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LA PANORAMICA – È stata una settimana particolare per il basket europeo, con il doppio impegno in Eurolega per le 16 squadre che si trovano ad affrontare questo “supercampionato”, un impegno dispendioso ma che sta consentendo di assistere a dinamiche estremamente interessanti.
Davanti a tutti, le due finaliste dello scorso anno: il CSKA Mosca e il Fenerbahce. Impossibile non pensare a queste due corazzate come le due favorite anche per questa edizione, ma se dobbiamo ipotizzare chi saranno le altre due che riusciranno ad arrivare fino in fondo, la questione si fa ancora più intrigante.
Il Real Madrid tiene il passo, uscendo vittorioso contro l’Olimpia al Forum di Assago, l’Olympiacos si sta rendendo protagonista di un inizio che fa tanto pensare ad una rinascita, dopo le difficoltà della passata stagione, mentre il Panathinaikos lascia intravedere dinamiche da grande squadra, dotato di un organico sicuramente all’altezza della situazione.
Faticano l’Unics Kazan e il Galatasaray, probabilmente le due squadre, insieme a Zalgiris ed Efes, che faranno più fatica a lasciare la parte bassa della classifica. Le prime due sono ancora a zero punti, nonostante roster di buonissimo livello, e con il passare delle partite è presumibile che prenderanno le misure con il nuovo format europeo, scalando la classifica ma restando fuori dalle prime 8.

Il Barcellona, forse la contendente numero uno per uno dei due fatidici slot delle Final Four, funziona a fasi alterne. Bartzokas in panchina sta segnando di sicuro una svolta, le modifiche che ci sono state nell’organico sono state di livello e la stagione è ancora molto lunga. Questi sono gli ingredienti che dovrebbero favorire i blaugrana, quando brucia ancora l’esito degli scorsi playoff, in cui il Lokomotiv Kuban Krasnodar ebbe la meglio sull’allora squadra di Xavi Pascual, dando però vita alla serie più bella tra le 4.
Il Maccabi Tel Aviv, a differenza dello scorso anno, farà la voce grossa e, in parte, già la sta facendo. Dopo il “saccheggio” ai danni della Stella Rossa di Belgrado, con Miller e Zirbes sbarcati in Israele, e l’arrivo di due elementi come Goudelock e Weems, ora il Maccabi non si può limitare a salire di livello, ma di affermarsi come una delle migliori 8 d’Europa.
Darussafaka, Stella Rossa e Baskonia non stanno convincendo appieno, anche se stiamo parlando di tre realtà ben diverse tra loro. La squadra di David Blatt mostrerà una crescita costante, i belgradesi dovranno sfruttare il fattore campo per ottenere risultati al di sopra delle aspettative e Vitoria ha ancora molto lavoro da fare, partendo dal presupposto che questo organico di cui dispone pare meno competitivo di quello che lo scorso anno partecipò alle Final Four e in cui si sente molto la mancanza di Ioannis Bourousis.

LA SITUAZIONE DI MILANO – L’Olimpia di Jasmin Repesa arrivava alla partita contro l’Olympiacos con un record perfetto. Vittoria in Supercoppa, 4/4 in campionato e punteggio pieno anche in Eurolega, grazie alle vittorie contro il Maccabi Tel Aviv e il Darussafaka Istanbul. La trasferta greca e il match in casa contro la formazione di Pablo Laso hanno rappresentato un grande test per le scarpette rosse. Ricky Hickman sta dimostrando, con i fatti, di essere l’uomo che può consentire il salto di qualità all’Olimpia, con un rendimento in difesa e in attacco di primissimo livello, per un elemento che conosce fin troppo bene una competizione come l’Eurolega. Tanti terminali offensivi per il coach croato, alcuni di questi ancora alla ricerca della condizione migliore, come Miroslav Raduljica, ma il potenziale dell’ex Panathinaikos è chiaro a tutti. Piedi veloci, mani morbide e presenza vicino a canestro di una certa rilevanza. Manca un cambio vero e proprio, con McLean e Macvan costretti ad adeguarsi al ruolo di 5, fino ad ora con esiti tutt’altro che rivedibili.

Il roster del Real è da Final Four, poco ma sicuro, e l’assenza di Sergio Rodriguez rimane il tema caldo per eccellenza nella capitale spagnola. Non mancano le alternative e le poche modifiche attuate nell’organico a disposizione di Laso dovrebbero fornire la continuità necessaria al progetto delle merengues. Anthony Randolph e Othello Hunter rappresentano una minaccia per ogni avversaria, e non sono solamente le statistiche a parlare. 20 punti e 14 rimbalzi per l’ex Lokomotiv Kuban, 18 punti e 5 rimbalzi per Hunter. I blackout difensivi dei padroni di casa sono stati pagati a caro prezzo, e lo ha ribadito Jasmin Repesa nel post-gara in conferenza stampa, come ha voluto mettere l’accento sulle chiacchiere che riguardano Alessandro Gentile, non più capitano di Milano e autore di una prova opaca contro il Real. Il coach dell’Olimpia ha chiesto di parlare del suo numero 5 come si parla degli altri giocatori del roster meneghino, un’impresa assai ardua dopo le voci estive che lo vedevano ovunque, fuorché a Milano. Sarà una stagione importante, se non cruciale, per Gentile, in cui l’arrivo di diversi talenti alla corte di Repesa dovrebbe favorire il suo rendimento, non più aggravato di responsabilità che negli ultimi anni sono state di sua competenza.

Il 2 novembre, l’Olimpia è chiamata ad una grande partita in Germania, contro il Bamberg di Andrea Trinchieri e Nicolò Melli, una squadra che fino ad ora ha conquistato una sola vittoria e ben 3 sconfitte in Eurolega, e che di sicuro vorrà trovare una certa continuità per riportarsi nella parte nobile della graduatoria.
Interessante anche la sfida tra Real e Galatasaray. La squadra di Pablo Laso è a punteggio pieno in campionato, come Milano, mentre i turchi sono ancora a bocca asciutta in campo europeo e, come succede in questi casi, la gara sarà molto più equilibrata di quello che le statistiche preannunciano.

 

HIGH FIVEVassilis Spanoulis (15 punti, 15 assist, 7 falli subiti), Kostas Sloukas (24 punti e 7 assist), Keith Langford (36 punti, 4 rimbalzi, 13 falli subiti), Anthony Randolph (20 punti e 14 rimbalzi), Ekpe Udoh (21 punti e 13 rimbalzi).