IL RESOCONTO – Un nono turno di regular season che ha regalato tanti spunti interessanti in EuroLeague e che vede due squadre imporsi su tutte. Il CSKA Mosca ed il Real Madrid sono in cima alla graduatoria, con la squadra guidata da Dimitris Itoudis che soffre, nella prima parte della gara, ma che esce con i minuti ed è in grado di vincere una partita complessa contro Vitoria. Oltre al premio di MVP del mese di ottobre, Milos Teodosic non sembra intenzionato a fermarsi e ad abbassare la guardia, con una prestazione che non ha bisogno di commenti: 34 punti e 10 assist, per un 43 di valutazione a fine gara. 17-27 dopo 10 minuti, con un Shane Larkin mortifero da oltre l’arco (4/6) e un Rodrigue Beaubois particolarmente ispirato (19 punti), salvo poi invertire l’inerzia e riportare il match in equilibrio già a metà gara.
Rialza la testa anche il Fenerbahce, nonostante una prova che a tratti è sembrata opaca e un terzo quarto in cui ha accusato molto la reazione d’orgoglio dell’Olimpia. Kostas Sloukas, insieme a Nikola Kalinic e Bobby Dixon, ha indirizzato la gara nel primo tempo e nella parte finale, non lasciando scampo agli uomini di Jasmin Repesa, nonostante una prova tutto sommato solida. Non ancora soddisfatto Zelimir Obradovic, che non vuole abituarsi a fallire troppe gare, quando siamo arrivati ormai quasi ad un terzo della stagione regolare nel primo anno del nuovo format.

Chi invece non riesce, e complessivamente anche la sfortuna ha giocato un ruolo decisivo, a cambiare rotta è il Bamberg di Andrea Trinchieri. 2 vittorie e 7 sconfitte, per quello che è l’ultimo posto in coabitazione con l’Unics Kazan, prossimo avversario proprio delle Scarpette Rosse. Una posizione che non rispecchia la dimensione europea dei tedeschi, chiamati ad inanellare alcune vittorie che significheranno ossigeno per Nicolò Melli e compagni ma, soprattutto, un modo per raddrizzare le ambizioni di una squadra che sta crescendo sempre di più.
Fatica, e non poco, il Barcellona di Bartzokas. Un organico di primo livello che però non trova la quadra, ma di sicuro non smetterà di inseguire gli obiettivi più ambiziosi, ovvero i playoff, prima, e la Final Four, poi. Ora, però, serve qualche vittoria che li riporti più in alto nella graduatoria, perché rimandare la questione all’ultimo è un rischio troppo grosso da correre, con le squadre sul fondo della classifica che stanno acquisendo fiducia e le gerarchie che si stanno, in qualche modo, delineando.

Panathinaikos e Maccabi Tel Aviv meritano una menzione che le può accumunare. Sono realtà che negli ultimi anni non hanno vissuto momenti splendidi, ma che hanno una storia e una voglia di riscatto che, forse, non ha nessuno in questa EuroLeague. Il loro roster, in questa edizione, è in parte rimaneggiato e migliorato, e i risultati stanno dando ragione ad entrambe le squadre. Bisognerà fare attenzione a quello che potranno combinare quando la posta in palio sarà maggiore, e le prime della classe lo sanno bene.
La prossima settimana, forse, sarà più semplice fare il punto della situazione, con uno scenario che non dirà tutto, ma di sicuro rappresenterà un terzo del cammino verso i playoff e la parte centrale della graduatoria sta regalando moltissimi spunti. Parte tanto interessante quanto pericolosa, in cui ci vuole molto poco per perdere posizioni, dovendo così compiere sforzi aggiuntivi da sommare all’impegno nei rispettivi campionati.

FATTORE TEODOSIC… – Dopo aver conquistato il premio di MVP del mese di ottobre, il playmaker del CSKA non sembra volersi fermare. Fortemente criticato negli ultimi anni, lo scorsa stagione è riuscito a salire sul tetto d’Europa, rendendosi protagonista di una grande prestazione a Berlino, sia in semifinale che in finale.
Ora sembra un giocatore più solido, sempre in controllo e in grado di decidere anche le gare più difficili, a maggior ragione in queste ultime apparizioni in cui Itoudis deve fare a meno di Nando De Colo, MVP della scorsa regular season e delle Final Four.
34 punti e 10 assist, per un 43 di valutazione che basta ed avanza per descrivere il suo impatto sulla gara. Valore doppio acquisito da questa prova, perché la partenza di Vitoria è stata davvero notevole e sembrava di assistere ad una partita decisamente in salita. I passi falsi del Fenerbahce, nonostante la vittoria rimediata al Forum di Assago, lasciano intravedere un ruolo da protagonista assoluta per i russi che ha mantenuto lo zoccolo duro del gruppo e ha apportato qualche cambiamento, funzionali al gioco del CSKA.

… E FATTORE “B” – B, come Bamberg e Barcellona, se escludiamo il Baskonia. Sono le due squadre che stanno regalando qualche delusione di troppo, nonostante premesse eccellenti e organici che possono in realtà competere ai massimi livelli. I blaugrana hanno subito alcuni cambiamenti nel roster, ma hanno aggiunto senza dubbio elementi di qualità e hanno visto un cambio in panchina che, sulla carta, può portare solamente qualcosa di buono.

Diverso il discorso per i tedeschi, perché la squadra è cambiata ben poco, non abbassando le ambizioni, bensì puntando a migliorare ulteriormente e continuare un percorso di crescita tra i migliori in Europa. Mancano ancora molte partite e le gerarchie possono essere facilmente stravolte nella parte centrale della graduatoria, attirando l’attenzione di tutti e regalando speranze a diverse compagini.

BEST FIVE – Milos Teodosic (34 punti, 10 assist, 34 di valutazione), Kostas Sloukas (18 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 25 di valutazione), Derrick Brown (20 punti, 9 rimbalzi, 7 falli subiti, 38 di valutazione), Paulius Jankunas (23 punti, 9 rimbalzi, 7 falli subiti, 25 di valutazione), Ioannis Bourousis (18 punti, 5 rimbalzi, 13 falli subiti, 28 di valutazione).