Seconda apparizione, seconda vittoria.

L’Italbasket è a punteggio pieno nel Gruppo B, a pari punti con la Germania di quello che è il secondo realizzatore della competizione, ovvero Dennis Schroder. La prossima avversaria si chiama Lituania, una delle favorite non solo per la conquista del primo posto nel Gruppo, ma anche del gradino più alto del podio.

Nei primi due quarti, l’Ucraina si è dimostrata più valida di quello che ci si sarebbe potuti aspettare, ma con il passare dei minuti i valori di cui le due selezioni dispongono sono usciti in modo inesorabile.
Quindi, tutto bene? Tutto perfetto? Non proprio. È una nazionale che dipende troppo dal tiro da tre punti e che non riesce a fare la differenza nel pitturato. Un problema che inciderà maggiormente quando dall’altra parte ci saranno avversari di primo livello e forse, proprio contro i lituani, la presenza di due elementi come Motiejunas e Valanciunas potrebbe bastare ed avanzare per piegare le certezze azzurre.

Belinelli e Datome, piedi a terra, sono devastanti. Più il primo che il secondo, ma il loro modo di giocare ed il modo di attaccare della nazionale di Messina potrebbero essere limitati senza eccessivi problemi.
Biligha, Burns e Cusin, fino a questo momento, non si stanno dimostrando all’altezza di quello che può essere definito un sistema efficiente dallo stesso Ettore Messina, ma l’assistente di Gregg Popovich (spettatore attento del match) di questi aspetti è già a conoscenza.


È mancato l’apporto qualitativo di Nicolò Melli. La quantità no, sia chiaro, perché di lavoro sporco il nuovo giocatore del Fenerbahce ne ha fatto parecchio. Il suo ruolo nelle gare più complesse sarà verosimilmente l’ago della bilancia, insieme all’interpretazione del match che faranno Hackett e Aradori, entrambi positivi contro l’Ucraina e che fanno della difesa uno degli aspetti in cui danno il meglio di loro.
La presenza di Ettore Messina sulla panchina azzurra consente di avere un’analisi lucida della situazione, in ogni momento. Sia durante la preparazione delle varie partite, sia durante i 40 o più minuti in cui si affronta ogni avversario. Ci sono diverse nazionali più attrezzate rispetto all’Italia, non tanto nel Gruppo B ma in quelle che saranno le fasi successive. Basti pensare alla gara tra Francia e Grecia, in cui si è vista una qualità da parte dei singoli che fa davvero spavento, ma che nell’economia della partita secca può passare in secondo piano di fronte ad una difesa di squadra di alto livello.

Inutile pensare troppo in là, decisamente meglio concentrare tutte le energie fisiche e mentali sulla partita successiva. Ora c’è la Lituania e ci vuole una buona dose di maturità. Il coach azzurro ha ammesso di non avere problemi a creare gerarchie ben chiare, con elementi che avranno moltissimi minuti e altri che staranno spesso e volentieri seduti. Di sicuro, la chiarezza non manca.