REAL MADRID-EFES ISTANBUL 90-70

MACCABI TEL AVIV-UNICAJA MALAGA 81-73

CSKA MOSCA-LIMOGES 88-56

PGE TUROW-EA7 MILANO 96-101

VALENCIA BASKET-NEPTUNAS KLAIPEDA 103-65

GALATASARAY-OLYMPIAKOS 79-74

Patric-Young-Florida-Gators

Patric Young con la maglia dei Florida Gators

La giornata di giovedi di Eurolega era tutta incentrata sulla sfida a distanza (ma non troppo, visto che i turchi sono scesi in campo 45’ dopo) tra il Neptunas e il Galatasaray per l’ultimo posto disponibile nel gruppo D. Passano i turchi che però hanno dovuto faticare fino alla fine contro l’Olympiakos e si ferma sul più bello la favola dei lituani di Klaipeda. La squadra di Gailius e Shakur prende una ripassata a Valencia chiudendo la prima avventura nell’Europa che conta con uno scarto prossimo ai 40 punti. D’altra parte l’impresa era complicata, visto che il Neptunas non è mai riuscito a vincere fuori casa ed il Valencia, che sente evidentemente l’odore dell’amata Eurocup, ha iniziato a giocare a basket nelle ultime settimane. La partita non ha praticamente storia e dura pochissimi possessi, quelli che servono a Galdikas per segnare il primo canestro e l’unico vantaggio del Neptunas, perché da lì in poi Harangody, Dubljevic e Loncar si siedono alla scrivania ed iniziano la giornata di lavoro che porta il Valencia al riposo sul 52-31. La squadra di Perasovic alimenta il vantaggio grazie ad un incredibile 52% da 3 (13/25 alla fine) ed al dominio a rimbalzo, non concedendo nulla ai lituani neanche al rientro in campo e andando agilmente sopra i trenta punti. Per Valencia alla fine ben sette giocatori in doppia cifra, mentre il solo Gailius si salva tra i lituani.

La serata si era aperta molto presto con l’altrettanto semplice vittoria del CSKA sul Limoges. I russi mantengono l’imbattibilità nella prima fase quasi senza sudare, con Itoudis che si permette ampie rotazioni (solo Fridzon vicino ai 25’ di utilizzo) e tiene precauzionalmente a riposo Sonny Weems e Teodosic. Il 10-2, che diventa velocemente 16-4, firmato Fridzon e Vorontsevich segna la gara quando non siamo neanche alla prima sirena ed il 45-27 dell’intervallo lungo suona già come una condanna per il Limoges che non riuscirà mai ad avvicinarsi.

Alle spalle del CSKA finisce il Maccabi che, trascinato da Devin Smith, batte l’Unicaja Malaga in una gara che si gioca ad elastico fin dalla palla a due e vive sulle bassissime percentuali dal campo di Malaga (24/70) ma anche dal “ridicolo” (per l’Eurolega) 4/11 ai liberi del Maccabi. I campioni partono a razzo spinti dalle giocate di Pargo e dai canestri di Randle e Smith volando sul 14-0, ma a metà secondo quarto è il 10-0 esterno firmato Stefansson e Golubovic a dare agli spagnoli la testa della gara. Il punto a punto è rotto da un 13-2 interno a metà terzo quarto da cui però Malaga riesce a rientrare grazie alle giocate di Granger. Nel finale però ci pensa Devin Smith a produrre l’allungo decisivo (77-67) che vale il secondo posto.

Real ed Efes tengono al primo posto e giocano una partita vera, nonostante Rodriguez e Krstic siano ai box, con tanto di cattiveria agonistica e contatti da Top16. L’Efes gioca a viso aperto e sfrutta per 25’ la solita svogliatezza europea del Real di questa stagione. Tanta difesa per i turchi ma soprattutto movimenti offensivi semplici che allargano sempre la difesa del Real e regalano spesso e volentieri tiri aperti. Tutto questo dura fino alla tripla del 56-57 di Matt Janning perché da questo momento inizia la partita di Rudy Fernandez, che guida il sorpasso delle merengues, che però si mettono di buzzo buono anche in difesa, arroccati ad un Bourousis che inizia a nascondere il canestro ai coraggiosi esterni turchi. Le bombe di Rudy e Carroll danno coraggio e fiducia in attacco e nasce così il parziale di 34-13 in 15’ che regala il primo posto al Real, con l’Efes capace di mettere a segno solo 9 punti nell’ultimo quarto.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Rudy Fernandez trascina il Real fuori dalle sabbie mobili (Foto Savino Paolella 2014)

MVP – Bourousis ci mette la sua presenza ingombrante dentro l’area per limitare le penetrazioni degli esterni turchi ma la ciccia, ovvero i punti ma soprattutto la fiducia, la mette Rudy Fernandez. La stella del Real, in una serata in cui i suoi compagni continuano a faticare nel macinare basket, decide di mettersi in proprio e di trascinare pubblico e squadra alla vittoria che vale il primo posto. Sono suoi i punti importanti a metà terzo quarto che rompono l’equilibrio e danno fiducia alla squadra scacciando per una sera gli incubi di un’altra sconfitta.

LVP – Spiace doverlo citare in una serata triste per lui ed il Neptunas, ma all’appuntamento con la storia Mustafa Shakur non ha timbrato il cartellino.L’ex Casale ed Avellino gioca forse la sua partita più brutta in Eurolega non riuscendo a dare il suo apporto in una serata importante. Mette a referto 7 assist, a dimostrazione che ha comunque cercato di rendersi utile alla causa, ma al Neptunas sono mancate le sue accelerazioni e soprattutto le mani rapide in difesa. Saprà rifarsi in Eurocup.

The Unexpected –  Mai titolo su meno appropriato, visto che Patric Young in Europa era atteso da tutti. Il prodotto di Florida States, dopo le Final Four NCAA nella scorsa stagione ed il Pete Newell Award (premio vinto prima di lui da Antony Davis e Blake Griffin tanto per citarne due), era rimasto undrafted salvo poi firmare per gli Hornets, con cui però non è mai sceso in campo. Arrivato al Galatasaray 15 giorni fa firma la sua prima grande gara nel giorno più importante, mettendo a referto una doppia-doppia da 13 punti e 13 rimbalzi. La sua fisicità da questa parte dell’Oceano può sicuramente essere un fattore e se il Gala resisterà agli scossoni finanziari di lui sentiremo parlare tanto in questa stagione.

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Doppia-doppia per Bourousis nella vittoria sull’Efes

Milestones – Ioannis Bourousis con i 10 rimbalzi tirati giù questa sera si issa solitario al terzo posto ogni epoca toccando quota 1155;

Vitaly Fridzon, intanto, allunga a 31 la striscia di gare consecutive in cui ha messo a segno almeno un canestro da 3 punti, ma vede interrompersi la striscia di 19 tiri liberi consecutivi;

Felipe Reyes, coin i 4 falli di questa sera, si avvicina a grandi falcate ad un record poco invidiabile, quello di giocatore con più falli commessi nella storia dell’Eurolega: gli mancano solo 8 falli per superare Kostas Tsartsaris che con 640 falli guida questa classifica.

ON FIRE: Harangody (Valencia, 20 pti, 8 rim, 4/6 da 3pt) Dubljevic (Valencia, 19 pti, 5 rim), Gailius (Neptunas, 15 pti, 6 rim, 4 ass), Fridzon (CSKA, 19 pti, 4/8 da 3pt), Vorontsevich (CSKA, 12 pti, 5/5, 7 rim), Curry (Limoges, 11 pti, 4 rim, 4 ass), Young (Galatasaray, 13 pti, 13 rim), Arroyo (Galatasaray, 24 pti), Lojeski (Olympiakos, 22 pti, 4/7 da 3pt), Smith D. (Maccabi, 22 pti, 9 rim, 6 ass), Golubovic (Malaga, 8 pti, 11 rim), Bourousis (Real, 19 pti, 10 rim), Fernandez (Real, 17 pti, 5 rim), Saric (Efes, 11 pti, 5 rim, 8 ass), Kulig (Turow, 23 pti, 8 rim), Kleiza (Milano, 29 pti, 8/13 da 3pti, 6 rim).

top16TOP16 – Chiudiamo infine con il quadro provvisorio dei due gironi di Top16 (vedi qui a fianco il quadro riassuntivo). Il girone E rischia di essere quanto mai interessante con all’orizzonte il clasico tra Real e Barça, oltre ai campioni in carica del Maccabi, il Panathinaikos e probabilmente Malaga, Stella Rossa ed Unics Kazan. Non va per niente male a Milano, e non poteva essere diversamente dopo un girone di ferro. A parte il CSKA, gli uomini di Banchi trovano Olympiakos ed Efes e, stando alla situazione degli altri gironi, dovrebbero incrociare Fenerbahce, Vitoria, Zalgiris ed Alba Berlino. Insomma non una passeggiata di salute ma c’è sicuramente di peggio.


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