REAL MADRID-UNICS KAZAN 75-85

ALBA BERLINO-UNICAJA MALAGA 79-78

MACCABI TEL AVIV-CSKA MOSCA 61-84

FENERBAHCE-PGE TUROW 89-74

CRVENA ZVEZDA-NEPTUNAS KLAPEIDA 79-62

LABORAL KUTXA-OLYMPIAKOS 89-70

foto di Savino Paolella@2014

Sonny Weems e il CSKA in carrozza a Tel Aviv (foto di Savino Paolella@2014)

Se la vendetta è un piatto che va servito freddo, quello che il CSKA Mosca ha portato sul tavolo della Nokia Arena di Tel Aviv è addirittura gelido, come il -23 rifilato in casa ai campioni in carica del Maccabi. I russi continuano a mandare segnali a tutta Europa e questa volta lo fanno in modo fragoroso. Non c’è quasi mai partita a Tel Aviv, la partenza al fulmicotone dei russi, pur privi di Teodosic (anche se bello carico anche in panchina) fattura subito un +10 da cui il Maccabi non riuscirà mai più a rientrare. Nel finale poi inizia la mattanza che si chiude solo sulla sirena, con Sonny Weems e Sasha Kaun grandi protagonisti.

Nessuna partita banale tra Alba Berlino e Malaga. All’andata il buzzer-beater di Vasileiadis aveva mandato all’inferno i tedeschi, questa volta il lay-up di Redding, con 0.2″ sul cronometro, regala all’Alba una vittoria insperata e la rilancia nella corsa alle Top16. Insperata perché gli uomini di Plaza avevano la gara in pugno, non solo nel punteggio ma anche nell’inerzia a 10 minuti dalla sirena (49-59), ma la furiosa rimonta dell’Alba si concretizzava in un break di 21-6 che lanciava lo sprint finale fatto di sorpassi e contro-sorpassi fino alla giocata decisiva.

Aveva rischiato grosso settimana scorsa contro il Valencia, questa volta Vitoria è fatale all’Olympiakos. Nella gara dei record (2500 punti per Spanoulis, 25000 per il Baskonia), la squadra spagnola sembra aver ritrovato come di incanto la via maestra dopo l’esonero di Crespi (che non fosse solo colpa dell’allenatore italiano?). Questa volta non è il solo Huertel a tenere su la baracca ma tutta la squadra produce una grande prestazione che costa l’imbattibilità ai greci. Troppo solo Spanoulis per poter reggere il confronto con un Vitoria che prova subito l’allungo in avvio di gara, per poi piazzare il break decisivo al rientro dagli spogliatoi.

Il Fenerbahce gioca solo 10 minuti, i primi, per sbarazzarsi del Turow, poi controlla la gara senza pigiare più di tanto sull’acceleratore. Il primo quarto regala sprazzi del Fener che Obradovic vorrebbe sempre vedere, aggressivo in difesa e con la palla che viaggia in attacco alla ricerca della miglior soluzione. Il vantaggio si dilata subito e la partita diventa di ordinaria amministrazione, cala la tensione ed il Turow ne approfitta per rientrare come una formichina fino al -8, senza però dare mai l’impressione di poter impensierire i turchi.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Altra bella prestazione per Goudelock (Foto Savino Paolella 2014)

MVP: La prova maiuscola di Marjanovic a Belgrado non può passare inosservata ma per il peso specifico della vittoria il premio lo assegniamo a D’Or Fischer, che a Madrid consuma la classica vendetta dell’ex ed è il pilastro attorno a cui Pashutin costruisce il suo miracolo sportivo. Gara da incorniciare con i vari Bourousis, Ayon e Mejiri messi in difficoltà su entrambe le metà del campo. Chiude con 25 punti frutto di 11/17 dal campo, a cui aggiunge 8 rimbalzi e ben 5 stoppate.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Pablo Laso non riesce a dare una fisionomia tattica alla sua squadra (Foto Savino Paolella 2014)

LVP: Potremmo scegliere uno a casa tra i lunghi del Real ma questa volta puntiamo il dito contro Pablo Laso che questa fuoriserie non riesce proprio a guidarla in questa stagione europea. Nella settimana dell’apertura della vendita dei biglietti per le Final Four il Real manda un bruttissimo segnale ai suoi tifosi. Squadra molle, che vive solo dei momenti delle proprie stelle (stasera in particolare solo Rodriguez e qualche fiammata di Nocioni e Llull), sta pagando oltre misura l’assenza di Rudy ma soprattutto, a differenza della scorsa stagione, non riesce ad essere aggressiva in difesa e fluida in attacco. Siamo a fine novembre e siamo certi che il Real a maggio sarà all’atto finale, ma le sensazioni oggi non sono delle migliori.

ON FIRE: B. Marjanovic (Stella Rossa, 24 pti, 12 rim), Blazic (Stella Rossa, 19 pti, 3/4 da 3pt, 8 rim), Gailius (Neptunas, 18 pti,4/7 da 3pt, 6 ass), Goudelock (Fenerbahce, 21 pti, 4 rim), Bjelica  (Fenerbahce, 16 pti, 6/9, 10 rim), Moldoveanu (Turow, 16 pti. 4/7 da 3pt), Weems (CSKA, 19  pti. 4/8 da 3pt), Kaun (CSKA, 15 pti, 10 rim), Smith (Maccabi  14 pti, 7 rim), Huertel (Vitoria, 18 pti, 4 rim, 4 ass), Spanoulis (Olympiakos, 27 pti, 8/12, 3 ass), Rodriguez (Real, 12 pti, 3/6 da 3pt, 5 ass), Fischer (Kazan, 25 pti, 11/17, 8 rim, 5 stp), Redding (Alba, 17 pti, 7/9 da 2pt, 6 rim, 5 ass), Toolson (Malaga, 15 pti, 3/5 da 3pt)

The Unexpected – Ovviamente l’Unics Kazan, che  dopo quasi due mesi di semi-anonimato manda  un segnale forte e giustifica molti pronostici della vigilia. Sulla carta squadra da Final Four che finora aveva navigato a vista, cercando settimanalmente la giocata risolutiva delle tante stelle del roster. La scelta di Pashutin a Madrid è estrema, con solo 6 giocatori in rotazione, eppure produce la miglior gara europea della stagione e rimette in corsa a tutti gli effetti i russi per le Top16

Comeback – L’Alba Berlino vince una gara bellissima e intensa, come quella dell’andata, e lo fa rimontando 10 punti negli ultimi 11 minuti, grazie alle giocate di Redding, Renfroe e McLean che dal 49-59 del 29′ risalgono fino al 70-65, prima della volata finale.

Milestone – Tutte le luci della ribalta erano puntate sulla Fernando Buesa Arena di Vitoria dove nella stessa partita si è riscritta due volte la storia. Vassilis Spanoulis con i 27 punti messi a segno supera quota 2.500 punti in Eurolega attestandosi al quarto posto all-time, mentre il Saski Baskonia Vitoria è la prima squadra a superare quota 25.000 punti nella storia dell’Eurolega. Un traguardo importante per una squadra che negli ultimi anni ha faticato molto in campo europeo ma che all’inizio di questo secolo era una potenza continentale, tanto da giocare anche due finali, entrambe perse.

Vi ricordiamo che ogni sabato alle ore 17.00 è possibile seguire sul Canale 520 del bouquet di Sky,  sul 73 del Digitale Terrestre (Emilia Romagna, Marche ed Umbria) e in diretta streaming su www.dailybasket.it  il programma Pick&Roll, condotto da Pietro Arcide con la collaborazione di Gherardo Resta e con ospite fisso in studio Alberto Bucci, completamente dedicato alla settimana di Eurolega. 


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