Zalgiris Kaunas – Panathinaikos Atene 80-74

Un terzo parziale da 33-14 regala allo Zalgiris la sesta vittoria in questa Eurolega confermandola squadra rivelazione del torneo. Un Pangos sublime (12 punti, 11 assist e 5 rimbalzi) ma anche gli 11 rimbalzi di Ulanovas sono state le chiavi della vittoria dei lituani al cospetto di un Panathinaikos che parte molto bene salvo poi perdersi negli errori spesso intestardendosi nel tiro da tre punti (11/31).
Dopo cinque minuti equilibrati sono i greci a tentare l’allungo con difesa fortissima e costringendo i padroni di casa a tanti errori (8-15).
Il timeout di Jasikevicius non porta gli effetti sperati con Singleton e compagni che volano sulla doppia cifra di vantaggio pur col 3/14 dalla lunga distanza.
Gli assist di Pangos (4) riportano l’inerzia ai giocatori in maglia verde che, unito alla serie di liberi guadagnati (8/13), mandano le due squadre all’intervallo con soli due punti di distacco.
Ci pensano White e Jankunas a spingere sull’acceleratore mandando in visibilio i rumorosissimi 12 mila della arena di Kaunas. Calathes (10pt ma 2/6 ai liberi) e compagni paiono storditi ed in evidente difficoltà di fronte all’energia a rimbalzo degli avversari (28-18) che scappano al massimo vantaggio (64-47) del 30’ .
Come i gatti anche la formazione greca ha sette vite, le triple di Pappas (4/6), Rivers (3/6) e Singleton (3/4) fanno arrabbiare Jasikevicius (72-67 al 36’) ma, nonostante i 5 falli del miglior marcatore Jankunas (17 punti) in anticipo, la chiude meritatamente Micic dalla linea della carità’ dopo l’errore di Gist che condanna chi viaggia a rientrare senza punti.

 

Brose Bamberg – CSKA Moscow 76-92

Il CSKA vince con merito in terra tedesca. La resistenza di Hackett e soci dura solo trenta minuti e i russi si confermano ancora una volta in vetta alla classifica di Euroleague.
Questa sconfitta non boccia certamente gli uomini di Trinchieri ma, per vincere contro una squadra solida come quella russa, è necessario disputare una prestazione ai limiti della perfezione, senza permettersi mai il lusso di avere blackout, specie in fase offensiva.
L’avvio di gioco vede un match piuttosto equilibrato, con i padroni di casa bravi a rispondere punto su punto alle giocate di Rodriguez e compagni. Al decimo, dopo un due più uno pazzesco di Nando De Colo, il tabellone recita 20-22. Il secondo quarto vede un CSKA penalizzato dalle numerose palle perse ma l’attacco del Brose – tolto un gran Rubit – non punisce a dovere la difesa russa e gli ospiti, grazie alle giocate in campo aperto di un ottimo Clyburn giungono alla pausa lunga sul 39-42. Alla ripresa delle ostilità il CSKA macina gioco e punti e il maggior talento del roster russo consente agli ospiti di superare il tetto dei dieci punti di vantaggio, giungendo al trentesimo sul 59-70. L’ultimo quarto è mera accademia per gli uomini di coach Itoudis, abili a contenere le seppur flebili fiammate dell’attacco ospite e, alla sirena finale, il tabellone recita 76-92 in favore degli ospiti.

 

Maccabi Fox Tel Aviv-Valencia Basket 94-91

Il Maccabi sfrutta il doppio impegno casalingo battendo, anche se con il batticuore ed al termine di una gara molto equilibrata, un Valencia che resta sempre attaccato al match e che nel finale ha anche la chance per impattare ma deve cedere per la settima volta consecutiva. Il Maccabi prova subito a far valere la maggiore mole con il gioco vicino al ferro grazie anche al buon impatto di Parakhouski, Valencia che tira male da 2, ma resta in partita grazie al 50% da 3, soprattutto con Green, Vives e Rafa Martinez ed a lavoro a rimbalzo d’attacco. Lentamente il Maccabi inizia a crescere e prendere possesso del pitturato, mentre in attacco è Jackson l’uomo più in palla toccando il +5, ma la squadra israeliana patisce le troppe palle perse e non riesce a scrollarsi di dosso gli spagnoli, che anzi grazie al solito Green riescono a rientrare negli spogliatoi sul 46-46. Il Maccabi rientra forte con un 9-2 guidato da 6 consecutivi di Jackson, ma il Valencia non si scompone e riesce a restare in scia in una gara che scorre in equilibrio, nonostante i tentativi degli uomini di Spahija di scappare via, l’ultima a meno di 2′ dalla sirena quando sale in cattedra Norris Cole che accende l’attacco del Maccabi che tocca di nuovo il +9. Van Rossom e Doornekamp non ne vogliono sapere e riducano il margine ad un solo possesso con 13″ sul cronometro, Roll regala la palla ma Green sbaglia la tripla che vale l’overtime.

 

Baskonia Vitoria Gasteiz – Unicaja Malaga 88-82

Vittoria tanto importante quanto complicata per Baskonia, contro uno dei due fanalini di coda, ovvero l’Unicaja Malaga. Partenza stupefacente per i padroni di casa, che mettono nero su bianco un parziale di 8-0 nei primi tre minuti di gioco, aspetto che si rivelerà fondamentale per l’esito del match. Anche il secondo quarto sembra totalmente a favore della squadra di Pedro Martinez, ma la reazione dell’Unicaja arriva al termine della frazione, in virtù di un contro parziale di 15-4 che fissa il punteggio sul 41-36 all’intervallo lungo.
La terza frazione sembra l’inizio della gara, ma a ruoli invertiti, perché è Malaga che scrive a referto un parziale di 8-0 che vale il sorpasso e che dona fiducia ai giocatori di Joan Plaza. È solamente l’inizio di un botta e risposta tra le due squadre che si protrae fino al termine della contesa, in cui spicca la prestazione di Janis Timma (24 punti, 5/9 da tre), bravo a sopperire agli alti e bassi di Shengelia, che comunque colleziona un 20 di valutazione che dice molto di quello che è il talento del georgiano.
Dall’altra parte è Adam Waczynski il miglior marcatore, con 25 punti in 23 minuti di impiego, frutto di un eccellente 7/9 dalla lunga distanza, ma a spuntarla è Vitoria. Negli ultimi 3 minuti di gara la solidità mentale e fisica dei padroni di casa fa la differenza, per quella che è la sesta vittoria in regular season conquistata dai baschi.