Bryant, pericolo pubblico numero uno per le difese BBL

UPS

John Bryant (centro, Ratiopharm Ulm): una menzione meritata, non tanto per la sola grande prestazione di domenica (26 punti con 4/6 da 3, non male per un centrone di 211 cm per 125 kg) quanto per il pazzesco inizio di stagione: 18,4 punti (1° in Bundesliga), 11,0 rimbalzi (1°), 1,5 assist, 1,9 stoppate, il 60% da 2 ed il 46% da 3. Se lo scorso anno si è già laureato miglior rimbalzista della Bundesliga ed MVP della stagione, quest’anno si sta superando, soprattutto in fase offensiva. Cifre confermate, peraltro, nell’unica partita disputata in Eurocup, nella quale ha aiutato Allan Ray (che ne ha messi 25) a demolire lo Cholet con 16 punti e 12 carambole. Considerata l’età non avanzata (25 anni), che fa sperare in ulteriori margini di miglioramento, viene da pensare che il capellone californiano possa dire la sua anche in campionati più competitivi (sarebbe tanto peggio di Richard Hendrix per coprire le spalle a Bourousis in maglia EA7 Milano?). Forse, oltre a pensare ai miglioramenti tecnici, Bryant farà bene a cercarsi un procuratore più “ammanigliato”…

Ryan Toolson (foto acb.com)

Ryan Toolson (guardia, Herbalife Gran Canaria): prima, meritata nomina ad MVP di giornata in ACB per il bomber americano, che sorprende a domicilio l’UCAM Murcia con una prova da 29 punti e 33 di valutazione trascinando il suo Herbalife al successo dopo un tempo supplementare. L’acuto della sua partita è la tripla (dopo abile finta a disorientare il difensore) con cui riacciuffa i padroni di casa sul filo di lana obbligando le squadre a 5 minuti di sforzo supplementare che finiscono per premiare proprio gli isolani. L’ex trevigiano rifiuta ogni paragone con predecessori illustri come Jaycee Carroll, ma i suoi 13,6 punti di media alla prima stagione in Spagna, uniti alla fiducia crescente, depongono a suo favore.

Preston Shumpert

Preston Mert Shumpert (ala, Aliaga Petkim): rientra di gran carriera il sempreverde “Mert” (nome turco acquisito per ottenere la doppia nazionalità sportiva), che torna sul parquet dopo due mesi ai box e mette la propria firma indelebile sulla vittoria al supplementare del suo Aliaga sull’ostico Olin Edirne. Per l’ex Montecatini, Livorno, Milano, Bologna (sponda Fortitudo) e Treviso ben 19 punti e 6 rimbalzi, a testimonianza del fatto che il talentuoso Preston, mai del tutto apprezzato nel nostro paese, è tutt’altro che un giocatore bollito, e potrà continuare ad imperversare sui campi turchi che ormai calca da ormai cinque anni e mezzo.

DOWNS

Ruddy Nelhomme

Poitiers: non è l’ultimo posto in classifica né la quarta sconfitta in cinque uscite a far inserire nella lista dei cattivi la squadra di coach Nelhomme. E’ l’incredibile sconfitta a Limoges con annessa rimonta subita ai limiti del Guinness dei primati. 7 punti avanti, palla in mano con meno di 50 secondi sul cronometro, Gray e compagni chiudono così la partita: 2 palle perse, 0/2 ai liberi di Nivins, parziale di 8-0 subito chiuso da una tripla a due secondi dal termine di Kyle McAlarney da sette metri che sfata il tabù casalingo di Limoges.

Koray Eş

Turk Telekom Ankara: fine settimana umiliante per il Turk Telekom. Reduci dal successo di Bursa, evidentemente, i ragazzi di Koray Eş pensavano di poter mettere facilmente i bastoni tra le ruote al più quotato Anadolu Efes nel posticipo di TBL, e si sono invece fatti travolgere dalla superiorità dell’avversario fin dal primo tempo “regalando” al proprio pubblico una scoppola da 57-96, tracollo memorabile dovuto tra le altre cose alle percentuali da incubo (10/34 da due, 9/28 da tre). Il campionato di Dee Brown e compagni non è stato certo esaltante fino a questo momento (2 vittorie e 4 sconfitte) e questa sonora mazzata interna, pur se contro una squadra di altissimo livello, conferma che nei meccanismi dei capitolini c’è qualcosa da registrare.

Vangelis Aggelou

Aris Salonicco: mentre il Paok risale in modo convincente la classifica, ha poco da sorridere l’altra metà di Salonicco, che vede l’Aris affondare nelle zone paludose della classifica. Sconfitta netta ed a tratti umiliante quella di Patrasso contro un Apollon tutt’altro che trascendentale. Le crude cifre spiegano meglio di qualunque  altro strumento la crisi dei gialloneri: 53 punti a referto contro l’Apollon, gli uomini di coach Aggelou sono ultimi nella produzione offensiva sia in termini di punti realizzati che nella percentuale dal campo.

Andrea Rizzi e Marco Taminelli