PANATHINAIKOS ATENE-CSKA MOSCA 86-85 (14-20, 20-14, 22-19, 30-32)

Dimitri Diamantidis  (Foto Savino Paolella 2014)

Dimitri Diamantidis (Foto Savino Paolella 2014)

Panathinaikos e CSKA ci regalano in una singola gara tutte le emozioni che erano mancate nelle prime due sfide in Russia. Vincono i greci, che tengono accese le speranze, anche se il film di questa gara-3 dice che Ivanovic dovrà trovare qualcosa di diverso per ritornare a Mosca settimana prossima.

Perché il CSKA perde, tirando meglio complessivamente (48% contro 43%), controllando i tabelloni (37-27 il computo finale) e chiudendo con una valutazione complessiva di 111 a 92. Eppure i freddi numeri non raccontano della grande intensità difensiva del Pana, che toglie il respiro a Teodosic e Weems per oltre 30 minuti, tanto che i russi funzionano decisamente meglio con De Colo in campo (19 punti e 5 assist per il francese), ma soprattutto le statistiche, aldilà del 16/31 da 3 dei greci, non raccontano della capacità di Diamantidis e compagni di attaccare con pazienza e di muovere la difesa del CSKA, fin quasi allo scadere dei 24″, trovando spesso e volentieri un tiro aperto. Lo schema si ripete per tutta la partita e necessariamente il Pana vive sulle sue percentuali da fuori, all’inizio deficitarie (2/11 nel primo quarto, 6/17 all’intervallo lungo ma sarà 10/14 nel secondo tempo) che costringono i greci ad inseguire per tutto il primo tempo un CSKA che, nonostante Weems e Teodosic siano fuori dal match, trova un ottimo De Colo e il buon impatto di Kirilenko per comandare le danze, anche se arrivati sul +9 (24-33) i russi si fermano ed il Pana mette assieme a cavallo dell’intervallo lungo il 18-4 che segnerà tutto il secondo tempo.

(Foto Savino Paolella 2014)

Sonny Weems (Foto Savino Paolella 2014)

Perché adesso i greci, e soprattutto un Pappas quasi ingiocabile (25 punti con 5/7 da 3, 4 recuperi e 4 assist), trovano il canestro da fuori che dà anche energie difensive e tengono la testa del match toccando anche il +10 in un paio di circostanze, l’ultima a 4’30” dalla sirena, quando inizia un’altra partita, quella di Sonny Weems. L’americano, fin lì quasi invisibile, decide di provare a vincerla da solo segnando 16 degli ultimi 24 punti dei russi e riportando più volte il CSKA ad un solo possesso di distacco, respinto sempre dalle triple prima di Fotsis e poi del solito Nikos Pappas. Ma non è finita perché il Pana ha il braccino, Teodosic mette la tripla del -1, Diamantidis fa 1/2 dalla lunetta e Hines addirittura la pareggia a 4″ dalla sirena. Qui però Weems fa l’unica cosa sbagliata dell’ultimo quarto facendo fallo su Pappas lanciato verso la prima fila del parterre. L’esterno greco segna il primo, sbaglia volontariamente il secondo ma un compagno fa invasione regalando l’ultima chance al CSKA. Teodosic, però, completa la sua partita al contrario (12 punti con 9 tiri, 9 assist ma soprattutto 6 palle perse) passando la palla in tribuna e regalando la vittoria al Pana. Tra 48 ore si torna in campo, sempre ad OAKA, con i greci che dovranno ricaricare le batterie fisiche e nervose per giocare un’altra gara ad altissima intensità, sperando di vedere ancora una vasca da bagno al posto del canestro e poter mettere un pò di pressione, in una eventuale gara-5, su un CSKA che ha giocato forse troppo sul velluto convinto di poterla risolvere in qualsiasi momento.

MVP: Si parlava un paio di giorni fa dei giocatori greci, autentici immortali di questa competizione. Nella serata da dentro-fuori si rivede Diamantidis che gestisce sapientemente il suo attacco regalando una serata di gloria ad Antonios Fotsis (12 punti tirando solo da 3) ma soprattutto a Nikos Pappas, che ne mette 25 tirando 12 volte dal campo, con un paio di triple veramente difficili, tra cui l’ultima con la mano di Weems praticamente a coprirgli gli occhi.


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