ISRAELE

I padroni di casa nel Gruppo B. Non si tratta di un roster di scarsa qualità, in realtà non lo è mai stato. Il problema è che coloro i quali sono destinati a fare la differenza vantano una carta d’identità favorevole fino ad un certo punto. Mekel, Eliyahu, Casspi, Pnini, Halperin, Ohayon. Una squadra che nella partita secca può fare male, nel momento in cui gli elementi di maggiore talento entrano in ritmo, ma che nell’economia del girone sono destinati a soffrire molto. La qualificazione però non è nulla di irraggiungibile, a maggior ragione considerando il livello delle avversarie, che fanno pensare ad un clima di sostanziale equilibrio nel corso della prima parte di questo EuroBasket. Forse la vera soluzione risiede nel contropiede e nella volontà di correre molto, facendo viaggiare il pallone. Quella che sarà verosimilmente la carta da giocare in attacco.

ATTENZIONE A… – Israele non vanta realizzatori tra i top in Europa, ma di sicuro giocatori come Gal Mekel e Yogev Ohayon si sono dimostrati spesso e volentieri in grado di spaccare la partita in due. Bisognerà stare attenti più che altro al collettivo, ma Omri Casspi, unico giocatore della nazionale che veste una canotta NBA, il prossimo anno sarà alle dipendenze di Steve Kerr, all’interno di un sistema che è destinato a vincere almeno nel biennio che verrà. Vorrà mettersi in luce e dimostrare che la scelta è stata azzeccata. E non c’è palcoscenico migliore dell’Europeo.

GERMANIA

Ok, d’accordo, non c’è più WunderDirk. Il più grande giocatore tedesco nella storia del Gioco. C’è però una selezione che vuole dimostrare di valere molto anche senza di lui, con un movimento in crescita (un po’ di merito ce lo prendiamo anche noi, perché Trinchieri e Melli il livello lo hanno inevitabilmente alzato) e giocatori con punti nelle mani. Senza esagerare, la nazionale tedesca dispone di un reparto lunghi eccellente. Daniel Theis, nuovo giocatore dei Celtics, e Johannes Voigtmann, purista del gioco nella posizione di ala forte, non hanno nulla da invidiare alle superpotenze europee. È un organico giovane che ha tanta voglia di emergere e si tratterà senza dubbio di una contendente ostica.

ATTENZIONE A… – Abbiamo citato il reparto lunghi e una crescita costante del movimento in terra tedesca. Non abbiamo fatto riferimento, però, a quello che è il miglior elemento a disposizione, ovvero Dennis Schröder. 23 anni di età, al suo quarto anno in NBA, si comporta già come un veterano. Nell’ultima stagione ha messo nero su bianco una media di 17.9 punti a partita, salita poi a 24.7 nei playoff, ennesima conferma di come faccia sempre meno fatica nel trovare il fondo della retina. Ettore Messina lo conosce meglio di tanti altri e saprà come metterlo in difficoltà.

UCRAINA

Rispetto ad altre edizioni della rassegna continentale, la selezione ucraina che si presenta ad EuroBasket 2017 non vanta grande qualità. Nessun punto di riferimento, nessun elemento che milita in qualche squadra di livello, poche speranze di acciuffare una qualificazione alla fase successiva della manifestazione.

ATTENZIONE A… – Non ci sono particolari insidie da tenere in considerazione, se non una. Portare le partite alle battute conclusive in una situazione di parità rischia di essere un terreno scivoloso per qualunque squadra. Scenario da evitare, in ogni caso. Pagano, ovviamente, le assenze di Jeter e Fesenko. Anche dal punto di vista della fortuna, l’Ucraina non ha ricevuto un grande aiuto.

LITUANIA

Mantas Kalnietis (Francesco Iasenza 2016)

Non solamente la favorita per il primo posto nel Gruppo B, ma anche una delle selezioni più accreditate per la vittoria finale. Di talento ce n’è sempre in gran quantità quando in campo c’è la Lituania e la nazionale italiana ha conosciuto molto bene nel corso degli anni di cosa sono capaci i lituani. Batteria di lunghi di primissimo livello, con Motiejunas e Valanciunas che per stazza e doti tecniche hanno ben poco da invidiare alle altre nazionali. Mantas Kalnietis quando veste la canotta del suo Paese si trasforma ed un elemento come lui in regia, in una manifestazione come l’Europeo, può consentire il salto di qualità. È l’avversaria numero uno dell’Italia per i primissimi posti nel Gruppo e questo tipo di duello potrebbe essere la motivazione principale per i ragazzi di Ettore Messina.

 

ATTENZIONE A… – Oltre ai già citati lunghi e al playmaker dell’Olimpia Milano, risulta quasi superfluo focalizzare l’attenzione sugli esterni, perché Jonas Maciulis e Mindaugas Kuzminskas hanno dimostrato nel corso degli anni e, soprattutto, stanno dimostrando di essere due avversari da temere, a maggior ragione se si pensa che il miglior esterno presente nel Gruppo B, ovvero Gallinari, sarà un grande assente.

GEORGIA

Avversaria che non deve essere in alcun modo sottovalutata, né dall’Italia, né dalle altre favorite nel Gruppo B. Nella fase di preparazione ad EuroBasket sono mancati diversi titolari e le condizioni fisiche di Zaza Pachulia lasciano a desiderare. Il fresco campione NBA serve eccome al gioco della sua nazionale, ma sarebbe sbagliato pensare di potersi basare solamente sui singoli. Anche contro l’Italia, la Georgia ha mostrato diversi alti e bassi, qualcosa di ammissibile senza troppi problemi durante match amichevoli, ma che in una fase a gironi potrebbe costare grosso, lasciando in qualche modo punti per strada.

ATTENZIONE A… – Senza dubbio al lungo dei Warriors, ma anche a Manuchar Markoishvili, di ritorno in Italia con la maglia della Pallacanestro Reggiana. Attenzione, soprattutto, a Tornike Shengelia. Il giocatore del Baskonia ha dimostrato nel corso dell’ultima stagione di cosa è capace nel momento in cui può vantare la migliore condizione. Realizzatore efficace, rimbalzista altrettanto valido, fisico prestante che si può adattare a più ruoli. Se riescono a sfruttare la coralità e ad esaltare i singoli, allora si tratterà di un’avversaria tra le più spinose in circolazione.

ITALIA

Marco Belinelli ed Ettore Messina, il braccio e la mente della nostra Nazionale (Foto di Matteo Cogliati)

Eccoci qui, a fare il punto sugli azzurri. Non basterebbe un capitolo intero per disegnare una panoramica dettagliata sulla situazione dei ragazzi di Ettore Messina. Con l’assenza di Gallinari, il gruppo perde un elemento in grado di fare la differenza su ambedue le metà campo, destinatario di molte responsabilità quando la palla scotta. Richiamato Cusin e definiti i 12 che tenteranno di farsi valere, nonostante i pronostici ed il cammino in preparazione ad EuroBasket non siano stati esaltanti, l’operato dell’assistente di Gregg Popovich potrebbe e dovrebbe conferire quel valore aggiunto ad un gruppo in parte sperimentale. La missione è partire dalla difesa, tenere il punteggio basso e attaccare con molta testa. In questo modo gli azzurri possono essere davvero pericolosi perché, tornando al discorso Gallinari, di terminali validi ce ne sono, a partire da Belinelli per arrivare a Nicolò Melli, passando per i vari Aradori e Datome. È una selezione meno talentuosa, sulla carta, rispetto ad altre nazionali viste nel recente passato, ma di certo non manca la fiducia. Non deve mancare, ovviamente, la voglia di lottare con tutti i mezzi possibili per centrare il primo posto nel Gruppo B, senza aver paura di niente e nessuno. Forse il vero punto debole è il reparto lunghi, a maggior ragione se confrontato con quello di Lituania e Germania, senza dimenticare la Georgia. L’idea sarà quella di rimboccarsi le maniche fin dal primo istante, altrimenti l’epilogo potrebbe essere più vicino di quanto si possa immaginare.

PRONOSTICO DI DAILYBASKET – Lituania e Italia sono le favorite del Gruppo e non dovrebbero manifestare eccessive difficoltà per accedere al turno successivo. Poi ci sono tre contendenti per due posti, perché il tasso tecnico dell’Ucraina risulta troppo inferiore alle altre selezioni. Israele e Germania hanno più possibilità della Georgia, ed è per questo che diversi scontri diretti diranno molto di quella che è la dimensione di queste ultime tre.

[Leggi qui il preview del girone A, del girone D e del girone C]