Euroleague-LogoNIZHNY NOVGOROD – EFES ISTANBUL 109-90

ZALGIRIS KAUNAS – MACCABI TEL-AVIV 66-73

OLYMPIACOS PIRAEUS – LABORAL VITORIA 76-64

FC BARCELONA – CRVENA ZVEZDA 92-77

 

Nel secondo giorno della quarta giornata di Top16, la gara d’apertura è tra i russi del Novgorod e l’Efes di Dusan Ivkovic. Partenza super per i padroni di casa, con l’ottimo Taylor Rochestie ai limiti dell’illegale, grazie ad una vena realizzativa che pochi possono vantare in questa edizione dell’Eurolega. Dopo 10 minuti, l’ex giocatore della Mens Sana ha già messo a referto 11 punti e i russi arrivano addirittura a condurre per 31-21, con percentuali da 2 che superano l’80% e quella da 3 che raggiunge la tripla cifra, vista l’assenza di errori dalla lunga. Nei primi 15 minuti la squadra di Bagatskis non sbaglia praticamente nulla, sia in attacco che in difesa, fino al fatidico “It’s time to play difense!” di Ivkovic durante un timeout, cercando di cambiare le cose ed invertire l’inerzia della gara. Ma in realtà non cambia pressoché nulla, con un 65-47 all’intervallo e percentuali che addirittura migliorano per il Nizhny. Anche nei successivi 20 minuti la storia non cambia, la difesa dell’Efes non riesce a contenere l’attacco spietato dei padroni di casa, che giocano con velocità e ritmo devastante, limitando gli errori al minimo. È una delle migliori prove viste fino ad ora per ciò che riguarda questa edizione della massima competizione europea, e le statistiche alla fine sono a dir poco entusiasmanti: 6 giocatori in doppia cifra (di cui 2 sopra i 20), 69% da 2, 63% da 3, 87% ai liberi e 109 punti realizzati. 2 giocatori in doppia-doppia: Rochestie, da 19 punti e 15 assist, e Thompkins, da 21 punti e 10 rimbalzi. Termina 109-90, con Istanbul che manda a referto dei punti quando ormai la concentrazione dei russi è visibilmente scesa. Ora il Novgorod, che qualche segnale l’aveva già mandato, comincia a fare paura a tutti.

Nel secondo match di giornata, lo Zalgiris di Kaunas ospita i campioni in carica del Maccabi Tel-Aviv, autori della cinquecentesima vittoria in Eurolega la scorsa settimana ai danni del Barcelona, in occasione tra l’altro dell’apparizione numero 800 nella competizione. Ci si aspetta molto equilibrio in questa gara, e il primo quarto fa pensare che le previsioni sono azzeccate in pieno, quando il tabellone segna il 22-22, con i padroni di casa che cercano subito l’allungo ma senza riuscirci, grazie al pronto recupero dei gialloblu. La seconda frazione di gara parte con gli stessi presupposti per lo Zalgiris, e in parte l’allungo riesce, ma un parziale di 0-12 porta il Maccabi dal -9 al +3, e Landesberg sarà uno dei principali autori di questo break. I lituani non mollano, nel terzo quarto si rifanno sentire, riuscendo ad ottenere di nuovo il vantaggio, frutto di un buon terzo quarto di Anderson, che alla fine avrà messo a referto 17 punti a cui aggiunge 7 rimbalzi. Gli ultimi 10 minuti vedono ancora un parziale degli israeliani, bravi a far segnare uno 0-9 che taglia le gambe ai ragazzi di coach Krapikas, in cui il trio Pargo-Landesberg-Tyus mettono la parola fine sulla gara. Termina 66-73 per il Maccabi di Goodes e Alex Tyus si guadagna il premio di stoppatore senza scrupoli, mettendone a segno ben 6, pareggiando il secondo miglior record di sempre nella storia delle Top16.

Partita importante per l’Olympiacos, che con una vittoria raggiungerebbe il CSKA in cima al gruppo F con un record di 4 vittorie e 0 sconfitte. È una partita molto strana, nella quale il Laboral di Vitoria, una delle squadre più in difficoltà fino ad ora nelle Top16, riesce ad imporsi nella prima metà di gara. Il primo quarto riflette un certo equilibrio, sia a livello di valori sul campo sia per ciò che riguarda il risultato. Ripartendo dal -9, l’Olympiacos è consapevole dell’importanza degli ultimi 20 minuti rimasti da giocare, e sa di poter contare sul simbolo di questa squadra, ovvero Vassilis Spanoulis: il numero 7 chiuderà con 27 punti e 6 assist, per un 28 di valutazione, tirando con percentuali decisamente alte. Lo stesso Spanoulis, insieme a Sloukas e Hunter, sarà protagonista del parziale di 20-2 che regalerà la vittoria per 76-64 a discapito dei baschi. CSKA agganciato e ancora imbattuti nelle Top16.

MVP: in questo caso, bisognerebbe istituire il premio di MVT, most valuable team. Stasera il Nizhny Novgorod ha dato una lezione di pallacanestro incredibile, facendo registrare numeri da capogiro. Il titolo di MVP va senza dubbio al trio Parakhouski-Rochestie-Thompkins, autori di 67 punti, 16 rimbalzi e 16 assist in tre. Una fase offensiva da urlo e una difesa efficace sono riusciti a mandare in tilt l’Efes di Ivkovic, nonostante l’impatto in attacco dei turchi sia stato molto buono.

LVP: l’Olympiacos ha vinto in rimonta, in casa propria, ma nonostante ciò la prova di uno dei grandi attesi non è arrivata nella maniera più assoluta. Georgios Printezis è riuscito in 22 minuti di impiego a guadagnarsi un -3 di valutazione, frutto di 2 punti arrivati su tiro libero, dato lo 0/4 da 2 e dello 0/2 da 3, a cui si aggiungono le 2 palle perse e i 4 falli commessi. Se nelle scorse edizioni dell’Eurolega è stato decisivo in tante situazioni, nelle prossime partite il trend dovrà cambiare necessariamente, per tornare a far parlare di sé in chiave positiva.

ON FIRE: A. Parakhouski (Novgorod, 27 pti, 6 rim), T. Kinsey (Novgorod, 16 pti, 4 rim), T. Rochestie (Novgorod, 19 pti, 15 ast), T. Thompkins (Novgorod, 21 pti, 10 rim), M. Bjelica (Efes, 15 pti, 3 rim), P. Jankunas (Zalgiris, 18 pti, 13 rim), J. Anderson (Zalgiris, 17 pti, 7 rim), J. Pargo (Maccabi, 12 pti, 8 ass), A. Tyus (Maccabi, 12 pti, 5 rim, 6 stp), S. Landesberg (Maccabi, 20 pti, 3 rim), O. Hunter (Olympiacos, 14 pti, 7 rim), V. Spanoulis (Olympiacos, 27 pti, 6 ast), D. Adams (Vitoria, 12 pti, 4 rim, 5 ast), M. Hezonja (Barcelona, 12 pti, 5 rim), A. Abrines (Barcelona, 15 pti, 3 rim, 3 rec), A. Tomic (Barcelona, 12 pti, 10 rim, 4 ast), B. Marjanovic (Belgrado, 12 pti, 7 rim), S. Jovic (Belgrado, 10 pti, 5 rim, 3 ast, 3 rec)

Milestones: apparizione numero 100 per Devin Smith del Maccabi Tel-Aviv, rispettivamente 86 con la maglia dei campioni in carica e 14 con quella del Fenerbahce.