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Prima parte di una lunga settimana e già molte cose da raccontare. Partiamo come sempre dal sunto dei risultati, prima di analizzare alcuni aspetti.

Xavi Pascual

Esordio vittorioso per Xavi Pascual sulla panchina del Panathinaikos (foto di Claudio Devizzi)

COSA E’ SUCCESSO – Restano a punteggio pieno solo CSKA e Fenerbahce. I russi passano ad Istanbul, lasciando ancora a zero punti il miglior Efes della stagione, guidati dai soliti De Colo e Teodosic. Serata tranquilla per il Fenerbahce, che fatica nei primi 20′ contro un volenteroso Zalgiris, prima di allungare nell’ultimo quarto. Lasciano la vetta l’Olimpia Milano, sconfitta al Pireo dall’Olympiaks e da un Erick Green tarantolato, ed il Real Madrid che come la scorsa stagione quando vede il Baskonia vede i fantasmi. Questa volta decide il derby un Jaka Blazic torrido negli ultimi 2′ del match. Secondo successo, sempre in trasferta, per il Darussafaka che passa a Kazan contro un Unics che è solo Langford, mentre il Crvena Zvezda si fa trascinare dal suo pubblico per battere un Barça incerottato (senza Doellman e Navarro). A quattro punti sale anche il Panathinaikos del nuovo corso di Xavi Pascual, che vince in volata a Bamberg grazie ad un Calathes vicino alla tripla doppia, contro un Brose che si butta via negli ultimi tre minuti, subendo un parziale di 11-0. Infine primo successo per il nuovo Maccabi quasi al completo, che batte un volenteroso Galatasaray che però non può nulla contro un Sonny Weems quasi nella sua migliore versione.

(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Jaka Blazic castiga il Real (Foto di Savino PAOLELLA 2015)

GAME OF THE WEEKPrimo flashback, 5 febbraio 2016. Con un Bourousis dominante a rimbalzo ed una difesa asfissiante sul perimetro che tiene il Real Madrid sotto il 30% da 3 punti, il Laboral Kutxa Vitoria sbanca Madrid nel sesto turno delle Top16, il primo mattone nel costruire quella consapevolezza che porterà la squadra di Perasovic fino alle Final Four. Secondo flashback, 1 aprile 2016. Il pesce d’aprile viene confezionato da Bertans che mette a 2″ dalla fine la tripla del successo che vale la tripla del successo contro il Real. Se due indizi non fanno una prova, forse Pablo Laso dopo ieri sera avrà chiaramente capito che incontrare Vitoria in EuroLeague può essere molto pericoloso per la sua squadra. Il Baskonia infatti rifila alle merengues la terza sconfitta in fila nella massima competizione e lo fa nella serata più difficile, quella in cui deve rinunciare a due delle sue pedine da NBA, Andrea Bargnani e Rodrigue Beaubois. Ma quando hai in squadra gente con gli attributi come Hanga, Voigtmann e soprattutto Jaka Blazic, allora puoi andare in guerra anche senza elmetto.

Vitoria azzanna la partita come deve fare chi sa di essere tecnicamente inferiore, mordendo in difesa ed giocando in attacco il proprio sistema, in cui proprio Jaka Blazic  (già a 13 punti dopo 20′) e Voigtmann (18 punti, 11 rimbalzi e 7 falli subiti) si esaltano, uno da dietro l’arco, il secondo nel pitturato. Il Real subisce passivamente per oltre 25′, viaggiando costantemente oltre la doppia cifra di svantaggio e precipitando a -17 proprio su una tripla di Blazic a poco più di 5′ dall’intervallo lungo. La scossa per il Real, come spesso succede, arriva dalle seconde linee ed in particolare Doncic (8 punti e 2 assist nel solo secondo quarto) e Jaycee Carroll, che portano i compagni negli spogliatoi sotto “solo” di 11 punti. La rincorsa però prosegue al rientro in campo e l’inerzia cambia decisamente quando anche Randolph (che chiude con 3/11 al tiro ma 11 rimbalzi) e Sergio Llull decidono di iscriversi al match, riportando i blancos a stretto contatto anche se Vitoria, pur stanca e con gli uomini contati (solo 6 uomini oltre i 15′ di utilizzo e solo 10′ per Akognon), riesce a tenere la testa avanti fino all’inizio dell’ultimo quarto quando arriva, aspettata, l’onda bianca che tutto travolge e ribalta il match con un break di 13-2 in poco più di 5′, toccando il +8 con 4’30” da giocare. Qui però viene fuori lo spirito di Vitoria e gli attributi di Jaka Blazic, che si carica tutta la squadra sulle spalle, mette tutti i suoi 8 punti del secondo tempo negli ultimi 2’30” inclusa la tripla della staffa a 10″ dalla sirena.

Alessandro Gentile, autore di un primo quarto eccellente (Francesco Iasenza 2016)

Buona prova per Gentile ad Atene (Francesco Iasenza 2016)

SI FERMA L’EA7 – Arriva il primo stop per la EA7 Milano, che ferma la sua corsa al Pireo contro una Olympiakos diversa, che segna 90 punti giocando spesso e volentieri al ritmo di Milano. Una partita strana quella in cui Milano insegue per tutta la gara restando comunque in scia e dando spesso anche l’impressione di poter azzannare il match da un momento all’altro. Il problema è che davanti c’era una squadra esperta e che sa come giocare certe partite, soprattutto a livello di concentrazione come dimostra ad esempio il 13-4 in apertura, oppure la capacità di piazzare break di 6/8 punti non appena Milano abbassa la guardia o diminuisce il ritmo. Si, perché il problema della EA7 è stato principalmente la difficoltà a giocare a ritmi bassi e con la difesa schierata, perché se Hickman fa confusione e Kalnietis non riesce a portare raziocinio, si fatica senza l’ottimo Cinciarini di questo inizio di stagione.

Erick Green in penetrazione (foto Alessio Brandolini 2014)

Erick Green ai tempi di Siena (foto Alessio Brandolini 2014)

Non basta a Repesa il miglior Gentile di queste prime 3 giornate, se in difesa non si riescono a trovare le contromisure al pick and roll e alla capacità dei greci di andare tutti a rimbalzo in attacco, creando non pochi problemi a Milano (alla fine saranno ben 17 i rimbalzi offensivi per l’Olympiakos). La nota positiva per Milano è che nonostante tutto le scarpette rosse non hanno sbracato, come avveniva la scorsa stagione, ma quando Erick Green ha fatto salire la marea biancorossa a cavallo dell’ultimo intervallo (firmando praticamente da solo il 12-0 che ha deciso la partita), Milano ha tenuto duro e continuato a giocare fino a ritornare sul -10 sulla sirena finale. Repesa deve ripartire proprio da questa tenuta mentale per affrontare la super sfida di giovedi, quando al Forum arriverà un Real decisamente arrabbiato.

(Foto Savino Paolella 2014)

Il Maccabi ritrova Weems e la prima vittoria della stagione (Foto Savino Paolella 2014)

HIGH FIVENick Calathes (13 punti, 11 rimbalzi, 9 assist, 3 recuperi); Jaka Blazic (21 punti, 4/9 da 3); Sonny Weems (23 punti, 9/13 al tiro, 5 rimbalzi); Marko Guduric (21 punti, 8/12 al tiro, 4 rimbalzi, 5 assist, 30 di valutazione); Johannes Voigtmann (18 punti, 11 rimbalzi)

LOW FIVERicky Hickman (6 punti, 0/3 al tiro, 3 palle perse); Tyrese Rice (9 punti, 4/15, 7 palle perse); Rudy Fernandez (3 punti, 1/6 al tiro); Edgaras Ulanovas (2 punti, 1/6 al tiro, -3 di valutazione); Vladimir Veremeenko (2 punti, 1/4 al tiro)

NEXT WEEK – In realtà è già domani, nella settimana dei due turni. Sarà la giornata dei derby, quello russo che apre domani, il doppio di Istanbul (un delicato Darussafaka-Efes, soprattutto per la squadra di Perasovic) e Gala-Fener venerdi sera, ma soprattutto due sfide che si annunciano spettacolari come Milano-Real e Baskonia-Olympiakos. Infine venerdi sera tutta da seguire Barcelona-Bamberg.


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