Atene. La vittoria del Barcellona brucia ancora tra gli spalti caldissimi dell’Oaka Arena, casa del Panathinaikos. Tra i migliori della gara, c’è Marcelinho Huertas, play balugrana, autore di una gara da 13 punti nel solo primo tempo. Ci siamo fermati con lui a parlare della partita e di questa Eurolega 2013-2014.

Marcelinho, ieri sera siete riusciti ad ottenere una vittoria importantissima, in trasferta, contro una squadra tosta e navigata come il Panathinaikos. Il vostro inizio di stagione è stato un po’ altalenante, poi le cose sono cambiate. Cos’è successo?

Credo che abbiamo sempre giocato con una certa continuità. Nel primo turno avevamo un girone molto difficile con Fenerbahce e CSKA e abbiamo perso le sfide in trasferta contro quelle squadre. Sai, a volte uno si prepara alla perfezione ma le cose non girano al meglio. Ora abbiamo iniziato la Top 16 alla grande. Le vittorie che abbiamo ottenuto su campi difficili come quello del Fenerbahce, del Panathinaikos e dell’Olympiacos per noi sono un gran risultato. Ci sono 14 partite solo in questo turno del torneo e se non stai sempre concentrato in un attimo ti puoi trovare con una striscia negativa dalla quale è difficile uscire.

Il panorama delle squadre più forti di questa Euolega si stanno facendo giorno dopo giorno più chiaro. Il Real Madrid continua a impressionare, voi siete tra le favorite, Milano ha cambiato marcia mentre altre squadre che durante la Regular Season avevano fatto bene, adesso stanno facendo fatica. Cosa pensi di questo?

Come ogni hanno ci sono più di quattro squadre che hanno la forza di andare alle Final Four, riuscire ad andare a giocare le Finali è sempre una sorpresa per tutti. L’Eurolega non è più come negli anni passati quando c’erano tre, quattro squadre di valore che si spartivano l’Europa del basket. Adesso ci sono così tante squadre che anche parlare di sette-otto club di vertice può essere limitante.

Fino ad ora, uno dei vostri punti di forza è la difesa. E’ questa la chiave di volta che vi da la sicurezza necessaria a portar via la vittoria anche nei campi più difficili?

E’ il nostro primo pensiero. Dobbiamo essere solidissimi in difesa. Ci capiterà sicuramente di fare fatica in attacco. A volte la palla non vuole semplicemente entrare. Come stasera, nei nostri possessi offensivi capitava spesso che la difesa cambiasse continuamente su ogni blocco, lasciandoci accoppiamenti che non ci aspettavamo. In difesa invece eravamo preparati a tutto. Sappiamo che il gioco del Panathinaikos si basa per la maggior parte sul pick and roll centrale di Diamantidis. Ci prepariamo tutta la settimana per affrontare questi problemi e abbiamo le chiavi per poterli risolvere sempre. A volte ti ritrovi davanti giocatori come Spanoulis, Diamantidis o Rodriguez e se non sai esattamente cosa fare per fermarli, per usare un eufemismo, sarà una nottata dura.

Stasera hai giocato una grande partita. 13 punti nel solo primo tempo con un solo errore al tiro. Immagino che la prestazione personale ti interessi il giusto, ma la somma di grandi prestazioni può bastare a vincere la gara. Tu, come playmaker, sei quello che deve essere in grado di mettere insieme tutte le prestazioni. Ti piace avere questa responsabilità addosso?

Lo adoro. Mi piace dover pensare a questa cosa in campo. Riguardo alla mia partita, nella prima metà di gara ero in un momento di grazia. Loro anno dovuto cambiare strategia perché non riuscivano ad arginarmi e nel secondo tempo ho fatto fatica a trovare spazi di manovra.

 


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