Andres Nocioni (Foto Nicola Accardo)

Andres Nocioni (Foto Nicola Accardo)

REAL MADRID – OLYMPIACOS ATENE 78-59 (15-19,20-9,18-18,25-13)

Quintetto Real Madrid: Llull, Carroll, Fernandez, Ayon e Reyes

Quintetto Olympiacos Atene: Mantzaris, Spanoulis, Darden, Printezis, Dunston

Madrid – Il Real Madrid ritorna sul tetto d’Europa dopo 20 anni. Dopo due finali perse consecutive, le merengues non tradiscono le attese davanti al proprio pubblico. L’avversario numero uno, Vassilis Spanoulis, non è riuscito ad incidere come in passato e senza il suo leader l’Olympiacos non è stato capace di frenare l’ondata blanca. Il Real ha vissuto un’altra notte magica dalla linea dei tre punti e se nella semifinale il cecchino infallibile era stato Rivers, questa sera, il fromboliere è stato invece Jaycee Carroll che nel terzo quarto ha realizzato 11 punti consecutivi con tre triple messe a segno. Il premio di MVP è andato ad Andres Nocioni. L’argentino ha disputato una gara totale risultando letale in attacco con 12 punti e un mastino in difesa con 7 rimbalzi catturati e due stoppate date. La sua gioia a fine partita è stato il simbolo di queste Final Four.

Cronaca:

Real e Olympiacos si affrontano a viso aperto e ogni disattenzione difensiva viene punita con un canestro, frutto del talento e della fantasia. Tutti gli occhi sono su Spanoulis, ma l’uomo dell’avvio di gara porta il nome di Matt Lojeski. Il giocatore americano, naturalizzato belga, realizza dieci punti e permette all’Olympiacos di chiudere il primo quarto in vantaggio: 15 – 19 al decimo.

Le seconde linee del Real portano nuova linfa alle merengues. In particolare Maciulis e Nocioni mettono a segno i canestri del nuovo equilibrio. El Chapu ha l’energia e la voglia di vincere di un esordiente, mentre il lituano è un rebus per la difesa del Pireo. Spanoulis è insolitamente impreciso ai tiri liberi e quando l’attacco greco si prende qualche turno di riposo il Real Madrid mette la freccia e sorpassa portandosi in vantaggio di 7 lunghezze. Dopo venti minuti di battaglia i padroni di casa conducono 35 – 28.

Le Final Four di Londra insegnano che il Real non può mai sottovalutare il cuore ellenico e infatti l’Olympiacos, all’improvviso, torna ad accendersi e riconquista la parità a quota 43. I Reds, nei momenti nei momenti di maggiore difficoltà, si ricompattano e Sloukas guida la rimonta del Pireo. La risposta madrilena porta la firma di Jaycee Carroll che segna 11 punti consecutivi permettendo al Real di reggere il furioso ritorno dell’Olympiacos. 53 – 46 al 30esimo.

Una tripla di Nocioni porta il vantaggio dei padroni di casa in doppia cifra. Spanoulis non è in formato Dio Greco e non riesce ad entrare in ritmo. Senza il suo leader designato l’Olympiacos non in grado di compiere miracoli sportivi e allora si spalanca la strada verso il trionfo del Real Madrid che ritorna campione d’Europa. Finisce 78 – 59 e la fiesta può cominciare.

MVP: Andres Nocioni. Vincere il premio di MVP a 35 anni, dopo una carriera piena di successi, ha un sapore particolare. El Chapu ci ha insegnato che la voglia di vincere, l’ambizione e la determinazione non hanno età. Grazie Andres.

LVP: Vassilis Spanoulis. L’eroe delle semifinali, il giocatore che tutti attendevano al varco, è stato l’ingiustificato assente della finale. 3 punti con 0 su 4 da tre punti e 1 su 4 ai tiri liberi, queste sono le sue impietose statistiche. Tranquillo Vassilis, questa partita non scalfirà la tua leggenda.