(Foto Savino Paolella 2014)

Khimki Mosca-Olympiacos Atene 82-54

Seconda vittoria settimanale per il Khimki, che rilancia le sue ambizioni di classifica annichilendo l’Olympiacos in una gara che in pratica non è mai iniziata. Il Khimki ha una partenza da sogno: difesa arcigna e contropiedi fulminei che permettono soluzioni da tre punti con metri di spazio. I padroni di casa sono 4/5 dall’arco nei primi quattro minuti e passano a condurre per 21-5. Da lì è praticamente una passeggiata di piacere per la squadra di Bartzokas, che tiene per mano le redini del match senza mai rischiare di rimettere in piedi l’Oly. Che, di contro, vive quaranta minuti da mani nei capelli. Gli infortuni di McNeal, Tillie ed Agravanis, assenti in Russia, mozzano le rotazioni di Sfairopoulos, che vede Spanoulis e compagni affondare senza colpo ferire. I numeri sono emblematici, con il 35% da due, il 26% da tre, 14 assist a raffronto di 16 palle perse e i soli Wiltjer e Strelnieks in doppia cifra. Serata in ufficio per Shved, con 19 punti, bene Jenkins, a quota 16, e Malcolm Thomas, con 12 punti in 15’.

(credits EuroLeague Basketball)

Zalgiris Kaunas-Valencia 86-82

Incredibile partita alla Zalgirio Arena, con i padroni di casa che vincono ma rischiano grosso dopo aver dominato per oltre 28′. Lo Zalgiris è una macchina perfetta che produce basket ma si fida troppo di un Valencia spento e pigro in difesa ed a rimbalzo, che però si accende all’improvviso grazie ad Erick Green rendendo infuocato l’ultimo quarto. Jankunas festeggia le 100 presenze consecutive in EuroLeague con una tripla sul primo possesso da cui lo Zalgiris costruisce il parziale di 15-2 che apre il match sbagliando solo 2 tiri. Il Valencia, dopo aver scheggiato i ferri per 5′, inizia a segnare da fuori e riesce a rientrare in partita con un parziale di 14-6. La squadra spagnola manca però di continuità mentre Jasikevicius ha un Milaknis (chiude con 4/6 da 3 punti) ed un Jankunas in più, tornando in fretta sopra la doppia cifra ed al +16 dopo 20′ con 16 assist su 18 canestri e 19-9 nel computo dei rimbalzi, con Valencia ferma al 30% al tiro. La squadra lituana ha il controllo di un match che scorre via senza che Valencia riesca a invertire l’inerzia, fino a quando Erick Green ne mette 12 in fila, tutti da 3, riportando la squadra di Vidorreta ad un solo possesso ad inizio ultimo quarto. Inizia un’altra partita, Valencia inizia improvvisamente a difendere e mette addirittura il naso avanti chiudendo un parziale di 25-9. Pangos (11 punti e 15 assist) ed Ulanovas si caricano i compagni sulle spalle, Aaron White diventa un leone nel pitturato e nonostante Thomas metta due triple nel finale lo Zalgiris la porta a casa.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Maccabi Tel Aviv-Stella Rossa Belgrado 89-75

Tel Aviv continua ad inseguire un posto play off battendo tra le mura amiche una Stella Rossa spuntata da fuori che però non molla praticamente mai il match rientrando anche da un disavanzo di 21 punti (50-29) a inizio terzo periodo.  Per il Maccabi un Jackson sontuoso (22 punti, 7 falli subiti ed 8/8 ai liberi) oltre a Kane al career high in EuroLeague (14 punti con 20 di valutazione). Per la formazione serba il solo Rochestie (10 punti ed 8 assist) non basta se Lazic (0/5 da tre) è in serata storta chiudendo negativo nella valutazione. Tutto esaurito alla Menora Mivtachin Arena dove il Maccabi tiene in mano l’inerzia sin dal primo quarto volando anche a 18 di vantaggio all’intervallo con Tyus e Jackson già in doppia cifra e con 5 rimbalzi a testa. La Stella Rossa chiude le maglie difensive in un terzo periodo dove grazie a Bjelica (13 punti e 6/10 dal campo) rivede la targa dei padroni di casa (59-52 al 28’) prima di una serie incredibile di sanguinosissimi errori da sotto coi lunghi. La bassissima percentuale dalla lunga distanza (23% invece della media in EuroLeague 45%) condanna di fatto Rochestie e compagni sempre ad inseguire mentre gli uomini di Spahjia accennano anche spettacolo e stoppate ai propri calorosi fans.

 

(credits EuroLeague Basketball)

FC Barcelona Lassa-Brose Bamberg 81-66

Torna al successo il Barcelona che gioca una partita molto convincente in difesa, forzando ben 16 palle perse ed in attacco, in una serata da mai gelide (4/21 da 3 punti), trova l’ottima serata di Oriola e Tomic (13 punti e 9 rimbalzi) ma soprattutto Sanders (17 punti e 6 recuperi). Il Bamberg, ancora privo di Trinchieri a bordo campo, ha una sola scossa, ad inizio ultimo quarto, per poter pensare di vincere in Catalogna. Nonostante lo 0/8 da 3 punti, il Barça riesce a correre in transizione ed allungare sul +9 in avvio di secondo quarto, grazie anche alle troppe palle perse del Bamberg. I ragazzi di Sito Alonso decidono di attaccare convinti il ferro grazie anche ad un Oriola da 10 punti in 10′ mentre il Bamberg fatica in difesa ed in attacco ha il solo Dorrell Wright che sembra in serata, faticando a superare i 30 punti nella prima parte di gara ma limitando il divario a soli 10 punti. Il Barcelona continua a difendere bene limitando l’attacco del Bamberg che però come spesso succede si accende all’improvviso e ricuce fino al -7 in apertura di ultimo quarto. Che diventa una specie di sagra degli orrori tra palle perse ed errori banali entrando negli ultimi 5′ con due triple di Maodo Lo che portano Bamberg ad un solo possesso. Sanders prende in mano l’attacco e la difesa blaugrana e con 8 punti consecutivi fa scorrere i titoli di coda.

(a cura di Alessandro Aita, Fabrizio Quattrini e Alessandro Salvini)


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