Euroleague-LogoFC BARCELONA – PANATHINAIKOS 80-76

ZALGIRIS KAUNAS – ALBA BERLINO 75-62

EFES ISTANBUL – UNICAJA MALAGA 74-70

NIZHNY NOVGOROD – FENERBAHCE 60-78

 

La Partita, con la p maiuscola, della serata. Nei due scontri precedenti, in regular season, sono sempre usciti vincitori i blaugrana di Pascual per 78-69 a Barcelona e 67-80 ad Atene. Partenza migliore per il Pana, che chiuderà il primo quarto avanti di 6 lunghezze, ma la risposta del Barcelona non si fa attendere e le due squadre vanno al riposo sul 37-37. Poi comincia il Marcelinho Huertas show, autore di 6 triple in 10 minuti che tagliano le gambe agli uomini di Ivanovic. Saranno 22 i punti per lui alla fine, a cui aggiunge 5 assist e il titolo di MVP della giornata. C’è molta confusone nei minuti finali del match, nonostante il quarto finale è ricco di emozioni e giocate di grande qualità; Tomic rischia di combinare un pasticcio con un fallo in attacco che consente a Nelson di accorciare le distanze, ma ci pensa Doellman con un gioco da 3 punti a chiudere definitivamente i sogni di rimonta dei greci. Finisce 80-76 per i blaugrana, che porta il record degli scontri diretti sul 3-0 per il Barça in questa edizione dell’Eurolega.

Sia lo Zalgiris che l’Alba arrivano a questa partita con un record di 1-1, ma in campo non è di certo l’equilibrio a regnare, dato che i lituani mettono fin da subito la freccia e non intendono farsi recuperare da McLean e compagni. Solo nel finale gli ospiti si rifanno sotto, riducendo lo scarto prima sul 53-51 e poi sul 64-60, ma ogni volta Anderson, Jankunas e Milaknis sono bravi a non farsi sorprendere eccessivamente e a consolidare il vantaggio. Buona la prova di James Anderson, che chiuderà con 16 punti e 6 rimbalzi, a cui si aggiunge la prestazione a 360 gradi di Jankunas, autore di 14 punti, 6 rimbalzi e 4 assist. Per i gialloblu, il solito McLean colleziona 16 punti a cui aggiunge solo 3 rimbalzi, ma soprattutto sporca la sua prova con un 5/14 dal campo, da migliorare nella prossime apparizioni per tornare a fare la differenza che ha permesso all’Alba di giungere alle Top16. Meglio Cliff Hammonds, il migliore degli ospiti, le cui statistiche recitano 13 punti, conditi da 5 rimbalzi e 6 assist.

Match in salita per l’Efes di Dusan Ivkovic, incapace di contenere l’Unicaja per la prima parte della gara e incassando un parziale di 0-11 che permette agli spagnoli di chiudere avanti per 34-49 dopo i primi 20’. Poi i padroni di casa si svegliano e piazzano un contro-parziale di 23-8 nel terzo quarto, grazie soprattutto a Janning, Perperoglou e Draper, in modo tale da iniziare il quarto conclusivo in perfetta parità a quota 57. La grande cavalcata dell’Efes continua negli ultimi 10 minuti, fatale per Malaga e per le speranze di raddrizzare la partita. Prova di grande qualità per Draper e Perperoglou, ai quali si aggiungono Janning e Osman, tutti bravi a farsi trovare pronti a ridurre lo scarto inizialmente e allungare in un secondo momento per portare a casa 2 punti importanti. Finisce 74-70 per gli uomini di Ivkovic, che sconfiggono con una grande prova di voglia la capolista della ACB.

Buonissime premesse per il match che apre il poker di gare del venerdì, dove il Novgorod ospita il Fenerbahce di Obradovic. Due squadre in grande forma, se si considera la seconda metà della regular season di questa edizione, in cui i russi hanno tirato fuori gli artigli nel momento di maggiore difficoltà a causa dell’infortunio di Rochestie, mentre i turchi sono cresciuti a livello di qualità di gioco espresso parallelamente alla crescita del loro più grande talento, ovvero Bogdan Bogdanovic. Molto affascinante la sfida nella sfida, quella tra Kinsey e Goudelock, che chiuderanno rispettivamente con 16 e 23 punti, solo che il numero 0 del Fenerbahce gioca praticamente 10 minuti in meno rispetto al talento del Novgorod. Notevoli anche le provi di Bjelica e Bogdanovic, mentre un po’ in ombra è sembrato Rochestie, anche a causa delle 4 palle perse. Nel quarto finale è la difesa dei turchi a dimostrarsi decisiva per chiudere il match sul 60-78 per gli ospiti, cliente scomodo nelle Top16 per qualunque squadra.

MVP: prestazione maiuscola, soprattutto per l’impatto avuto su una gara dal peso specifico molto elevato contro il Panathinaikos, quella di Marcelinho Huertas. Per lui 22 punti e 5 assist, con un 6/8 da tre punti che rimarrà a lungo nella mente di tutti i giocatori bianco verdi, con tutte le triple messe a segno nell’arco di soli 10 minuti, nel terzo quarto. Nel momento in cui la sua resa dovesse rimanere stabile e ognuno riuscisse a garantire il suo apporto alla causa, il Barça rappresenterebbe una seria candidata alla vittoria del trofeo.

Taylor Rochestie, ai tempi della Mens Sana (Foto Alessia Bruchi)

Taylor Rochestie, ai tempi della Mens Sana (Foto Alessia Bruchi)

LVP: purtroppo Taylor Rochestie non è riuscito ad incidere come avrebbe dovuto sull’esito del match. 10 punti per lui, con percentuali non esaltanti dal campo e, soprattutto, 4 palle perse in una gara in cui sarebbe stato utile mostrare una prova di grande carattere. Miglior marcatore nelle 8 gare disputate in regular season a 20 punti di media, dovrà tornare ai suoi livelli per alzare le ambizioni del Nizhny e rappresentare così una minaccia per tutte le squadre non di prima fascia.

ON FIRE: J. Doellman (Barcelona, 12 pti, 6 rim), M.Huertas (Barcelona, 22 pti, 5 ast), D. Nelson (Panathinaikos, 16 pti, 3 rim), E. Batista (Panathinaikos, 9 pti, 12 rim), P. Jankunas (Zalgiris, 14 pti, 6 rim, 4 ast), J. Anderson (Zalgiris, 16 pti, 6 rim, 3 ast), C. Hammonds (Alba, 13 pti, 5 rim, 6 ast), J. McLean (Alba, 16 pti, 3 rim, 4 f.sub), D. Draper (Efes, 13 pti, 5 rim, 6 ast), M. Janning (Efes, 17 pti, 2 ast), T. Kinsey (Nizhny, 16 pti, 4 rim, 3 ast), A. Goudelock (Fenerbahce, 23 pti, 2 rim), B. Bogdanovic (Fenerbahce, 17 pti, 5 rim)

Milestones: bastava un rimbalzo offensivo a Fran Vazquez per raggiungere il 10° posto all-time, superando Denis Marconato, ed è arrivato puntuale. Per il lungo dell’Unicaja, 9 rimbalzi (8 difensivi e uno in attacco, quello decisivo) nella sconfitta esterna contro l’Efes.