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Giovedi 16 Gennaio

MACCABI TEL AVIV-BARCELLONA 70-68

EFES ISTANBUL-CSKA MOSCA 69-78

ALBA BERLINO-REAL MADRID 61-79

Venerdi 17 Gennaio

FENERBAHCE-OLYMPIAKOS 68-74

KUTXA VITORIA-NIZHNY NOVGOROD 81-74

PANATHINAIKOS-ZALGIRIS KAUNAS 77-58

UNICAJA MALAGA-EA7 MILANO 77-84

CRVENA ZVEZDA-GALATASARAY 65-74

Il Nizhny va vicinissimo al secondo successo esterno consecutivo delle Top16 ma alla fine perde l’imbattibilità esterna che durava da fine ottobre e deve cedere alla maggiore profondità del Vitoria, che insegue per tutta la gara salvo piazzare nel finale la zampata vincente. I russi giocano sul velluto per oltre 35 minuti, tenendo in mano in modo anche agevole l’inerzia, grazie alla solita enciclopedica partita di Taylor Rochestie (24 punti con 6/7 da 3 e 5 assist) e alla potenza sotto i tabelloni di Parakhouski, ma alla fine il tiro da tre che tanto aveva dato nel corso della gara (52% alla fine per i russi), alla fine toglie. Vitoria è brava a restare dentro il match, anche quando a metà ultimo quarto vede piovere triple dal tetto della Fernando Buesa, con Nizhny che si trova sul +5 con 3′ sul cronometro. Con intensità Bertans e Shengelia, ben supportati da Causer, firmano il sorpasso prima che Mike James (alla fine 14 punti per lui) metta la tripla della staffa, che chiude un parziale di 11-1 che vale 2 punti d’oro.

L'appaluso di Carlos Arroyo (foto fanatik.com.tr)

L’appaluso di Carlos Arroyo (foto fanatik.com.tr)

Il Galatasaray firma il colpo di giornata andando a vincere nella infuocata Kombank Arena. Un risultato decisamente inaspettato dopo la prima fase ma che testimonia di come nell’Eurolega tutto può succedere anche a distanza di poche settimane. La verità è che l’effetto Marjanovic sembra finito mentre Marcus Williams, pur giocando una buona gara (12 punti, con 3/6 da 3, ma “solo” 4 assist), sta faticando a mettere in ritmo i compagni. E poi manca l’apporto, che finora era stato decisivo, degli uomini in uscita dalla panchina. Dall’altra parte invece tutti portano il loro mattone, soprattutto nella metà campo difensiva, dove la grande intensità frutta ben 8 recuperi mentre a rimbalzo tutti danno una mano per limitare i lunghi serbi. Quella che viene fuori è una gara sul filo dell’equilibrio per oltre 33 minuti, che i turchi spezzano a metà ultimo quarto alzando improvvisamente i ritmi e producendo, grazie al contributo di Arroyo e Carter,  un 10-0 che decide la gara, nonostante i tentativi di Williams di riaprirla.

(Foto Savino Paolella 2014)

Devin Smith è tra i protagonisti dell’ottimo momento del Maccabi (Foto Savino Paolella 2014)

UP: Olympiakos e Maccabi. Sono senza dubbio, insieme all’imbattuto CSKA, le squadre del momento. Il calendario ha senz’altro dato una mano ai campioni in carica, con due gare interne su 3, ma i gialli hanno sicuramente alzato l’intensità del loro gioco, grazie soprattutto ad un ritrovato Schortsanitis, ma anche da un Devin Smith che da circa due mesi sta giocando sui livelli delle ultime Final Four. E se non fosse stato per un black-out di cinque minuti ad OAKA sarebbero 3-0. L’Olympiakos, dal canto suo, si portava dietro un pò di scetticismo per aver vinto il girone sulla carta più semplice, ma resta una squadra con cui bisogna sempre fare i conti quando il gioco si fa duro, soprattutto perché è in grado di far giocare male chiunque. Ad Istanbul avevano vinto solo Barça e CSKA quest’anno, vorrà dire qualcosa?

DOWN: Barcellona. I blaugrana sono in evidente crisi, non solo di risultati ma anche tecnica, anche se la sconfitta di Tel Aviv è figlia anche di alcuni episodi che hanno girato tutti dalla parte sbagliata. Ma quando il solo Tomic riesce ad andare in doppia cifra e a rimetterti in gioco deve pensarci un ragazzo di 19 anni, forse è il caso di iniziare a preoccuparsi.

The Unexpected – Galatasaray. Con tutti i problemi economici che affliggono i turchi era già un miracolo la qualificazione, ma i leoni di Galata sono partiti come nessuno si aspettava nelle Top16, cogliendo il risultato di giornata andando a vincere una partita dal peso specifico immenso alla Kombank Arena di Belgrado. Lasciato Jawai, con Patric Young hanno perso centimetri sotto canestro ma guadagnato in intensità, poi Arroyo ha ricominciato a predicare basket e con lui tutti stanno dando il 101% per andare oltre gli ostacoli di questa stagione.

MVP: in una serata in cui Sonny Weems è ai box e Teodosic scheggia i ferri della Abdi Ipekci, sono gli esterni di scorta di Itoudis, Nando De Colo e Aaron Jackson che vincono la partita, mettendo punti (43 in due, con Jackson 9/10 dal campo) ma anche tanta intensità difensiva (4 recuperi per De Colo) che alla fine, in una gara da basso punteggio, fa tutta la differenza del mondo.

LVP: Forse siamo un pò troppo cattivi ma nonostante quasi il 50% dal campo e i 23 punti, Andrew Goudelock è sicuramente tra i responsabili della sconfitta del Fener, che potrebbe essere pesantissima per il futuro europeo dei gialloblu. A parte che i 23 punti arrivano con 20 tiri dal campo e senza tiri liberi (solo 1 fallo subito), è la sua incapacità di coinvolgere i compagni che alla fine fa la differenza, perché finché si fa canestro il one-man-show va bene, ma quando si cercano soluzioni improbabili, tipo l’ultima giocata, allora è giusto finire dietro la lavagna.

ON-FIRE: Perperoglu (Efes, 17 pti, 7 rim), De Colo (CSKA, 22 pti, 7 rim, 4 rec), Jackson (CSKA, 21 pti, 8/8 da 2pt, 4 rim, 4 ass), Pargo (Maccabi, 20 pti, 7 ass), Tomic (Barcellona, 21 pti, 10 rim), McLean (Alba, 12 pti, 5 rim), Fernandez (Real, 10 pti, 3 ass, 4 rec), Llull (Real, 13 pti, 3/6 da 3pt, 4 ass), Goudelock (Fenerbahce, 23 pti, 5/11 da 3pt), Lojeski (Olympiakos, 18 pti, 6/10, 8 rim), Spanoulis (Olympiakos, 16 pti, 6 ass), James (Vitoria, 14 pti, 5 rim), Shengelia (Vitoria, 12 pti, 8 rim), Rochestie (Nizhny, 24 pti, 6/7 da 3pt, 5 ass), Parakhouski (Nizhny, 11 pti, 10 rim), Pappas (Panathinaikos, 14 pti, 4 ass), Gist (Panathinaikos, 13 pti, 5/7), Cherry (Zalgiris, 13 pti, 4 rim), Marjanovic (Crvena Z., 18 pti, 7 rim), Carter (Galatasaray, 10 pti, 4 rim), Pocius (Galatasaray, 11 pti, 2/3 da 3pt, 4 rim), Suarez (Malaga, 7 pti, 10 rim), Gentile (Milano, 20 pti, 7/11), Kleiza (Milano, 15 pti, 4/8 da 3pt), Hackett (Milano, 11 pti, 7 rim, 4 ass).