Euroleague-LogoL’apertura è la stessa della scorsa settimana, con le tre imbattute che mantengono la loro leadership, salendo a 4 vittorie e 0 sconfitte: stiamo parlando del Lokomotiv Kuban Krasnodar, del CSKA di Mosca e dell’Unicaja di Malaga. È un’Eurolega più equilibrata di quello che ci saremmo potuti immaginare, ed è solo un bene che alzerà il livello della competizione e che renderà le ultime partite di regular season ancora più avvincenti, data la posta in palio.
Passiamo ora in rassegna tutti e 4 i gruppi, per capire come sono cambiati gli equilibri e come si stiano delineando le gerarchie nella corsa alla qualificazione.

GRUPPO A
Due vittorie abbastanza nette, quelle del Khimki e del Fenerbahce, e una partita splendida tra Real Madrid e Bayern di Monaco. I russi non faticano in casa contro lo Strasburgo, guidati dal trio Rice/Shved/Dragic, autori di 47 punti in tre. Non manca l’apporto degli altri, fondamentale nel tenere alto il ritmo e non dare alcuna speranza alla squadra francese. Partita mai in discussione e testa del gruppo mantenuta, insieme alla squadra di coach Obradovic, brava ad archiviare abbastanza in fretta la pratica Stella Rossa. Troppe le armi possedute dai turchi, troppo profonda la panchina, insomma troppa la qualità in maglia Fenerbahce per consentire a Belgrado di modificare l’andamento della gara. Notevole il 3/5 dalla lunga per Pero Antic, senza dubbio uno dei lunghi più forti d’Europa anche per questo motivo, arrivando a costringere il difensore ad inseguirlo sia vicino che lontano dal canestro. Ordinaria amministrazione per elementi come Bogdanovic, Datome, Vesely, mentre brilla Udoh. “Ritorno a casa” per Nikola Kalinic, autore della stoppata della serata.

Splendido il botta e risposta tra Real e Bayern, confermando l’ottimo stato di forma dei tedeschi e il fatto che gli uomini di Pesic rappresentino a tutti gli effetti una minaccia ogni volta in cui calcano il parquet. Altro ritorno a casa, ovvero quello di K.C. Rivers, protagonista di un’ottima prestazione da 15 punti (3/4 da tre punti). Di alto livello anche le prove di Djedovic e Renfroe, oltre al solito apporto di quantità e qualità di Bryant. Tra gli uomini di Pablo Laso brillano diversi elementi, uno su tutti Felipe Reyes, MVP di questo turno con 20 punti e 11 rimbalzi. Anche Rudy Fernandez a quota 20, frutto di un eccellente 5/6 da oltre l’arco, e Jaycee Carroll (4/7 da tre), autore di 14 punti e della tripla che regala la vittoria ai blancos. Sarebbe impossibile e sbagliato dimenticare Sergio Llull, la vera anima di questa squadra e l’uomo che detta i tempi: termina la partita con 18 punti e 6 assist, cambiando ritmo tutte le volte che il match lo richiede.

GRUPPO B
È il gruppo in cui regna l’incertezza, dove non è stato ancora trovato quell’equilibrio che arriverà a delineare le gerarchie. Vittoria a sorpresa del Cedevita Zagabria in casa di Milano, ma assolutamente meritata visto l’andamento della gara. La squadra di Repesa soffre tremendamente l’impatto di Bilan, ma anche White e Babic rappresentano due minacce difficili da contenere per la difesa dell’Olimpia. L’analisi e le pagelle le potete trovare qui. Ora la strada di Milano è in salita ma, a parte il Limoges, la qualificazione è ampiamente aperta. I francesi perdono di 26 punti contro l’Olympiacos, in casa dei greci, nella serata dell’esordio di Yakhouba Diawara in maglia gialloverde. Solita buona prova di Patric Young e Vassilis Spanoulis, entrambi autori di una doppia-doppia: 13 punti e 10 rimbalzi per il primo, 10 punti e altrettanti assist per il secondo. Printezis e Strawberry aggiungono 15 e 12 punti alla causa, dimostrando che il rinnovamento non vuole dare un taglio al passato, ma bensì continuità.

Magnifica la partita tra il Laboral Kutxa e l’Efes, termianta all’overtime dopo un finale dei 40’ da thriller, con il tap-in sulla sirena di Derrick Brown che segna l’81-81. Ennesima grande prova di Ioannis Bourousis, mettendo a referto una particolare tripla-doppia da 18 punti, 11 rimbalzi e 10 falli subiti, supportato da Jaka Blazic e Mike James, autori di 30 punti in due. Fondamentale Thomas Heurtel per la squadra di coach Ivkovic, con una prestazione da 26 punti, 6 assist e 6 falli subiti, ma senza dimenticare la grande sostanza di Dunston (11 punti e 8 rimbalzi) e le buone prove di Granger e di Brown, che però non bastano ad evitare la sconfitta nel supplementare. Un po’ fuori dalla partita Dario Saric e Cedi Osman, due elementi che dovrebbero consentire il salto di qualità ai turchi.

GRUPPO C
Nel gruppo C regna incontrastato il Lokomotiv Kuban, dopo una vittoria di 19 punti contro i campioni di Turchia del Pinar Karsiyaka. Sale a 4 vittorie e 0 sconfitte il record della squadra di coach Bartzokas, grazie alla solita buona prova del bomber Delaney e dell’ex NBA Claver, sempre più a suo agio nella realtà del Lokomotiv. Non bastano agli ospiti alcune buone prove dei singoli, tra cui spicca quella di Ragland, per evitare la sconfitta, ma la prova corale è stata pur sempre valida.
Il Barcellona espugna il campo dello Zalgiris di Kaunas, salendo a 3 vittorie e una sola sconfitta e occupando il secondo posto in solitaria. La squadra di coach Pascual deve ancora fare dei passi avanti per trovare i giusti meccanismi, ma l’eccellente base a disposizione può solo facilitare il lavoro, a partire dall’ottima prova di Ante Tomic (18 punti, 8 rimbalzi e 6 falli subiti).

Il solito Jankunas, affiancato da Seibutis e Vougioukas, si distingue sempre e continua a scrivere parti importanti nel libro dei record in Eurolega. Non bastano le loro buone prove per uscire vittoriosi dal campo, pur mantenendo però il terzo posto, davanti al terzetto formato dallo Zielona Gora, dal Panathinaikos e dal Pinar Karsiyaka.
Proprio il Pana e lo Zielona Gora sono protagonisti dell’ultimo incontro che riguarda questo gruppo. Vittoria a sorpresa dei padroni di casa, a discapito dei greci allenati da Sasha Djordjevic. I biancoverdi sembrano sempre di più in difficoltà, anche se è comunque presto per dichiararli fuori dai giochi, trattandosi pur sempre di una squadra che la storia di questa competizione l’ha fatta in lungo e in largo. Buone le prove di Feldeine e Pavlovic (nonostante lo 0/7 da tre), oltre a Calathes. Prima vittoria per lo Zielona Gora, che rimane pur sempre la squadra destinata ad occupare l’ultimo posto in classifica.

GRUPPO D
Splendido gruppo, sia per livello che per incertezza nei pronostici. Anche qui, come succede per il Panathinaikos nel gruppo C, c’è una squadra che ha dominato negli scorsi anni e che rischia di rimanere fuori dai giochi al termine della regular season, ovvero il Maccabi Tel Aviv. Splendida la vittoria del Brose Baskets contro gli israeliani, con un super Nicolò Melli, autore di 9 punti, 6 rimbalzi e 10 assist. Anche Theis e Wanamaker disputano una buonissima partita, tanto da imporsi ed occupare la seconda posizione nel gruppo, dietro al CSKA e all’Unicaja, fino ad ora imbattute. Non basta la buona prova di Devin Smith al Maccabi, fermo ad una sola vittoria, davanti alla Dinamo Sassari ancora a bocca asciutta. Come per Milano, anche l’analisi di Sassari, per intero, la potete trovare qui.

Il capitolo CSKA è sempre difficile da trattare, essendo la squadra di Itoudis potenzialmente la più accreditata per la vittoria finale, ma poi colpevole di non riuscire a reggere fino in fondo e crollare ad un passo dal traguardo più importante. Nonostante le prove di livello di Slaughter e Harangody, il Darussafaka deve cedere in casa contro i russi, guidati da un Milos Teodosic da 22 punti e 9 assist (28 di valutazione) e dal solito Nando De Colo da 19 punti, impressionante per costanza realizzativa e durezza mentale.

foto di Fabrizio Stefanini

Capitan Reyes e compagni, al termine della Finale il 17 maggio, contro l’Olympiacos (Fabrizio Stefanini 2015)

MVP, Felipe Reyes (Real Madrid): il capitano sembra essere tornato al comando della sua corazzata, con una prova rotonda da 20 punti, 11 rimbalzi, 2 assist, un recupero e una stoppata, oltre a 5 falli subiti, per un 30 di valutazione. Importante la vittoria contro i ragazzi di Pesic, bravi a mantenere un livello di gioco e di concentrazione sempre alto, dall’inizio della competizione. I campioni d’Europa troveranno mille difficoltà nel proteggere il titolo, ma la sfida è di sicuro stimolante e l’organico dei blancos è all’altezza della situazione, con rotazioni che quasi nessuno può permettersi.

The Unexpected, Nicolò Melli: buona Eurolega fino ad ora per l’ex ala dell’Olimpia Milano, ma quello visto contro il Maccabi Tel Aviv è stato quanto meno inaspettato. Prova di estrema completezza per uno dei giocatori più criticati di Eurobasket: 9 punti, 6 rimbalzi, 10 assist (!) e 4 falli subiti, per un ottimo 21 di valutazione. Adesso sta a lui conquistarsi sempre più spazio e dimostrare di essere un giocatore di livello anche in ambito europeo, ma la strada presa è quella giusta.

Dimitri Diamantidis, nella sua ultima stagione (Foto Savino Paolella 2014)

Dimitri Diamantidis, nella sua ultima stagione (Foto Savino Paolella 2014)

Dangerous situation(s), Maccabi Tel Aviv e Panathinaikos Atene: sarà necessario uno sforzo extra per queste due squadre, fino ad ora deludenti e relegate in fondo ai gruppi C e D. La situazione del Panathinaikos è estremamente complessa, visto anche il livello del girone, mentre quella del Maccabi dovrebbe essere risollevabile con qualche piccolo aggiustamento. È sempre un dispiacere notare come due squadre che hanno scritto la storia del basket europeo si trovino in situazioni di difficoltà, ma è anche giusto che alcuni cicli si chiudano per lasciare spazio a nuove persone e nuovi assetti, senza stravolgere quella che è la continuità di un progetto pluriennale.