Euroleague-LogoFENER STAYS PERFECT, STELLA ROSSA E KUBAN NON MOLLANOSette vittorie e zero perse. Le vittorie del Fenerbahce non sono più una notizia, di sconfitte non se ne vede nemmeno l’ombra. Questa volta la vittima è l’Unicaja Malaga, ferma a quota 59 punti in casa dei turchi e autrice di una prestazione balistica onestamente discutibile (23.1% da tre, 46.7% dalla lunetta). Altra buona partita per Datome, miglior marcatore dei suoi con 13 punti, e altra eccellente prova di Udoh (12 punti, 10 rimbalzi, 2 assist, 7 stoppate e un recupero, per 29 di valutazione), anche se sono 5 gli uomini di Obradovic in doppia cifra. Percentuali al tiro, al contrario degli avversari, molto alte: 53.1% da due e 55% da tre. Cavalcata che continua con la testa a Berlino, nel turno in cui a Mosca va in scena il re-match di una delle semifinali dello scorso anno, tra CSKA e Olympiacos.

Altra cavalcata che continua con un certo successo è quella della Stella Rossa di Belgrado, chiudendo l’andata delle Top16 con un record di 4 vittorie e 3 sconfitte e un grande spettacolo proposto davanti ai suoi tifosi al Pionir. Quincy Miller mette a segno 22 punti e continua la serie di grandi prove, alternate ad apparizioni meno rilevanti, in questa fase della competizione e porta i suoi al +20 finale sul Cedevita. Non bastano a coach Mrsic le prestazioni di Pullen, White e Bilan, autori di 57 punti in tre in un match in cui vanno a referto solo 7 giocatori per gli ospiti.
Altra squadra in scia al Fenerbahce è, senza dubbio, il Lokomotiv Kuban. Una delle avversarie più scomode da affrontare in assoluto, con una grande ventaglio di soluzioni e una rotazione che poche altre squadre possono vantare. Darussafaka “asfaltato” e sempre più in fondo al Gruppo E, fermo ad una sola vittoria e con un piede già fuori dalla competizione. Buona ma non eccezionale la prova di Delaney, più buona senza dubbio quella di Anthony Randolph, sempre più punto di riferimento della squadra e che viaggia a quasi 14 punti di media nelle Top16.
Chiude il gruppo E la splendida partita tra Panathinaikos ed Efes, vinta dai greci grazie anche alla prestazione da 23 punti, 8 rimbalzi e 10 falli subiti di Miroslav Raduljica. Grandissimo equilibrio per 40 minuti, ma la squadra di Sasha Djordjevic è stata più brava nel colpire nei momenti fondamentali, oltre a proporre difese di livello, rendendo la vita difficile agli uomini di Ivkovic.

Classifica Gruppo E: Fenerbahce Ulker Istanbul (7/0); Lokomotiv Kuban Krasnodar (5/2); Stella Rossa Belgrado, Panathinaikos Atene (4/3); Anadolu Efes Istanbul (3/4); Unicaja Malaga, Cedevita Zagabria (2/5); Darussafaka Istanbul (1/6).

 

Il ritorno di K.C. Rivers si sta rivelando una mossa azzeccata (Fabrizio Stefanini 2015)

Il ritorno di K.C. Rivers si sta rivelando una mossa azzeccata (Fabrizio Stefanini 2015)

LABORAL INARRESTABILE, BLANCOS CORSARI IN RUSSIA E VENDETTA DEL CSKA – Risulta francamente superfluo ripetere ogni volta quanto alto sia il livello nel Gruppo F, ma tutto ciò determina una grande incertezza dal punto di vista delle gerarchie di queste 8 squadre, in realtà 7 se si esclude lo Zalgiris e lo si considera come squadra materasso, anche se questo titolo sarebbe immeritato per tanti motivi. Eccellente prova del Real in casa del Khimki e sontuosa prova del solito Ayon, cresciuto partita dopo partita come nessuno è stato in grado di fare nell’ultimo anno. Prova da 24 punti, 13 rimbalzi, 5 recuperi e 2 stoppate, per un 41 di valutazione finale. Ma il messicano non è stato l’unico dominatore della gara. La regia della squadra di Laso è di livello assoluto, con Rodriguez e Llull che riescono ad essere decisivi nei momenti cruciali della gara come pochissimi fanno e, poco ma sicuro, vorranno avere la possibilità di far vedere quello che è andato in scena tra le mura amiche lo scorso anno, prima contro il Fenerbahce e poi contro l’Olympiacos. La classe di Shved non basta, come non basta la sua capacità nell’essere decisivo solo in una metà del campo, quella offensiva. Bene Rice, bene anche Monia, ma James Augustine è qualcosa di veramente unico per questa squadra, in termini di quantità e qualità. Il suo rendimento si è alzato nelle Top16 e, se dovesse continuare di questo passo, potrebbe rivelarsi la più grande rivelazione di questa edizione, anche se chi lo conosce bene è ben consapevole delle sue capacità.

Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato di vedere la squadra di Perasovic così in alto a metà Top16, eppure il rendimento del Laboral sta confermando ciò che di buono si è visto anche in regular season. Una squadra dove tutti possono prendersi tiri importanti e responsabilità non da poco, con il risultato di avere più o meno sempre dieci uomini a referto e un punto di riferimento in Ioannis Bourousis. Ennesima doppia-doppia per il centrone greco ed ennesima prestazione eccellente, chiusa con un 28 di valutazione che lascia poco spazio alle interpretazioni. Percentuali buonissime al tiro, dominio a rimbalzo e voglia di giocare di squadra. Sono gli ingredienti decisivi per avere lunga vita nella competizione e loro lo stanno facendo nel modo giusto. Anche il Bamberg si deve piegare, avvenimento più unico che raro in questa Eurolega, perdendo addirittura di 26 in terra basca.
L’accoppiata De Colo-Teodosic decide il match che è la riproposizione della prima semifinale dello scorso anno, a Madrid. Finì con una clamorosa tripla di Vassilis Spanoulis e il CSKA che usciva dal campo a testa bassa, con un litigio a distanza tra Milos Teodosic e Andrei Kirilenko. La musica è cambiata e, forse, anche Spanoulis sta accusando la parabola discendente che sta segnando l’ultima frazione della sua carriera. 40 punti per l’accoppiata franco-serba, merito di un’intesa di rara efficacia. Prova altalenante per Spanoulis, entrato in partita troppo tardi, mentre spiccano Printezis e Hackett, autori rispettivamente di 19 e 17 punti e perfetti da oltre l’arco (1/1 per il greco e 3/3 per l’ex Milano).

Vittoria anche per i blaugrana di coach Pascual, contro lo Zalgiris di Kaunas. Vittoria tanto importante quanto doverosa, utile a dare un po’ di ossigeno in una situazione molto incerta in cui si è cacciata la squadra catalana. Partenza tutt’altro che positiva per i padroni di casa, accusando troppo l’intensità dei lituani e, soprattutto, l’ottima prova di Ulanovas da 30 di valutazione. Con il passare dei minuti, il Barça è riuscito a riprendere il comando della gara e a mantenere il vantaggio fino alla conclusione dei quaranta minuti, tirando con il 60% da due e il 58% da tre, elemento da non sottovalutare di sicuro.

Classifica Gruppo F: CSKA Mosca, Laboral Kutxa Vitoria (5/2); Khimki Moscow Region, Real Madrid (4/3); FC Barcellona Lassa, Olympiacos Pireo, Brose Baskets Bamberg (3/4); Zalgiris Kaunas (1/6).

 

MVP, Gustavo Ayon (Real Madrid) – Questa è veramente la sua stagione, ormai ne abbiamo la certezza. Gustavo Ayon sta collezionando numeri incredibili, risultando decisivo alla causa del Real ancor di più di ciò che ha fatto vedere lo scorso anno. Vittoria importantissima in trasferta, contro il Khimki e prestazione da giocatore di livello assoluto, ancora una volta. Le sue statistiche dicono: 24 punti (10/12 dal campo), 13 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate e 5 recuperi, per un 41 finale di valutazione. La sua grande mobilità e la sua forza fisica lo rendono un giocatore estremamente completo e un avversario temibile sia in attacco che in difesa. È uno dei lunghi che meglio riesce a correre da una parte all’altra del parquet di gioco, dato da non sottovalutare quando Rodriguez e Llull decidono di cambiare ritmo alla gara. Sempre e costantemente in crescita.