GRUPPO A (Helsinki): Slovenia-Polonia 90-81; Grecia-Islanda 90-61; Finlandia-Francia 86-84 dts

GRUPPO B (Tel Aviv): Germani-Ucraina 75-61; Lituania-Georgia 77-79; Israele-Italia

HELSINKI – Tutto facile per Slovenia e Grecia all’esordio. La Polonia ha solo Ponitka (22 punti e 13 rimbalzi) ma ha coraggio e riesce a restare in partita almeno per 20′ senza però mollare nel finale, nonostante il -21 toccato nel finale di terzo quarto. La Slovenia va a corrente alternata, con Dragic unica delle sue stelle a brillare veramente con 30 punti e 50% al tiro, mentre Randolph e Doncic partono con le marce basse e le mani fredde (5/17 combinato al tiro). Nonostante tutto gli uomini di Kokoskov, in cui Vidmar gioca la solita partita di sostanza, appena accelerano mettono margine con i polacchi, anche se per il futuro del torneo dovranno registrare qualcosa in difesa e  rimbalzo. La Grecia, invece, impiega 20 minuti a prendere le misure all’Islanda, poi le mani torride dei suoi tiratori (7/16 da 3) scavano il solco in una seconda parte di gara da 55 punti. Ottima gara di Pappas (20 punti con 8/13 al tiro), soprattutto finché c’è stata partita, mentre nella seconda metà di gara crescono molto Papanikolau e Printezis. Per l’Islanda, dopo 20 minuti giocati con il solite furore agonistico, una seconda metà di gara che ha messo in evidenza i limiti tecnici dei nordici, con il solo Palsson a provare a limitare i danni. La sorpresa della giornata arriva da Helsinki, dove una Francia brutta e pasticciona si fa sorprendere dai padroni di casa, che mettono in campo cuore ma anche qualità dai giocatori meno attesi, come Markkanen (22 punti), Salin e Kotti (14 punti, 6/9 da 2). La Francia va a sprazzi, come Nando De Colo (21 punti ma 11 ai liberi), sembra poter controllare a metà secondo quarto quando piazza un parziale di 20-3, ma subisce un 14-0 a cavallo dell’intervallo lungo che rimette in gioco la Finlandia, che poi tiene fino all’overtime. Qui sono ancora Salin e soprattutto Markkanen a dare il +5 ai finnici, ma la Francia impatta grazie a Fournier anche ad una sciocchezza di Wilson, che però si fa perdonare con la penetrazione che vale il successo.

TEL AVIV – La Germania segna solo 3 dei primi 15 tiri e permette all’Ucraina di tenere la testa avanti per quasi 15′. Poi si accende Schröder e per gli uomini di Murzin è notta fonda, soprattutto in un secondo quarto da 30 punti subiti che indirizza la gara. La Germania si dimostra squadra con poco talento, a parte il giocatore degli Atlanta Hawks, ma per battere un’Ucraina che ha fatto vedere ancora meno basta e avanza, però forse per i primi quattro posti potrebbe non essere sufficiente. Anche perchè la Georgia chiarisce subito a che livello è in grado di giocare, trascinata da uno Shengelia da 29 punti e da un Pachulia (8 punti e 10 rimbalzi) che come sempre ci mette più carattere che tecnica. I georgiani vanno anche sotto di 12 punti nel secondo quarto ma hanno come sempre la capacità di ricucire e poi di portare la gara sul livello della battaglia fisica, anche se Shengelia regala colpi di alta classe e nel finale Dixon e Markoishvili mettono i canestri che regalano la prima sorpresa (fino ad un certo punto) di questo EuroBasket. La Lituania,  con Motijeunas arrivato a Tel Aviv solo in giornata (bloccato negli States dall’uragano Harvey) è la solita Lituania della prima fase che vorrebbe vincere di solo talento, ma tira con il 30% da 3 non riuscendo mai ad aprire una difesa georgiana arroccata intorno a Pachulia, e non riesce mai a difendere con continuità.

MVP – Reduce da una grande stagione al Baskonia, Tornike Shengelia esordisce con il botto a questo EuroBasket trascinando la Georgia ad un successo fondamentale nell’economia di un gruppo che si annuncia molto equilibrato. La difesa della Lituania non riesce mai a prendergli le misure, nè con Kuzminskas nè con Motijeunas e lui fa il bello ed il cattivo tempo, guidando la rimonta nel finale di secondo quarto e poi il break che rimette definitivamente in partita la Georgia a metà del terzo quarto. Nel finale arriva stanco ed il colpo di grazia lo danno i compagni, ma i suoi 29 punti con 9/17 al tiro contribuiscono in modo determinate al successo.

ON-FIREG. Dragic (30 punti, 11/18 da 2, 4 assist); M. Ponitka (22 punti, 13 rimbalzi); D. Schröder (32 punti, 5/9 da 3, 7 assist); Printezis (17 punti, 7/9 al tiro, 5 rimbalzi); H. Palsson (21 punti, 10/10 ai liberi); T. Shengelia (29 punti, 9/17 al tiro); Markkanen (22 punti, 9/15 al tiro, 7 rimbalzi); Fournier (25 punti, 4 rimbalzi, 3 assist)


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