(foto di Savino Paolella)

Khimki Mosca-Real Madrid 78-95

In questo momento il Real di Pablo Laso è obiettivamente ingiocabile, forse per chiunque in Europa, e la sfida di Khimki, dove i blancos infilano la sesta vittoria consecutiva, non fa differenza. Il Real parte forte sin dalla palla a due, lascia alla squadra russa un solo vantaggio (3-2 dopo 50″ su una tripla di Thomas), poi allunga e non si volta più indietro forte di un 56% da 3 punti (che nella seconda metà di gara è stato addirittura 64%) e di un break di 17-2 che a metà secondo quarto spacca in due il match portando il Real sul +19. La reazione del Khimki nei secondi 20′ è molto timida, ispirata quasi esclusivamente da Honeycutt (2o punti e 5 rimbalzi) e da un Alexey Shved (23 punti e 4 assist) che è l’ultimo ad arrendersi. La squadra russa però riesce a ridurre solo fino al -14, su un tripla del suo playmaker a metà terzo quarto, poi il Real riprende in mano il match toccando anche il +25 nell’ultima frazione prima di sollevare le mani dal manubrio. Per coach Laso 5 uomini in doppia cifra con un Luka Doncic “normale” ed in cui spiccano le prove di Tavares (11 punti ed 8 rimbalzi), ma soprattutto il 5/6 da 3 di Rudy Fernandez ed i 7 assist di Facundo Campazzo.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Anadolu Efes Istanbul-Stella Rossa Belgrado 104-95

L’Anadolu di Ergin Ataman sembra iniziare ad ingranare ed infila la seconda vittoria nelle ultime 3 gare, anche se i playoff restano molto lontani e quasi irraggiungibili. Solo 8 uomini a referto per l’ex coach di Siena e del Galatasaray ma ben 6 uomini in doppia cifra, in cui spiccano i 20 punti di McCollum, ma soprattutto i 24 punti, senza errori al tiro, di Zoran Dragic, l’infortunato misterioso di Milano che ad Istanbul sembra improvvisamente rinsavito. Eppure, nonostante una serata offensivamente più che positiva (60% da 2, 47% da 3 punti e 21 assist su 32 canestri), la squadra turca ha sudato per tutto il match contro una Stella Rossa che ha faticato al tiro, ma che ha trovato in Lessort un dominatore d’area con cui raccattare rimbalzi in attacco (ben 16 alla fine per la squadra serba) con cui creare secondi tiri che permettono ai biancorossi di restare sempre nel match, pur scivolando spesso oltre la doppia cifra di distacco. E così la gara si decide negli ultimi 3 minuti, nonostante l’Efes si presenti sul +12, perché la Stella Rossa riesce a rientrare fino a due possessi con 90″ sul cronometro prima che l’Anadolu congeli il match dalla lunetta.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Zalgiris Kaunas-Unicaja Malaga 79-77

La vince Kaunas la battaglia alla Zalgirio Arena contro una Unicaja che gioca bene per gran parte del match grazie anche ai 9 assist di uno scatenato Nedovic. Lo Zalgiris da par suo gioca un secondo tempo dove segna tanto ed anche meglio in difesa pur soffrendo parecchio col “cervello” Pangos fuori per falli negli ultimi due minuti. Inizio molto a rilento per le due squadre quasi col freno a mano tirato. Troppi errori e disattenzione per i padroni di casa che scivolano sotto 6-13 mandando su tutte le furie Jasikievicius. Sale la pressione dello Zalgiris che grazie ad un paio di rubate porta l’inerzia ai giocatori in canotta verde, Nedovic è però in gran serata (6 punti con 9 di valutazione) e la difesa dei giocatori di coach Plaza unita ad una zona adeguata efficace fanno volare chi viaggia (19-30). Se davanti Pangos e compagni han ripreso a macinare nel modo corretto è dietro che Kaunas fatica con Augustine già a 6 rimbalzi all’intervallo. Le zone dominano sul parquet da ambo le parti ma se in casa Unicaja la mira si inceppa seppur su ottimi scarichi da fuori, lo Zalgiris inizia a realizzare dagli angoli facendo esplodere la Zalgirio Arena (70-64). Ulanovas contro la zona pigra di Malaga prova una prima volta a chiudere il match dalla lunga distanza coi suoi che devono rinunciare a Pangos per falli nell’ultimo minuto. Il cuore di McCallum e Waczynski riporta gli ospiti in partita prima della freddezza finale ai liberi e la stoppata che vale la vittoria allo scadere ancora di Ulanovas che chiude con 14 punti e 9 rimbalzi.

 

(credits EuroLeague Basketball)

Baskonia Vitoria-Olympiacos Atene 86-54

Clamoroso alla Fernando Buesa Arena, il Baskonia asfalta un Olympiacos in partita solo per 20 minuti rifilandogli un trentello pesantissimo. Fatali per gli uomini di coach Sfairopoulos le svariate palle perse e l’incapacità di stoppare le veloci ripartenze dei padroni di casa, bravi (e fortunati) ad alzare le percentuali dal campo e costruirsi così un gap divenuto incolmabile con il passare dei minuti, reso ancor più stabile dai numerosi rimbalzi conquistati (43 contro i 28 dei greci). Menzione d’onore per la coppia dei lunghi baschi Voigtmann-Porier in versione stellare (19 e 13 punti, con il secondo capace di raccogliere 9 rimbalzi). Al quarantesimo, davanti ad un tripudiante palazzetto colmo in ogni ordine di posto, i tifosi baschi acclamano i propri eroi in una serata difficile da dimenticare.

(a cura di Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini e Federico Ionata)


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