EA7 EMPORIO ARMANI MILANO-BASKONIA VITORIA 88-76

(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Jasmin Repesa non può che essere soddisfatto della sua Olimpia (Foto di Savino PAOLELLA 2015)

La buona notizia per Milano è che c’è ben poco da raccontare questa sera di una partita che l’Olimpia ha subito messo sui binari preferiti andando in doppia cifra di vantaggio nel primo quarto e gestendo facilmente il match per i restanti 30′ con vantaggi sempre sopra la doppia cifra. La cattiva notizia…non c’è una cattiva notizia, perché stasera è girato tutto bene e Milano ha eseguito alla perfezione il piano partita del suo allenatore. Ad iniziare dal karma che Repesa va ripetendo da inizio stagione “difesa, difesa, ed ancora difesa”. L’Olimpia ha tenuto Vitoria sotto il 30% da 3 punti, ha forzato 15 palle perse e non ha mai concesso ai baschi di prendere ritmo in attacco, chiudendo le linee di passaggio e mettendo in campo tanta fisicità. Soprattutto Milano è stata molto brava a tenere bassi i ritmi, lavorando molto bene con la transizione difensiva e non permettendo mai a Larkin di accendersi in contropiede. In attacco Milano ha giocato con molto ordine e buone spaziature, soprattutto abbiamo visto una bella distribuzione delle responsabilità (tutti i giocatori impiegati a referto) su cui spiccano le individualità di Rakim Sanders e Ricky Hickman. E Vitoria? Non pervenuta, ci viene da pensare che la squadra di Alfonso Alonso si andata al Forum invece che al PalaDesio, dove è scesa in campo la bruttissima copia del Baskonia visto in questo inizio di EuroLeague. Poca intensità in difesa, poco ritmo e movimento in un attacco molto statico che ha preferito spesso e volentieri il tiro da fuori o le iniziative personali, piuttosto che la costruzione di una conclusione aperta. Prestazione che non toglie nulla alla fin qui ottima stagione europea del Baskonia, ma che permette alla miglior Milano vista fino ad oggi di vincere una partita molto importante e di rilanciarsi, anche psicologicamente, nella corsa ai playoff.

(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Partita di qualità, più che di quantità per Alessandro Gentile (Foto Savino PAOLELLA 2015)

LA PARTITALarkin segna subito 5 punti dentro una partita in cui sarà l’ultimo ad arrendersi (21 punti, 9 assist, 4 recuperi, 36 di valutazione), ma Milano è bella carica ed attacca con decisione il ferro accumulando sin da subito viaggi in lunetta che le permettono di mettere facili punti a gioco fermo (16 nel solo primo quarto, 29 alla fine), mentre nella metà campo difensiva inizia a mordere subito, lavorando molto bene sul pick&roll e sulle uscite degli esterni del Baskonia, che fatica a trovare un tiro pulito ed accumula palle perse (5 nel solo primo quarto), mentre Milano arriva comoda alla doppia cifra di vantaggio sulla prima sirena. L’onda lunga milanese continua ad inizio secondo quarto, quando entra in partita Rakim Sanders, che ridicolizza Budinger e mette in seria difficoltà un discreto Andrea Bargnani (per lui 12 punti e 4 rimbalzi), permettendo a Milano di toccare anche il +18. Vitoria prova a metterci un minimo di energia al rientro in campo, trova le prime (ed uniche) triple di Voigtmann (ancora tra i migliori con 16 punti e 6 rimbalzi, nonostante una serata complicata), ma prima Hickman poi Sanders ricacciano indietro i baschi fino ad un nuovo +19, che diventa 88-76 alla sirena finale solo per qualche licenza poetica di troppo dei milanesi.

Foto - Matteo Cogliati 25/09/2016 Assago (Italia) Pallacanestro Finale Macron Supercoppa Italiana 2016 EA7 Olimpia Milano - Sidigas Avellino Mediolanum Forum Nella foto:

Ottima partita si in regia che come realizzatore per Ricky Hickman (Foto – Matteo Cogliati)

LA STATISTICA – Salta sicuramente agli occhi il 10/23 di Milano da 3 punti (sporcato solo nel finale di gara), contro il misero 6/22 di Vitoria. I tiri di Milano, a differenza di altre serate, nascono sempre da una buona circolazione di palla e sono sempre eseguiti con metri di spazio, una manna per giocatori dalle mani educate come quelli milanesi. Ma altri due numeri sono interessanti nella lettura della gara. Milano alla fine perde 16 palloni contro i 15 di Vitoria, ma da questi turnovers produce 5 punti contro il solo punto prodotto dal Baskonia, che in contropiede non ci va mai costretta a giocare da Milano una pallacanestro poco congeniale ai giocatori a disposizione di Alonso.

MVP – Ancora una volta Rakim Sanders. Giocatore che ormai in Italia conosciamo bene, ma che solo quest’anno si sta affermando in Europa. Questa sera ha giocato una partita spettacolare su entrambe le metà del campo che le statistiche solo in parte riconoscono. Sia Budinger che Bargnani non sono riusciti a contenerlo quando si avvicinava a canestro e non potevano permettersi di lasciargli neanche mezzo metro quando usciva fuori l’arco dei 3 punti, perché ogni volta che alzava il braccio faceva canestro. Chiude con 19 punti, 7/11 al tiro, 3 rimbalzi e 3 assist.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO-BASKONIA VITORIA 88-76 (27-17,22-18,23-21,16-20)

MIL: Sanders 19, Hickman 13, Simon 10. Rim 36 (McLean 5); Ass 14 (Hickman 3)

VIT: Larkin 21, Voigtmann 16, Bargnani 12. Rim 31 (Voigtmann 6); Ass 14 (Larkin 9)


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