Euroleague-LogoGRANDE LOTTA PER GLI ULTIMI POSTI, SFIDA AL VERTICE VINTA DAI TURCHI – Giornata estremamente interessante, in cui si affrontano le prime 4 della classe. Confronto al vertice tra Lokomotiv Kuban e Fenerbahce Istanbul, utile a capire quanta differenza esiste ancora tra le due squadre e se potrebbero cambiare le gerarchie da qui al termine delle Top16. Match dal punteggio molto basso, soprattutto per due squadre che hanno sempre mostrato un potenziale offensivo elevatissimo. Percentuali dal campo complessivamente basse e tensione che si avverte fin dal primo minuto, consapevoli dell’importanza del testa a testa. Fondamentale la buonissima prova di Bogdan Bogdanovic, autore di 17 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, unico in doppia cifra del Fenerbahce oltre a Datome (10 punti, 8 rimbalzi e 3 assist). Doppia-doppia per Victor Claver da 12 punti e 12 rimbalzi (7 in attacco), insufficiente però ad impedire la sconfitta della sua squadra, per 52-55.
Ridotto al minimo anche il distacco tra le altre due protagoniste del Gruppo E, in cui prevale la Stella Rossa di Belgrado per 69-67, ai danni del Panathinaikos di Atene. Entrambe le squadre raggiungono le 6 vittorie nella fase, lasciandosi alle spalle l’Efes di Ivkovic (4 vittorie e 6 sconfitte). Decisive per l’esito della gara le prove di Tarence Kinsey e Quincy Miller, autori di 19 e 16 punti ma, soprattutto, di un complessivo 15/15 dalla lunetta. Soliti problemi per la squadra di Sasha Djordjevic, incapace di trovare con continuità un gioco fluido e azzannare la partita nei momenti decisivi.

L’Efes ottiene una vittoria importante sul campo del Darussafaka, dopo 40 minuti in cui, anche qui, le mani sono sembrate piuttosto fredde. Non quelle di Thomas Heurtel però: 5/7 da due, 2/4 da tre e 5/6 ai liberi, per un totale di 21 punti, conditi da 5 rimbalzi e 3 assist. Ha dimostrato in diverse occasioni di poter essere il go-to-guy di cui la squadra turca necessita nei momenti più concitati, anche se è stampato nella natura di Ivkovic la volontà di avere tante soluzioni e nessun giocatore che prevale sugli altri.
Non riesce il Cedevita a difendere il parquet di casa, contro una Malaga che non è esattamente quella vista in buona parte della regular season. La squadra di Plaza sembra essersi sgonfiata con il passare dei mesi ed è un vero peccato, sia per l’influenza del basket spagnolo all’interno dell’Eurolega, sia per l’idea di pallacanestro proposta dall’Unicaja. Una buona prestazione dalla lunga, nonostante uno 0/7 combinato per Jackson e Kusminskas, e 6 giocatori in doppia cifra al termine della partita. 16 punti e 10 rimbalzi per Cooley in 16 minuti di impiego e 14+9 per Vazquez, frutto di uno strabiliante 7/7 dal campo. Gioca molto bene James White per il Cedevita, ma in generale la squadra di Zagabria sembra aver dato tutto quello di cui disponeva alla causa. Passaggio del turno praticamente compromesso per entrambe le formazioni, ma dare per scontata l’eliminazione è ciò che di più sbagliato si possa fare quando si parla di Eurolega.

Classifica Gruppo E: Fenerbahce Ulker Istanbul (9/1); Lokomotiv Kuban Krasnodar (7/3); Stella Rossa Belgrado, Panathinaikos Atene (6/4); Anadolu Efes Istanbul (4/6); Darussafaka Dogus Istanbul, Unicaja Malaga (3/7); Cedevita Zagabria (2/8).

 

BARÇA ALL’OVERTIME SUL CSKA, STRELNIEKS GELA L’OLYMPIACOS – Si parlerà molto a lungo di questo Gruppo F. Ogni settimana è in grado di regalare spunti ed emozioni che hanno a che fare con tutto tranne che con la quotidianità. Il giovedì ha visto due vittorie casalinghe, tutt’altro che scontate. Il successo, di un solo punto, del Bamberg ai danni dell’Olympiacos rappresenta una grande prova di forza degli uomini di Trinchieri. Una maturità e una solidità mentale sorprendenti nei minuti conclusivi, quelli più difficili da affrontare contro una squadra con un DNA ben definito, proprio quello che hanno i vice campioni d’Europa. Strelnieks non ha solamente chiuso la partita con una tripla, ma ha anche collezionato 10 punti, 4 rimbalzi e 6 assist (19 di valutazione), risultando un fattore. Printezis prova a compensare dall’altra parte, con 19 punti e 10 rimbalzi, mentre Spanoulis sfiora la doppia-doppia (15 punti e 9 assist), ma escono sconfitti in Germania contro quello che è stato l’allenatore della loro nazionale per un anno e mezzo. Grande gara, giocata come una partita a scacchi a larghi tratti e conclusa con incredibile intensità, come in un botta e risposta di intuizioni. Ora tutte e due le squadre si trovano appaiate a quota 4 vittorie, dietro al quintetto russo-spagnolo.

Altro buonissimo match quello tra Vitoria e Khimki, un’ennesima prova di forza dei baschi e, in particolar modo, di Ioannis Bousousis. Il centro greco unico punto di riferimento del Laboral? Sbagliato. Citofonare Adams, Causeur e Bertans, in caso non siate pienamente convinti. Il lettone, che prima o poi potrebbe essere rilevato dagli Spurs, mette nero su bianco la sua quarta apparizione in doppi cifra per punti, sulle sei partite disputate in Eurolega con la maglia di Vitoria. Causeur sta trovando una buona continuità di rendimento e Adams è sempre un avversario ostico per ogni contendente. Bourousis è entrato ufficialmente tra i giocatori che questa Eurolega la stanno decidendo, ormai da mesi. Dimostrazioni di superiorità nella seconda metà di gara, sia a livello individuale che a livello di collettivo, con un paio di giocate di Adams, James e Bertans che avranno causato incubi ai giocatori di Kurtinaitis.

Barcellona e Real Madrid portano a casa vittorie di capitale importanza. I blancos sono corsari in Lituania contro lo Zalgiris, dopo un primo tempo tra alti e bassi ed una ripresa in cui sono riusciti ad allungare. 6/6 dalla lunga per El Chapu Nocioni e buona prestazione corale, utile per raggiungere le sei vittorie e conquistare il secondo posto in solitaria. Restare in agguato dietro la coppia CSKA-Vitoria potrebbe rivelarsi una tattica vincente, sperando in qualche passo falso delle prime due e riuscendo a commettere pochi errori nelle prossime quattro partite.

Juan Carlos Navarro, autore di 11 punti e 3 assist contro il CSKA (foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Juan Carlos Navarro, autore di 11 punti e 3 assist contro il CSKA (foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Ma la vera ciliegina sulla torta della serata di venerdì è il duello tra Barcellona e CSKA, giocato in Catalogna. Non bastano 40 minuti per decretare un vincitore, arrivati a quota 85 allo scadere, dopo il 2/2 dalla lunetta di Satoransky. Nell’overtime, l’inerzia è sembrata a favore dei moscoviti per buona parte dei 5 minuti a disposizione, con un Nando De Colo da 30 punti e la solita immensa classe di cui può disporre. Discorso diverso per Milos Teodosic. Per il 90% delle gare, il playmaker serbo è indubbiamente uno dei migliori giocatori d’Europa, se non il migliore. Poi, però, quando conta la freddezza iniziano anche i problemi. Un Itoudis deciso durante i timeout, un Pascual altrettanto perentorio. Sul parquet due risultati diversi, con il CSKA che accusa troppo le giocate del Barça e i blaugrana che non mettono in pratica esattamente ciò che aveva richiesto il loro coach. Il risultato? Un mezzo metro di troppo concesso e un passaggio azzardato dei russi e, dall’altra parte, una bomba e un recupero, con relativo jumper della vittoria sempre con la stessa firma: Justin Doellman. 12 punti, 10 rimbalzi e 4 recuperi, ma una capacità di essere decisivo che in pochissimi hanno, come accadde allo scadere del Clasico, nel recente passato.

Classifica Gruppo F: CSKA Mosca, Laboral Kutxa Vitoria (7/3); Real Madrid (6/4); FC Barcellona Lassa, Khimki Moscow Region (5/5); Brose Baskets Bamberg, Olympiacos Pireo (4/6); Zalgiris Kaunas (2/8).

MVP, Justin Doellman (FC Barcellona Lassa) – Non si tratta di statistiche, seppur ottime. Stiamo parlando di un giocatore dall’estrema solidità, non sempre ineccepibile, ma spesso e volentieri decisivo. Devastante nella sua essenzialità, caratteristica in comune con Stratos Perperoglou, e bravo nell’attendere che la partita vada da lui. Tripla del pareggio e recupero con piazzato da due punti, dopo un azzardo di Teodosic su rimessa dal fondo, e pubblico tutto in piedi per i blaugrana. Vittoria che regala una grande spinta ai catalani e ultime quattro partite di Top16 che si prospettano scoppiettanti.

Same old story, Milos Teodosic (CSKA Mosca) – Facile parlare di squadre e giocatori che abituano a grandi risultati. Più difficile analizzare grandi campioni che tendono ad uscire di scena quando il gioco si fa duro. Un grandissimo giocatore, forse il più forte in assoluto per qualità e capacità di mostrare tutto il suo valore in Europa. Ma anche una disarmante facilità nel passare in secondo piano quando la palla scotta. Dopo la Final Four di Madrid, l’impressione di un possibile addio al CSKA è stata molto forte. Poi, però, la riconferma e la ripartenza della campagna per conquistare l’Europa. Onnipotenza cestistica per il 90% della sua permanenza in campo. Errori da giocatore di categoria inferiore per il 10% rimanente. Bisognerà livellare il suo impatto, sennò a pagarne le conseguenze sarà tutta la squadra di Itoudis.