(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Mike James, dominatore di gara-1 ad OAKA (Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Risultati

CSKA Mosca-Khimki Moscow Region 98-95

Panathinaikos-Real Madrid 95-67

Olympiacos-Zalgiris Kaunas 78-87

Fenerbahce-Baskonia Vitoria 82-73

The Game of the Week

Si potrebbe anche dire “La serie di questi playoff”. Perché Olympiacos-Zalgiris doveva essere la serie più equilibrata e non ha smentito le attese, con la gara-1 che fa cadere il fattore campo, con il secondo overtime giocato da queste squadre nel giro di 15 giorni e per la seconda volta lo Zalgiris passa ad Atene, mettendo più di un dubbio nella testa dei giocatori di Sfairopoulos. L’immagine del match è Milaknis (4/10 da 3 con triple importanti nell’ultimo quarto) che sul +4 a 40″ dal termine riceve da solo per una comoda tripla, ma preferisce aspettare per far scorrere il cronometro, probabilmente conscio della sfuriata di Jasikevicius ad Istanbul quando in una situazione simile prese la tripla lasciando una chance al Fenerbahce. Evidentemente la lezione è servita e Jasikevicius è riuscito a trasmettere ai suoi giocatori la sua voglia di vincere e soprattutto la sua personalità. Perché bisogna averne tantissima per ritrovarsi sul 8-20 poco dopo la palla a due, con esperienza vicino allo zero in queste gare eppure risalire la corrente e prendere in mano il match nella seconda parte, fino a dominare l’overtime. Non basta all’Olympiacos l’high stagionale di Spanoulis (25 punti e 9 assist), che però forza tanto soprattutto da 3 punti, i soliti Printezis e Papapetrou gran lottatori, perché dall’altra parte c’è un Brandon Davies formato NBA (21 punti e 8 rimbalzi) e come sempre un Pangos ormai assurto a superstar, che accetta la sfida con Spanoulis e ne esce vincitore. La sensazione è che potrebbe essere una serie molto lunga, ma lo Zalgiris tra 48 ore scenderà in campo con l’animo più leggero mentre l’Olympiacos dovrà iniziare a pensare a come uscirne, dopo aver perso due volte nel giro di due settimane contro la stessa squadra e nello stesso modo.

Derby torrido

Il CSKA porta a casa gara-1 secondo pronostico ma la serie con il Khimki potrebbe anche diventare lunga se De Colo e Hines non saranno al massimo della forma. Il prima ha giocato solo 10′ in gara-1, guardando i compagni dalla panchina per tutto il secondo tempo, mentre il lungo tascabile di Itoudis era spettatore non pagante in tuta a bordo campo per un infortunio al polpaccio rimediato nell’ultima sfida di regular season con il Crvena Zvezda, e non è dato sapere quando potrà nuovamente essere in campo. Il Khimki è andato vicino ad approfittarne, giocando la propria pallacanestro per oltre 25′, tirando vicino al 40% da 3 (con ben 36 tiri sui 65 complessivi), segnando ad una delle migliori difese di EuroLeague 34 punti nel solo primo quarto, 54 a metà gara e presentandosi ancora in vantaggio all’ultimo riposo, trascinata dal solito Shved e da un Vialtsev da 5/9 da 3 punti. La gara però ha confermato tutti i pregi di una (il CSKA) e tutti i difetti dell’altra (il Khimki), ed è così che la panchina e le risorse infinite di Itoudis alla fine fanno la differenza contro l’altalenante squadra di Bartzokas che apre l’ultimo quarto con 0/3 al tiro e 2 palle perse, mentre dall’altra parte Leo Westermann (7 dei suoi 9 punti nell’ultimo quarto) ed Othello Hunter (18 punti e 5 rimbalzi in attacco) ribaltano punteggio ed inerzia permettendo al CSKA di portare a casa gara-1.

(credits EuroLeague Basketball)

Salvate il soldato Luka

Giocare gara-1 di playoff ad OAKA contro una squadra ed un pubblico in missione contro l’EuroLeague, dopo le ultime uscite del proprietario, non era per niente facile. Andarci senza il tuo leader e playmaker titolare, assente da inizio stagione, e senza il suo designato sostituto è stato come andare in guerra con la fionda e senza elmetto per il Real di Pablo Laso, che becca un trentello senza troppe attenuanti. Il Pana di Pascual è arrabbiato e con la bava alla bocca e parte con un 20-0 in 5′ che chiarisce subito le sue intenzioni. La verità è che il Real prova anche a reagire tanto da rientrare negli spogliatoi sul -16 dopo essere risalito anche al -9, ma la squadra di Laso non riesce mai a pareggiare l’intensità dei greens che a metà terzo quarto con un parziale di 16-3 mandano i titoli di coda su gara-1, tanto che Calathes (doppia-doppia da 11 punti e 16 assist, record nei playoff) si accomoda in panca a guardare i compagni nell’ultimo quarto. Una botta terribile per il Real e Luka Doncic, che con la post-season di EuroLeague non sembra avere proprio un bel rapporto e prima di volare in America rischia di chiudere questa parte di carriera senza una gioia europea (a livello di club). Attenzione però ai facili entusiasmi, perché la storia del basket ma anche dell’EuroLeague è piena di ribaltoni, anche nel giro di 48 ore. Giusto per restare ad Atene, chi non ricorda il -48 con cui la Mens Sana Siena perse gara-1 con l’Olympiacos, per poi ribaltare tutto vincendo di 17 gara-2 e chiudendo il discorso in casa per andare alle FinalFour.


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