Mi si chiedono i dieci motivi per cui l’Eurolega è un campionato top. Eccoli.

1 Devotion. Sì, il jingle, la canzone che contraddistingue le partite europee è una delle ragioni per cui l’Eurolega è un evento top. È sempre un’emozione. Capisco che diventi una sorta di inno, di incoraggiamento per quelle squadre che lottano per un posto in Europa, ma anche per chi c’è abituato è una musica speciale. E poi, il titolo: Devotion è proprio azzeccato.

2 Parlo forse pro domo mia. Nella convinzione però che gli allenatori, pur senza il diritto di considerarsi meglio di nessuno, sono una parte importante del movimento. Bene, in Eurolega c’è la massima attenzione per noi. Il che vuol dire anche e soprattutto avere la massima attenzione e il massimo rispetto per il gioco.

3 Un altro dei motivi caratteristici della Lega è il tentativo continuo di migliorare il livello arbitrale. Senza far polemiche, mi rendo conto che questo impegno fosse più facile da assolvere agli esordi della EL, quando eravamo tutti un po’ più vergini.

Ettore Messina

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…E Bertomeu ci dice come vede il futuro dell’Eurolega

Jordi Bertomeu (foto Fabrizio Quattrini)

Jordi Bertomeu (foto Fabrizio Quattrini)

Nelle scorse settimane ho ricevuto la generosa offerta di Basket Magazine di avere uno spazio nella rivista destinata a tutti gli appassionati della pallacanestro in Italia. L’ho ricevuto con entusiasmo per due ragioni molto diverse. La prima, è ovvia, è la vicinanza delle Final Four che si terranno tra il 16 e il 18 maggio a Milano, perché credo e spero che oltre a essere un evento eccezionale servirà a dare una spinta in più al basket italiano.

La seconda ragione forse non è così chiara per il pubblico in generale, ma in realtà mi rendo conto del privilegio che ho di potermi rivolgere direttamente a tanti lettori appassionati e spiegare quale è la visione dell’Eurolega a riguardo di uno dei territori più importanti per la nostra organizzazione, vista la sua lunga tradizione cestistica.

Ma prima di parlare del futuro, vorrei commentare la situazione attuale e il percorso che ci ha portati qua.
Voglio sottolineare che la responsabilità per la situazione attuale del basket italiano deve essere collettiva, vale a dire di tutte le entità e gli individui che incidono in qualche modo con le loro decisioni, e quindi includo anche l’Eurolega.

Detto questo, devo spiegare la nostra visione deIl’Italia, e i passi che come organizzazione della migliore competizione professionale europea abbiamo compiuto, sottolineando che l’atteggiamento dell’Eurolega in nessun caso è stato passivo, ma di piena consapevolezza dell’importanza del basket italiano per quello europeo.

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