FENERBAHCE DOGUS ISTANBUL-OLYMPIACOS PIREO 83-90 dts

La vendetta va consumata fredda e l’Olympiacos la serve freddissima in perfetto stile Pireo. La squadra di Sfairopoulos insegue a fatica per oltre 22′, tirando male dal campo e non riuscendo a trovare le contromisure difensive ad un attacco del Fenerbahce capace di tirare con quasi il 60% nella prima parte di gara, ma che si blocca sul più bello (chiuderà con meno del 50%) mentre, a differenza di altre volte, l’Olympiacos trova coraggio ed energia in attacco guidata da un Chris Roberts da 21 punti (4/4 da 3 nel terzo quarto) e ferma l’attacco della squadra turca ribaltando completamente il match nella seconda parte di gara, ma deve vincerla all’overtime dopo averla avuta in mano fino a 3′ dalla fine. Sono un Nunnally (22 punti, 4 rimbalzi e 4 assist) grande protagonista ed un ottimo Nick Melli, sia in attacco che in difesa, a guidare un Fenerbahce che mette subito le mani sulla gara, nonostante trovi il vantaggio in doppia cifra solo al tramonto dei primi 20′. L’Olympiacos, nonostante un Printezis da 10 punti nel primo quarto, fatica a trovare il canestro così il +10 Fener alla pausa lunga è quasi un sollievo per i biancorossi. La gara sembra scivolare via con lo stesso copione e la squadra di Obradovic tocca il +13 ma Sfairopoulos, che non ha nulla da Mantzaris e Papanikolau, trova in Chris Roberts un nuovo eroe offensivo che mette 4 triple nel terzo quarto ed insieme a Thompson ed ai rimbalzi offensivi (saranno 13 alla fine) guida un break di 23-6 che permette all’Olympiacos di andare all’ultima pausa sul +4 ribaltando completamente l’inerzia della partita. Il Fenerbahce sbaglia anche tiri aperti e nonostante forzi ben due volte infrazione di 5″ su rimessa non riesce a monetizzare e così l’Olympiacos entra negli ultimi 4′ ancora sul +9 sull’ennesima palla persa del Fener (saranno 16 alla fine). All’improvviso si accendono Nunnally e Wanamaker che trovano le triple del -4 accendendo il finale. La difesa del Fener forza un paio di palle perse e Datome e Vesely dalla lunetta la portano all’overtime. Il Fenerbahce però continua a fare tantissima fatica in attacco mentre l’Olympiacos sembra più dentro la partita e Sfairopoulos ritrova Printezis che fa pentole e coperchi in attacco e difesa trovando il +8 ad 1’30” dalla sirena finale che chiude il match.

(credits EuroLeague Basketball)

CRVENA ZVEZDA MTS BELGRADO-CSKA MOSCA 59-85

Scelta del “Game of the Week” non troppo fortunata per l’EuroLeague, con il CSKA Mosca che fa un gita alla Kombank Arena, giocando di fatto solo 10′, contro un Crvena Zvezda che ha forse patito troppo la tensione. Non si può spiegare altrimenti la prestazione balistica della squadra serba, perché giocare contro il CSKA Mosca non è mai troppo semplice, ma diventa impossibile quando tiri 9/34 in 20′ e 19/62 a fine gara, sbagliando anche 10 tiri liberi. Così il Crvena Zvezda si complica da sola la vita lasciando un facile successo agli uomini di Itoudis che si ritrovano da soli in vetta alla classifica, senza neanche sudare più di tanto. Il 4/16 al tiro della squadra serba nel primo quarto, con Rochestie unico a vedere il canestro, facilita il compito agli uomini di Itoudis soprattutto se Sergio Rodriguez predica basket (6 punti e 4 assist in meno di 10′ sul parquet). Il 22-10 della prima pausa arriva quasi per inerzia ed il CSKA deve aggiungere un pò di gas solo a metà secondo quarto quando il Crvena Zvezda si riavvicina sul -11 dopo aver toccato il -17. Qui bastano un paio di giocare di Kyle Hines (11 punti e 5 rimbalzi in 20′) per portare i suoi compagni sul +17 negli spogliatoi. La seconda parte di gara è un supplizio per i quasi 14 mila della Kombank Arena, il Crvena Zvezda segna 2 punti in 7′ nel terzo quarto ed Itoudis può concedere minuti a tutta la sua panchina andando a vincere in carrozza.

(credits EuroLeague Basketball)

BROSE BAMBERG-FC BARCELONA LASSA 84-81

Clamorosa rimonta e vittoria per il Bamberg di Trinchieri, che subisce 38 punti dal Barcelona nei primi 10′ per poi lasciarne 43 nei restanti 30′, completando una grande rimonta guidata da Hickman, ma soprattutto Taylor e Wright (26 punti in coppia con 6/10 complessivo da 3). La squadra di Sito Alonso parte benissimo, sull’inerzia della vittoria nel clasico, ma si ferma subito davanti all’aggressività difensiva del Bamberg che toglie ritmo e riferimenti offensivi rimontando punto su punto fino al sorpasso finale. IL Bamberg parte 6-5 dopo 2′, poi è solo Barça che piazza un break di 33-6 per metterne 38 in 10′ guidato da Sanders e Moerman, che ne mettono 16 in coppia, in un primo quarto che sembra chiudere il match abbastanza in fretta. La squadra di Trinchieri ha la capacità mentale di restare nel match e negli ultimi 4′ del secondo quarto piazza un parziale di 16-2, guidata da Dorrell Wright e dall’energia di Mitrovic per tenere aperto il match. Il break si allunga a 20-2 ad inizio terzo quarto riaprendo completamente la partita, con la difesa del Bamberg che adesso ringhia ed il Barça fa fatica non solo a fare canestro ma addirittura a costruire un tiro pulito. Nonostante tutto i blaugrana sembrano limitare i danni, ma 5 punti in fila di Taylor ed un gioco da 4 punti di Hickman valgono il -4 all’ultima pausa. La squadra di Sito Alonso è completamente in bambola, si appoggia solo a Seraphin e Sanders e continua a collezionare palle perse, così la rimonta del Bamberg è inarrestabile ed il sorpasso si consuma a 4′ dalla sirena finale. Il finale è punto a punto, con Nikos Zisis e Taylor che danno 3 punti di vantaggio al Bamberg ma non riescono a chiuderla nell’ultimo attacco, mandano in lunetta Moerman che sbaglia il primo e volutamente il secondo. Sanders strappa il rimbalzo ma non segna ed il Bamberg può festeggiare la quarta vittoria nelle ultime cinque gare.

(credits EuroLeague Basketball)

CLASSIFICA

CSKA Mosca 6/1; Olympiacos, Khimki 5/2; Fenerbahce, Real Madrid, Maccabi, Zalgiris, Panathinaikos, Brose Bamberg 4/3; Valencia, Malaga 3/4; Crvena Zvezda, Barcelona, Baskonia, Efes Istanbul, Milano 2/5