Euroleague-LogoSiamo al giro di boa. È terminata l’andata della regular season ed è il momento di fare un’analisi più dettagliata, a partire dai post-partita del quinto turno fino ai preview di quello che sarà la prossima giornata. È stato il turno delle grandi rivincite degli italiani, dove Nicolò Melli si è preso con grande classe il premio di MVP di giornata diventando l’incubo di Sassari per 40 minuti. Daniel Hackett è stato protagonista di una partita lunga e sofferta contro la creatura di Ivkovic, proponendo 25 minuti di pallacanestro completa. Datome è stato semplicemente Datome, un realizzatore efficace in grado di realizzare 19 punti contro quella che a tutti gli effetti potrebbe rivelarsi una corazzata, quel Khimki di Shved, autore anche lui degli stessi punti dell’ex ala di Detroit e Boston.
È stata la giornata che ha confermato l’Unicaja di Malaga come unica imbattuta, ai danni del CSKA, partita con lo stesso obiettivo ad inizio partita, ma anche quella che ha condannato Sassari a restare l’unico team ancora a bocca asciutta, confermando un’allergia nei confronti dell’Europa che conta.
Passiamo brevemente in rassegna i 4 gironi, dando uno sguardo a quello che è stato e a quello che sarà, non perdendo di vista la classifica, riferimento che già condanna diverse squadre e concede tranquillità ad altre.

 

GIRONE A
Situazione controversa per i campioni in carica del Real, che cadono a Strasburgo, facendo tanto rumore. Sono le triple di Campbell e la solida partita di Beaubois a condannare i blancos, fermi a 2 vittorie e 3 sconfitte, proprio come gli stessi francesi, il Bayern di Pesic e la Stella Rossa di Belgrado. Tutti dietro all’accoppiata formata dal Fenerbahce (4 vittorie e 1 sconfitta) e il Khimki, impegnati proprio uno contro l’altro nel match che vede prevalere la squadra di Zelimir Obradovic in una bella partita combattuta. Notevole anche la vittoria a Monaco di Baviera per la formazione di Belgrado, nella serata che incorona Stefan Jovic come l’autore del maggior numero di assist in una partita (19), frantumando il record precedentemente realizzato da Marcus Williams lo scorso anno, proprio in maglia Stella Rossa.

Classifica: Fenerbahce Ulker Istanbul (4/1); Khimki Moscow Region (3/2); FC Bayern Munich, Real Madrid, Strasbourg, Crvena Zvezda Telekom Belgrade (2/3).

GIRONE B
Si è detto molto sul “nuovo” volto dell’Olympiacos, ma i fatti parlano chiaro e parlano in favore dei greci, bravi a chiudere il girone di andata con 4 vittorie ed una sola sconfitta. Bravi due volte, dato che riescono ad ottenere la quarta vittoria proprio contro l’Efes di Saric e Granger, in casa dei turchi. Il supplementare premia i biancorossi, che si impongono per 15-11 e portano a casa un match sudato per davvero.

Grande delusione, invece, per Milano. La sconfitta in casa del Limoges complica ulteriormente il cammino degli uomini di Repesa verso le Top16, segnando la quarta sconfitta su cinque incontri disputati. L’analisi e le pagelle del match potete trovarle qui. Ma la grande sorpresa del gruppo e, per certi versi, di tutta l’Eurolega è il Cedevita Zagabria guidato da Mrsic. Terza vittoria consecutiva, questa volta ai danni del Laboral Kutxa di Vitoria, dopo aver sconfitto in trasferta sia l’Efes che l’Olimpia Milano. Secondo posto nel girone e qualità di gioco che fa invidia a tante formazioni.

Classifica: Olympiacos Piraeus (4/1); Laboral Kutxa Vitoria, Cedevita Zagreb (3/2); Anadolu Efes Istanbul, Limoges CSP (2/3); EA7 Emporio Armani Milano (1/4).

GIRONE C
Sulla carta il girone più abbordabile, nasconde in realtà un’infinità di insidie e di incognite che potrebbero essere la condanna di alcune squadre storicamente eccellenti. Che lo Stelmet Zielona Gora rappresenti un po’ la squadra materasso ormai risulta una semi-certezza, come dimostrato in casa del Pinar Karsiyaka nell’ultimo match e dall’unica vittoria conquistata la scorsa settimana, contro il Panathinaikos. Reazione notevole quella della squadra di Djordjevic, autori di un +35 ai danni dello Zalgiris di Kaunas tenuto sempre ad una distanza molto ampia.

Perde l’imbattibilità anche il Lokomotiv Kuban, sconfitto in terra catalana da un Barcellona guidato da Ante Tomic e dalla sua prova da 16 punti e 7 assist. Gerarchie ancora da stabilire, soprattutto per quel che riguarda il terzo e il quarto posto, ma di sicuro i blaugrana e la corazzata di Bartzokas stanno mandando un messaggio forte e chiaro a coloro i quali andranno ad affrontarli nelle Top16.

Classifica: Lokomotiv Kuban, FC Barcellona Lassa (4/1); Panathinaikos Atene, Pinar Karsiyaka Izmir, Zalgiris Kaunas (2/3); Stelmet Zielona Gora (1/4).

GIRONE D
Prima di questa giornata, il girone D poteva vantare ben due squadre ancora imbattute, ovvero l’Unicaja Malaga e il CSKA Mosca. Proprio queste due squadre si sono affrontate in un match veramente incredibile, giocato estremamente bene da entrambe le contendenti e che ha visto uscirne vincitore proprio la squadra ospite, ad oggi l’unica imbattuta tra le 24 partecipanti. L’accoppiata Kuzminskas/Jackson mette in ginocchio anche la corazzata russa, guidati dal condottiero Plaza, esempio di pacatezza e gestione oculata della gara. È proprio un ex del CSKA, Manuchar Markoishvili, a mettere a segno 22 punti che aumentano ancora di più le insidie del Maccabi Tel Aviv, uscito ancora una volta sconfitto dal campo, questa volta per mano del Darussafaka.

Oltre ad essere il girone dell’unica imbattuta, il girone D si rivela quello dell’unica ancora a quota zero vittorie. La Dinamo Sassari perde in casa contro il Brose Baskets di Bamberg, guidato dall’accoppiata italiana Trinchieri/Melli, dove il secondo è arrivato a conquistare addirittura il premio di MVP del quinto turno. L’analisi e le pagelle del match potete trovarle qui.

Classifica: Unicaja Malaga (5/0); CSKA Moscow (4/1); Brose Baskets Bamberg (3/2); Darussafaka Dogus Istanbul (2/3); Maccabi Tel Aviv (1/4); Dinamo Sassari (0/5).

 

Nicolò Melli, lo scorso anno a Milano, è l'MVP del quinto turno (Foto Savino Paolella 2014)

Nicolò Melli, lo scorso anno a Milano, è l’MVP del quinto turno (Foto Savino Paolella 2014)

MVP, Nicolò Melli (Brose Baskets Bamberg): da Milano al centro della Germania, passando per Eurobasket. Sembra il solito caso dell’italiano che fatica nel suo paese e, una volta all’estero, il suo rendimento si alza clamorosamente. Che Melli fosse capace di giocare a pallacanestro lo sapevamo tutti, che potesse essere così decisivo fin da subito forse se lo aspettavano in pochi. Ma la scelta di Trinchieri era chiara fin dall’inizio e, probabilmente, già verso la fine dello scorso anno il coach milanese aveva individuato un ruolo per l’ala ex Olimpia. La prova di Melli è stata sensazionale, a coronare una crescita vista partita dopo partita in Europa: 26 punti, 8 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi e una stoppata, per una valutazione di 37. L’incubo di Sassari continua anche per “colpa” sua, bravo a non abbassare il livello di attenzione durante tutto il match e colpire la squadra di Sacchetti ogni volta in cui gliel’hanno permesso.

The Unexpected: meritano una menzione due squadre, per due motivi precisi e diversi. Partiamo dal fatto più eclatante, ovvero la vittoria dello Strasburgo contro i campioni in carica del Real Madrid. Una prova corale che ha già messo in difficoltà il Fenerbahce durante la seconda giornata, quando i francesi si imposero per 91-70, dimostrandosi la bestia nera delle prime due della classe. Rimangono tra le due serie indiziate per rimanere fuori dalle Top16, ma ciò che è stato fatto fino ad ora è già qualcosa di notevole.
La seconda squadra che merita un grande applauso è il Cedevita di Zagabria. La squadra di Mrsic, supportato da Pozzecco e Dino Repesa, si sta rivelando un’avversaria temibile, come è stata in grado di far vedere nelle ultime 3 giornate: vittoria ad Istanbul contro l’Efes, vittoria a Milano contro l’Olimpia e vittoria in Croazia contro il Laboral Kutxa di Vitoria. Tre avversarie sulla carta più forti, tre avversarie che hanno accusato il gioco organizzato in attacco e solido in difesa dei biancorossi. Una bella dimostrazione di talento messa al servizio della squadra, con un’età media decisamente bassa e nessuna stella che oscura il collettivo.

Giannis Sfairopoulos, dovrà fare a meno di Patric Young (Fabrizio Stefanini 2015)

Giannis Sfairopoulos, dovrà fare a meno di Patric Young (Fabrizio Stefanini 2015)

Excellent injuries, Patric Young (Olympiacos Piraeus): è stato l’MVP della prima giornata di Eurolega e ha fatto a fettine I lunghi dell’Olimpia Milano. Ha una prepotenza fisica allucinante e un senso della posizione nel pitturato che in pochi possono vantare. Ma, molto probabilmente, sarà costretto a salutare Eurolega e campionato. Si tratta di Patric Young, il prodotto di Florida che da quest’anno veste la maglia dell’Olympiacos con risultati, fino a questo momento, veramente ottimi. Il suo legamento crociato non ha retto nel primo quarto del match contro l’Efes, costringendolo a doversi sedere in panchina, per poi rientrare nel secondo quarto cercando di sparare le ultime cartucce rimaste, ma ben consapevole che ormai il danno era stato fatto. È veramente un peccato aver perso un elemento così in questa edizione, non solo per l’Olympiacos stessa, ma per la globalità della competizione. Young, in cinque giornate di Eurolega, stava viaggiando a 10.8 punti, 5 rimbalzi, 1.2 recuperi, 2.6 stoppate e un incredibile 71.4% da due punti.

Recordman, Stefan Jovic (Crvena Zvezda Belgrade): il suo record precedente in Eurolega era stato di 9, ma contro il Bayern era già arrivato a quella cifra alla fine del primo tempo. Gli assist a fine partita sono stati addirittura 19, record di sempre nella massima competizione europea e record di 17 abbattuto. Apparteneva a Marcus Williams, realizzato lo scorso anno sempre con la maglia della Stella Rossa. Con la prestazione del quinto turno, Jovic diventa anche il miglior assistman, insieme a Thomas Heurtel, viaggiando a 8 di media.