Gigi Datome continua a non trovare spazio (rantsports.com)

Gigi Datome in maglia Detroit Pistons(rantsports.com)

Sono passate ormai diverse ore da quando questa mattina, attraverso gli ormai consueti canali social, l’Ulker Fenerbahce ha annunciato di aver messo sotto contratto per le prossime due stagioni (si parla di un affare complessivo che supera i 3 milioni di euro) Gigi Datome. Il capitano azzurro, così, torna in Europa dopo sole due stagioni in NBA, non certo fortunate ma neanche del tutto negative.

Certo, con il senno di poi, la scelta dei Detroit Pistons non è stata quella più felice, anche se nell’autunno del 2013 in molti dicevano che essere in roster in una squadra in ricostruzione era forse la cosa migliore che potesse capitare a Datome. Il primo anno le cose sono andate male, con pochissime partite a referto (34), ancora meno minuti sul parquet (7 di media) e quindi pochi momenti per mettersi in mostra, con molti giocatori, forse meno talentuosi di lui ma con maggiore pedigree NBA a rubargli il posto nel roster e spazio nella rotazione. L’arrivo di Stan Van Gundy induce qualcuno a pensare che le cose per lui a MoTown possano migliorare invece si va di male in peggio con solo 3 partite giocate fino a febbraio quando finisce a Boston, nello scambio che riporta Tayshaun Prince a Detroit.

Un bel regalo di Natale per Datome la gara con Cleveland del 23 dicembre 2013, forse il momento più alto della sua avventura a Detroit

Nessuno si azzarda a fare previsioni questa volta, anche perché Boston, alla seconda stagione di Brad Stevens, pur essendo ancora in piena ricostruzione si ritrova in piena corsa playoff a marzo nella decadente Eastern Conference. Eppure Stevens dimostra di vedere Datome e gli concede anche tanto spazio, se paragonato alle briciole di Detroit. Gigi ne approfitta e disputa un’ottima seconda parte di stagione, tanto da chiudere con 5 punti, 1.4 rimbalzi a partita ed il 45% da 3, cifre che sono di fatto quelle accumulate a Boston dove in 18 partite chiude con 5.2 punti, 1.4 rimbalzi e il 47% da 3. Una seconda parte di stagione impreziosita anche da alcune prestazioni da incorniciare, come il suo career-high da 22 punti contro Milwaukee e soprattutto i primi minuti in un playoff NBA, dove mette anche a segno 4 punti. Finita la stagione Datome si ritrova free-agent e Boston, nonostante le belle parole spese per lui da Stevens e da quasi tutti i compagni, ha ben poco da offrirgli. I rumors NBA parlano di contatti con Cleveland, Clippers e Washington ma la cosa che sembra premere di più a Datome è la presenza fissa in rotazione, la volontà di provarsi realmente a questo livello e non un ruolo come quello avuto a Detroit e Boston. Si parla anche di un interessamento di Milano e di altre squadre europee, a cui Datome tiene la porta aperta almeno fino alla fine della free-agency, perché la sua volontà è quella di continuare il sogno americano. Almeno fino ad oggi, quando evidentemente l’offerta economica e tecnica del Fenerbahce di Obradovic ha fatto prendere al capitano della nostra Nazionale la decisione forse più importante della sua carriera.

Career-high nell’ultima di regular season per Datome contro i Bucks

Perché a 28 anni (tante saranno le candeline da spegnere a novembre) un ritorno in America sembra quanto meno difficile. Ecco che allora la domanda se la decisione sia giusta o sbagliata, sorge spontanea. Si dirà che Datome non ha avuto pazienza ad aspettare il momento giusto, per crescere anche nella considerazione degli addetti ai lavori, come in modo diverso hanno fatto a loro tempo Gallinari e Belinelli. Due stagioni difficili, anche dal punto di vista ambientale, sono nulla nel mondo NBA e forse Datome avrebbe anche potuto giocarsi una terza chance cercando, con quell’etica del lavoro che non gli è mai mancata, di scalare posizioni nel roster fino a trovare lo spazio che il suo talento crediamo meriti. D’altro lato, però, Gigi ha 28 anni e non 20-21 come quando Gallinari e Belinelli sono arrivati in America, il tempo passa e con esso le annate migliori, ecco quindi la volontà, apprezzabile e sotto certi punti di vista condivisibile, di affermare davanti ai GM della NBA la sua voglia di giocare e di dimostrare di essere all’altezza del contesto NBA.

Gigi DATOME - Foto Alessio Musolino 2014

Gigi Datome adesso si tufferà nell’avventura estiva con la Nazionale (foto A.Musolino 2014

Non trovata questa opportunità, con la parte più importante dell’estate azzurra ormai alle porte e con un progetto decisamente interessante come quello del Fener davanti agli occhi, ecco che la scelta di Datome ci appare quasi logica. Datome firma quasi al massimo del suo attuale valore di mercato (circa 2 milioni di dollari all’anno) per una società che, dopo aver raggiunto le Final Four, non ha sbaraccato ma rilanciato e sta costruendo una squadra che può puntare al bersaglio grosso. Gigi torna in Eurolega a distanza di 5 anni, in una competizione in cui ha giocato complessivamente 45 partite con le maglie di Roma e Siena, ma lo fa con uno status completamente diverso perché l’aver giocato, seppur poco, in America vale qualcosa ma soprattutto gli ultimi Europei disputati da capitano con la maglia della nostra Nazionale lo hanno elevato a stella continentale. L’approdo al Fenerbahce, più passano le ore più assume contorni logici e potrebbe essere anche l’inizio della consacrazione, a livello europeo, della sua carriera. Siamo certi che un Datome psicologicamente più sereno sia anche un fattore in più per i nostri Europei, dove il nostro capitano potrà iniziare questa nuova fase della sua carriera.

In bocca al lupo, Gigi. Comunque vada noi facciamo il tifo per te!


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