AX Armani Exchange Milano-Fenerbache Beko Istanbul 90-104

foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno

Dentro o fuori. Il copione da seguire è quello di serate magiche cui si deve rispondere in un solo modo, con una sola parola. Presente, se si vuole crescere e diventare davvero grandi. Così non è stato per i meneghini, coi rivali turchi che si impongono con una netta vittoria su una Milano anemica, che non ha saputo crederci fino in fondo. Un Forum tutto esaurito accompagna la squadra di coach Pianigiani, in un’atmosfera che solo il palcoscenico dell’Eurolega è in grado di regalare. L’Olimpia Milano esce sconfitta, in un periodo negativo che sembra non avere fine per questa squadra. La capolista della regular season passa contro i meneghini e blinda il primato in classifica a una giornata prima dell’inizio dei playoff.

LA PARTITA

I turchi si presentano all’appuntamento in quel di Assago senza i suoi pezzi da novanta. Coach Obradovic fa rifiatare Vasely, Ennis, Lauvergne e Sloukas nell’infuocata serata del Forum, forti di un primo posto in classifica ormai blindato. L’Olimpia risponde col quintetto delle grandi occasioni. James viene accompagnato da Nunnally, Micov, Brooks e TarczewskiComincia forte il Fenerbache, con una tripla di Muhammed (13 punti, 2 rimbalzi e 3 assist a inizio gara) ad aprire le danze. Dopo un arrembante inizio dei turchi l’incontro prende una

(Foto Savino Paolella 2014)

direzione più equilibrata, con Micov (7 punti, 2 rimbalzi e 1 assist nel primo quarto) a trascinare Milano nelle fasi iniziali. Diversi gli errori in fase difensiva dell’Olimpia, che concede molto all’iniziativa degli ospiti, forti di un gioco di squadra spumeggiante ed efficace. Meglio i turchi al tiro in questi primi 10 minuti (8/16 contro i 5/10 dei meneghini, entrambi al 50% di precisione). Malissimo Mike James in avvio di match, di fatto il play statunitense è stato inesistente e non all’altezza nel corso della serata. Il secondo quarto si apre col punteggio di 17-22. Pianigiani sente la pressione dei suoi e rivoluziona il quintetto, inserendo Kuzminskas, Jerrels e Burns al posto di James, Brooks e Tarczewski. Fortunatamente per l’Olimpia è la guardia statunitense a prendere l’iniziativa e a trascinare Milano in questi secondi 10 minuti (11 punti, 1 rimbalzo e 2 assist). Bene anche Nunnally con 13 punti, decisivo nel tenere a galla i padroni di casa. La differenza nel primo tempo l’ha fatta certamente il tiro da 3 da parte del Fenerbache (5/10 nel secondo quarto, 9/17 nel primo tempo, col 52,9% di precisione) e il fattore rimbalzo (6 da ambedue le parti ma i turchi hanno attaccato di più). La tripla di Muhammed allo scadere porta il parziale su 42-52.

(credits EuroLeague Basketball)

foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno

Nel terzo quarto Milano è protagonista di una reazione rabbiosa, nel segno di Jerrels e Nunnally, i migliori della serata dell’Olimpia. L’incontro in apertura di tempo è molto falloso da ambedue le parti: la quarta penalità di Tarczewski costringe ad un nuovo cambio di strategie coach Pianigiani, ma la buona notizia sono i primi punti di Mike James, dopo ben 26 minuti. L’Olimpia recupera 5 punti di distacco in questi terzi dieci minuti, portando il parziale dopo 30 minuti sul 68-73: il Forum sembra crederci, la rimonta è possibile. Nunnally apre le danze dell’ultimo quarto con una doppia a far impazzire il Forum Mediolanum, più infuocato che mai; è 70-73. Dopo un inizio arrembante, tuttavia, i turchi prendono le misure e rispondono con prepotenza. Muhammed (23 punti, 4 rimbalzi e 5 assist) e Kalinic (22 punti, 4 rimbalzi, 2 assist) sono stati i migliori per il Fenerbache, trascinando gli ospiti alla vittoria finale. Milano crolla nel corso degli ultimi 10 minuti sul piano psicologico, non riuscendo ad organizzare un gioco difensivo all’altezza. Un Olimpia in totale balia dell’avversario cade al Forum, col punteggio finale di 90-104.

Milano: Nunnally 26, Jerrells 20, Micov 15
Fenerbahce: Dixon 23, Kalinic 22, Datome e Green 12

IN CONCLUSIONE

Il Fenerbache nella serata di Assago ha dimostrato di saper essere una squadra compatta, organizzata e determinata alla vittoria nonostante le pesanti assenze. Forte, naturalmente, di una tranquillità derivante dal primato in classifica. Obradovic ha saputo motivare a dovere i suoi, nel segno di un incontro all’insegna della concentrazione, dall’inizio alla fine. I turchi primi in classifica si candidano a un ruolo di veri protagonisti per la vittoria finale, a intaccare il Real Madrid per il titolo di Campioni d’Europa.

Milano, dall’altra parte, non può certo sorridere per l’ennesima mancata occasione. Ciò che davvero è mancato all’Olimpia, in definitiva, è stata la voglia e il coraggio di crederci davvero, un fattore fondamentale e indispensabile per tentare l’impresa. La squadra di coach Pianigiani non ha messo in campo la dovuta concentrazione e spirito di squadra. E’ mancato l’apporto dei big (James su tutti, da dimenticare la sua serata) e il risultato testimonia una mancata tranquillità nel corso dei 40 minuti.


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