Dal nostro inviato

CSKA MOSCA – LOKOMOTIV KUBAN KRASNODAR 88-81

È il derby russo, tra due squadre con storie diverse ma con un cammino recente in Eurolega con tanti punti di somiglianza.
L’MVP De Colo contro una stella assoluta come Malcolm Delaney. Parte meglio il francese, in linea con il rendimento della squadra e, non di minor importanza, con il parziale di 9-0 nei primi 3 minuti di gioco. Parte fuori Teodosic, confermando la scelta di Itoudis di inserirlo a partita in corso. Solo il numero 0 del Lokomotiv Kuban riesce a tenere in piedi i suoi, in visibile difficoltà soprattutto per l’impatto fisico del CSKA.
Non una bellissima partita nel primo quarto, ad essere sinceri, ma è normale che in una semifinale di questo tipo la parte estetica non passi necessariamente in primo piano. Poche soluzioni in attacco per la squadra di Bartzokas, costretta più volte ad affidarsi al duo Delaney-Draper per arrivare ad una conclusione. Fa decisamente meno fatica Nando De Colo, con 10 punti a referto al termine dei primi dieci minuti di gioco.

Milos Teodosic al tiro contro Claver (foto S. Trapezanlidis)

Milos Teodosic al tiro contro Claver (foto S. Trapezanlidis)

In realtà, Dontaye Draper sembra il più ispirato ad inizio secondo quarto, rosicchiando punti importanti ed utili ad assottigliare lo scarto. La squadra di Itoudis dimostra grande volontà nel togliersi di dosso l’etichetta di incompiuta, ma il gioco proposto non può essere definito esaltante. La voglia e la concentrazione hanno un nome e un cognome: Kyle Hines. Ormai non è una novità l’impatto del “lungo” del CSKA, come non è una novità la grande efficienza di Anthony Randolph. La partita si ravviva gradualmente, ma l’inerzia dei primi venti minuti sembra nelle mani dei moscoviti, che all’intervallo vantano un vantaggio di 10 punti (47-37).
Delaney si accende ad inizio ripresa, come ha abituato il pubblico dell’Eurolega ad assistere in questa ultima edizione. La sfida tra De Colo e il playmaker del Lokomotiv Kuban è qualcosa di meraviglioso, non solo per ciò che riguarda l’aspetto realizzativo. Gara fisica, ma senza lasciar passare in secondo la grande tecnica di cui gli interpreti sul parquet dispongono. Randolph è una macchina da rimbalzi in attacco ed il CSKA accusa parecchio queste situazioni, salvo poi contare sull’immenso talento di Nando De Colo. Si vede lontano un miglio il fatto che Itoudis abbia preparato al meglio la partita, soprattutto dal punto di vista difensivo. L’ex assistente di Obradovic è irrequieto per 40 minuti e parla con gli arbitri in ogni occasione possibile ed immaginabile. La differenza di organico è ancora troppo marcata, nonostante la struttura del Lokomotiv sia molto ben costruita. La panchina a disposizione di Itoudis è di un livello più unico che raro.

Negli ultimi minuti, Delaney e compagni provano con tutte le forze ad insidiare il CSKA, ma sfiorano di poco una grande impresa. Termina 88-81 per il CSKA Mosca, che vola in finale. Onore al Lokomotiv Kuban Krasnodar, uscito a testa altissima dopo un’Eurolega di grande livello.