FENERBAHCE DOGUS ISTANBUL- BASKONIA VITORIA: 79-74 (18-22, 36-38, 63-59)

Il Fenerbahce soffre tanto ma strappa il decimo successo della sua campagna europea battendo un Baskonia durissimo da digerire. Con Wanamaker che si sveglia dopo l’intervallo, sono Thompson e Guduric a fare la parte dei leoni, anche se l’attenzione è tutta per James Nunnally, portato in ospedale per via di una bruttissima caduta sul collo dopo una schiacciata. Dopo una prima fase di studio, sono i campioni in carica i primi a proporsi per condurre la gara. Jason Thompson prosegue sulla falsariga della sfida con il Real Madrid, fa il fattore in attacco e assieme a Guduric porta i suoi sul 18-12. Beabouis non è in partita, ma il Baskonia sì: in neanche due minuti e mezzo la squadra di Martinez rivolta gli avversari come un calzino con un parziale di 10-0. Con i padroni di casa scossi, Shenghelia e compagni toccano anche il +8 al 13’ con la tripla di Vildoza, ma la risposta della strana coppia Thompson-Guduric non si fa attendere, con la gara in equilibrio al 20’. Il Baskonia vuole resistere con il solito Shenghelia coadiuvato da Janning, ma la potenza di fuoco della squadra di Obradovic è troppa: Wanamaker e Melli iniziano ad entrare in ritmo, con la forbice che si inizia ad allargare sempre di più fino alla doppia cifra toccata durante l’ultimo parziale. Tutto finito? Nemmeno per sogno: il Fener si rilassa, le triple di Voigtmann e Timma consegnano ai posteri un finale in equilibrio, risolto dai liberi di Guduric (18, miglior prestazione stagionale) e la gran giocata di Brad Wanamaker. I campioni d’Europa provano anche a complicarsi la vita, ma la lacrima di Beabouis e la schiacciata di Poirer hanno poca fortuna.

STELLA ROSSA BELGRADO – ZALGIRIS KAUNAS: 77-65 (16-18, 33-31, 48-45)
Prova di forza della Stella Rossa di coach Alimpijevic, che fa valere il fattore campo e battendo lo Zalgiris Kaunas si porta nel gruppetto di metà classifica che strizza l’occhio all’ottavo e ultimo posto utile per i quarti di finale; i verdi di Jasikievicius vedono invece allontanarsi i primi tre posti in classifica. Una gara che vive in equilibrio per i primi venti minuti, ma alla lunga la miglior circolazione di palla dei padroni di casa viene a galla. Rochestie e compagni sono molto più precisi nel passarsi il pallone, costruendo tiri puliti e trovando due solide prestazioni in due giocatori inattesi. Sono infatti Dylan Ellis, capace di 12 punti in altrettanti minuti, e Dejan Davidovac, a quota 3 con 3/3 dall’arco, a risultare le variabili impazzite della gara, con soprattutto il secondo a segnare due triple fondamentali per l’economia della gara. In casa Zalgiris sono troppi i palloni persi, ben 18, che scavano il solco anche nei tiri presi dal campo (63-50 in favore dei padroni di casa); se si inserisce anche una serata storta da tre punti, con il solo e solito Pangos capace di essere problema costante della Stella Rossa (19 punti e 7 rimbalzi), ecco servita la sesta sconfitta stagionale della squadra di Jasikievicius.

BROSE BAMBERG- KHIMKI MOSCA: 70-74 (26-26, 42-40, 58-56)

Il talento del Khimki riesce ad avere la meglio sul sistema di gioco a tratti perfetto del Bamberg (70-74). Un superbo Shved (28 punti) concede alla compagine dell’oblast’ di Mosca un’ importantissima vittoria sul team di Baviera. Fatale per gli uomini di coach Trinchieri un quarto quarto a dir poco sottotono, con percentuali basse al tiro (12-18). I padroni di casa escono sconfitti ma non di certo ridimensionati dal ko interno contro uno dei migliori team di questa eurolega. L’avvio di gioco ha visto il Khimki affidarsi al tiro dalla lunga distanza di Shved (4/5 fino al secondo quarto) mentre i padroni di casa riescono con una prova importante del proprio collettivo (ben guidato da un più che discreto Hackett in cabina di regia) ad andare alla pausa lunga sul 42-40. La seconda frazione vede invece un drastico calo delle percentuali da parte di entrambi i team ma, grazie ad una non comune abnegazione difensiva e al saper adattare il gioco dei propri effettivi ad una gara fattasi sporca e nervosa, la compagine di coach Bartzokas torna dalla Germania con il bottino pieno.

REAL MADRID- MACCABI TEL AVIV: 93-81 (25-26, 48-50, 69-60)
Un secondo tempo da urlo per il Real chiude la pratica Maccabi (45-21) centrando la decima vittoria in questa Eurolega. Un Campazzo deluxe (13 pt, 4 assist, 5 subiti e 21 di valutazione) manda in frantumi tutta la solidità mostrata nel primo tempo da un Maccabi che ha tirato per gran parte sfida molto bene salvo poi inchinarsi anche ad un Tavares da doppia doppia che si è anche permesso tre stoppate importanti.
Le triple di Jackson (3/4) marchiano a fuoco un avvio dove la formazione Israeliana parte col piglio giusto.
Padroni di casa che inseguono sino all’ingresso di Doncic nel secondo quarto con gli uomini di Laso a prendere fiducia principalmente in difesa dove non bastano più gli assist di Roll (3) al Maccabi. Inerzia madrilena solo apparente, la precisione sotto le plance di Parakhouski (14pt e 6rb) manda a tratti in confusione la difesa di Reyes e compagni spesso pizzicati in improbabili mis match. I rimbalzi di Tavares (7) ma soprattutto due triple di fila ed una rinnovata vena difensiva di Campazzo (10pt con 18 di valutazione) scavano un primo fosso grazie ad un 15-0 di parziale aperto. Con Doncic a sedere per un problema ad una mano i “blancos” tirano il fiato, preludio ad un altro ultimo periodo a tutto gas che chiude il match in anticipo e permette al pubblico di godere di giocate e passaggi assai spettacolari.
Alessandro Salvini- Alessandro Aita- Federico Ionata