a secco dopo cinque uscite e reduce da un pesante 90-64 a San Pietroburgo. Il quintetto tutto americano (con gli ex “italiani” Julius Hodge e Courtney Eldridge) a disposizione di Andrei Krivonos, evidentemente, non è ancora abbastanza affiatato da tenere testa a russe, lituane e così via, ma i bielorussi non possono accontentarsi dei successi ottenuti in patria o nella modesta Eurochallenge, “Intertoto” dei canestri spesso snobbato dai club più prestigiosi.

Andrea Rizzi e Alessandro Petrini


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