Khimki Moscow Region – Brose Bamberg 82-73

La squadra di Bartzokas torna al successo dopo tre ko consecutivi contro un’avversaria coriacea come il Bamberg, venuto a fare la partita alla Mytishchi Arena. Il roster di Trinchieri riesce a tenere botta sin dalla palla a due, con Hackett e le triple dell’ex Montegranaro Bryce Taylor a spalleggiare il solito talento di Ricky Hickman (21 alla fine). Gli ospiti riescono a rimanere costantemente ad un’incollatura per tutto il primo tempo e riescono a resistere anche al primo vero tentativo di fuga del Khimki ad inizio terzo quarto (Tripla di Gill per il 49-40) con un break di 12-2 che sembra far girare l’inerzia. I padroni di casa si rimettono avanti con un’altra bomba di Anderson (10/20 dall’arco in partita) e si rimettono in posizione di vantaggio; Hickman tiene i suoi con le unghie e con i denti, ma il break decisivo è fatto segnare dal solito Alexsey Shved, che con due conclusioni pesanti scrive il massimo vantaggio sul 78-66 con poco più di tre minuti di margine. È notte per il Bamberg, che non ripete la spettacolare rimonta della scorsa settimana e rimane a cinque vittorie, ad una di margine proprio dal Khimki.

(credits EuroLeague Basketball)

 

Maccabi Fox Tel Aviv – Zalgiris Kaunas 81-74

Il Maccabi, nonostante un vistoso calo nel finale, riesce con merito ad imporsi su un mai domo Zalgiris (81-74). Davanti ad uno Yad Eliyahu Arena colma in ogni ordine di posto le due squadre hanno dato vita ad un match sicuramente intenso, deciso dalla freddezza nei momenti cruciali degli uomini di Spahja e dal calorosissimo pubblico casalingo. L’avvio del match vede il Maccabi sfruttare molto spesso il gioco sotto le plance mentre il diktat di coach Jasikievicius è quello di tirare dalla media distanza. Dopo dieci minuti, grazie al portentoso alley oop del duo Thomas-Tyus, il risultato si attesta sul 15-14. I secondi dieci minuti, caratterizzati da una generale scarsa precisione in attacco (lo Zalgiris ha tirato con 1/12 da 3), vedono i padroni di casa avvantaggiati grazie ai numerosi viaggi in lunetta e, alla pausa lunga, il risultato dice 39-29 per gli israeliani. L’avvio del terzo periodo lascia presagire ad una definitiva fuga del Maccabi, trascinato da un Cole on fire ma la formazione ospite non demorde sebbene il tiro da oltre l’arco continui a difettare (2/17) e al trentesimo il risultato è di 65-51. Nell’ultimo periodo gli ospiti, con un Milaknis ispirato dalla lunga distanza, riducono il gap (70-67) ma, nei momenti cruciali un Cole in versione monstre risponde presente e, specie con alcune triple che Jasikievicius e i suoi faranno fatica a dimenticare, conduce il Maccabi ad un’ importante vittoria che rilancia la compagine israeliana in classifica.

(credits EuroLeague Basketball)

 

Baskonia Vitoria Gasteiz – Fenerbahce Dogus Istanbul 69-83

Primo quarto a dir poco difficoltoso per la squadra di Zelimir Obradovic, obbligata a fare i conti con un Baskonia quasi perfetto nella seconda parte della prima frazione (25-15 il parziale) e mortifero da oltre l’arco. Troppe imprecisioni e troppa confusione in attacco per il Fenerbahce, soprattutto per ciò che concerne gli esterni, mentre sono Vesely (23 di valutazione) e Duverioglu a tenere in piedi i turchi. La transizione offensiva torna efficiente grazie all’ingresso in campo di Sloukas, per quello che è il primo vantaggio Fenerbahce (35-37), e dopo 20 minuti di gioco i campioni d’Europa sono avanti 37-41.
Nel terzo periodo, Baskonia fatica a stare in partita, con il solo Shengelia (13 punti) capace di far male al Fener, grazie alla sua fisicità e al suo atletismo vicino a canestro, ma gli uomini di Martinez devono fare i conti con Nicolò Melli (10 punti) e James Nunnally, saliti in cattedra senza troppe forzature. Il Fenerbahce incrementa il vantaggio grazie al parziale di 14-25 nel terzo quarto e anche qui lo zampino di Sloukas (14 punti e 6 assist) è fin troppo evidente. Le percentuali dei padroni di casa, in particolar modo dalla lunga distanza, si abbassano in virtù della grande aggressività dei turchi. Gigi Datome (12 punti) mette a segno canestri importanti, utili per siglare il definitivo break che regala la vittoria alla squadra di Obradovic, contro una compagine sempre difficile da affrontare.

(credits EuroLeague Basketball)

 

Valencia Basket – Olympiacos Pireo 64-72

Resta in vetta alla classifica la formazione allenata da coach Sfairopolus che sbanca il Pabellon Fuentes de San Luis sempre in vantaggio nel punteggio, giocandola di collettivo seppur con un Printezis da 12 punti e 14 rimbalzi ed un Papanikolau da 16 di valutazione. Valencia soccombe sin dalla palla a due a rimbalzo (22-39) e non dimostra quasi mai di poter riacciuffare l’inerzia nonostante due prove sontuose di Pleiss (14 punti e 8 rimbalzi) e Green (26 con 10/17 al tiro). Parte fortissimo chi viaggia volando subito a suon di rimbalzi (7-0) e gran difesa sull’11-2. Ci vuole un time out a sbloccare Van Rossom (7 punti) e compagni mettendo maggiore pressione sulla palla ma sbagliando per due volta di fila due triple che avrebbe riportato i padroni di casa avanti nel punteggio. Ci pensa Printezis (6 rimbalzi) a mantenere avanti i suoi con Valencia non sempre lucida anche con qualche cambio in campo. Si segna pochissimo e si vive di fiammate principalmente dalla lunga distanza i giocatori in canotta arancio mentre gli ospiti tendono esplorare maggiormente il pitturato. Al Pabellon Fuentes de San Luis il punteggio continua ad essere molto basso con errori ma anche tantissimo agonismo e voglia di lottare, ci pensa Papanikolau (3/3 dalla lunga) a dare una spallata al match col suo team a sfiorare la doppia cifra di vantaggio al 30’. Vantaggio che rimane immutato sino al termine dei 40 minuti di gioco di fronte agli oltre 7400 spettatori molto calorosi dell’arena spagnola.

(credits EuroLeague Basketball)

 

(a cura di Alessandro Aita, Carlo Ferrario, Federico Ionata e Alessandro Salvini)