(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Zalgiris Kaunas-FC Barcelona Lassa 90-74

Con un filo di gas, forzando realmente solo nei quarti centrali, in cui produce un parziale di 51-35. Tirando con il 42% da 3 punti e prendendo 12 rimbalzi offensivi, lo  Zalgiris aggiunge un’altra tacca alla sua cintura, Sarunas Jasikevicius batte un altro suo ex allenatore e la squadra lituana è virtualmente qualificata per i playoff. Manca solo la matematica ma ora l’obiettivo  per Pangos e compagni è un altro, puntare almeno il quarto posto per assicurarsi il fattore campo in post-season. Nonostante l’arrivo di Pesic ed una Copa del Rey in bacheca, il Barça di coppa è una squadra con poche idee e poca energia, che si scioglie non appena lo Zalgiris alza i ritmi in attacco e toglie fiato in difesa. Pangos con i suoi 12 punti in 20′ è l’uomo che produce il primo allungo a metà del secondo quarto, che porta lo Zalgiris negli spogliatoi sul +10, Toupane (21 punti con 4/4 da 3) è quello che crea il solco decisivo appena si rimette piedi in campo. Il Barça resta virtualmente in partita finchè Oriola (18 punti e 5 rimbalzi, decisamente il migliore dei blaugrana) e Koponen vedono il canestro e Claver ha la forza di sgomitare sotto canestro, ma il +20 Zalgiris alla fine del terzo quarto fa giù partire la festa e lascia spazio a rotazioni ed esperimenti negli ultimi inutili 10′.

(credits EuroLeague Basketball)

Maccabi Tel Aviv-CSKA Mosca 73-93

Mosca si conferma capolista liquidando il Maccabi fuori casa grazie ad un secondo quarto da 30 punti segnati e soli 18 subiti ed una solidità di squadra veramente sontuosa. I padroni di casa hanno meno energia del solito non riuscendo mai ad avere inerzia e forza per riavvicinarsi definitivamente agli avversari. Alla Menora Mivtachim Arena di Tel Aviv match piuttosto combattuto nel primo quarto con Bolden per i padroni di casa già ad 8 dopo pochi minuti. Le difese alternano zona a uomo adeguate ma paiono con poco mordente e ne approfittano sia De Colo (13 punti con 6/7 dal campo) che Higgins sempre ottimamente servito da Rodriguez (3 assist). Il colpo di reni e’ del CSKA nella seconda metà del secondo quarto col massimo vantaggio servito proprio a pochi secondi dall’intervallo lungo a suon di contropiedi. Norris Cole (13 punti e 4 rimbalzi) si mette in partita mentre Kane (6 rimbalzi) battaglia sotto le plance con il roccioso Hines (7 rimbalzi) col risultato che il Maccabi si riavvicina anche sotto la doppia cifra.Gli uomini di Spahja ci provano sino alla fine ma ci pensa Clyburn (10 punti e 6 rimbalzi) a chiudere la gara anzitempo (65-86 al 38’).

 (credits EuroLeague Basketball)

Valencia Basket-Brose Bamberg 86-70

Vittoria per il Valencia di coach Vidorreta che si aggiudica il match valido per la 24^ giornata di EuroLeague per 86-70, portandosi a due partite di distacco dalla zona playoff in attesa delle partite di venerdì. Al Fuente de San Luis l’inizio di gara è tutto dei padroni di casa che in 3′ si trovano avanti 13-2 costringendo Kantzouris ad un timeout immediato. Il primo squillo del Bamberg arriva dopo 5′ con una bomba dall’angolo di Wright, a cui però risponde subito Rafa Martinez con una tripla in contropiede. Il primo quarto è un dominio assoluto del Valencia che con un vero e proprio clinic offensivo e difensivo, complici anche le brutte percentuali dei tedeschi, si porta avanti sul 28-11. Nella seconda frazione però la musica cambia, con un Bamberg che entra in campo tutt’altro che stordito, in grado di piazzare un mini parziale di 5-0 e poi di accorciare sul 30-21. L’ottima difesa dell’ex squadra del nostro Trinchieri non concede punti agli avversari e in un amen la partita è sul 32-27. A San Emeterio risponde uno Zizis stratosferico, che con 6 punti in fila riporta i tedeschi sul 37-33. Al rientro sul parquet l’ago della bilancia pende verso la squadra del nostro Hackett, con Wright che prima impatta dall’arco e poi con Rubit con un canestro e fallo, riesce a mettere per la prima volta la testa avanti sul 39-42. La squadra di coach Vidorreta non ci sta e sulle ali del solito San Emeterio e Will Thomas si porta sul 59-48. La reazione tedesca non tarda ad arrivare, e grazie ad un canestro più fallo di Radosevic e un tecnico preso da Doornekamp, i campioni di Germania si riportano sul -6 all’ultima sirena (60-54). La squadra spagnola inizia l’ultima frazione con un parziale di 11-2, di cui 3 bombe in fila (per il Valencia 15/31 da oltre l’arco), che permette la fuga sul 71-56 e costringe il coach dei tedeschi a chiamare un timeout che però non serve alla reazione della squadra, con i soli Hackett sugli scudi (11 punti e 5 falli subiti per lui) e Musli (14 punti e 6 rimbalzi per 18 di valutazione, nettamente il migliore dei suoi). Ci pensa l’MVP di serata, Fernando San Emeterio, a far partire i titoli di coda in anticipo sulla partita; per il veterano spagnolo alla fine 16 punti con 4/6 dall’arco conditi da 5 assist per un totale di 20 di valutazione.

Baskonia Vitoria-Khimki Mosca 87-77

Vince il Baskonia che, complice la sconfitta del Maccabi, si avvicina alla zona playoff e tiene sempre più vive le speranze di post season, mentre il Khimki vede allontanarsi il sogno quarto posto. Partita dai due volti alla Fernando Buesa Arena e purtroppo per Bartzokas quella in cui il Khimki vince facile dura la miseria di 9′, i primi del match, quelli che impiega Shved ad illuminare la scena, con 10 punti e 4/6 al tiro, prima di scomparire risucchiato dalla difesa del Baskonia (ne farà 23 ma tirando 3/16 nel resto della gara). Il Khimki sembra giocare alla Playstation nel primo quarto, tirando 10/13 e non facendo vedere il canestro al Baskonia, che sbatte sistematicamente contro la difesa di Bartzokas e precipita fino al 12-26. Il basket però è sport strano ma allo stesso tempo semplice. Due triple di Huertas e Janning mettono in partita il pubblico ed accendono il Baskonia. Da quel momento c’è una sola squadra in campo, che difende con il coltello tra i denti, costringendo il Khimki ad un gelido 3/17 nel secondo quarto, ma soprattutto capace di attaccare con una fluidità impressionante e costruire tiri aperti in serie che producono il 67% da 3 punti ma anche i 10 rimbalzi in attacco. Il Baskonia mette insieme in 16′ da incubo per il Khimki un parziale di 48-17, con Beaubois a dirigere l’attacco e Shengelia (15 punti e 15 rimbalzi) dominante, toccando il +17 a metà terzo quarto e chiudendo di fatto il match, nonostante i tentativi di rimonta del Khimki buoni solo per le statistiche,

(a cura di Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini e Filippo Arrighi)