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Real Madrid

Felipe Reyes ha provato a dare una scossa nel primo tempo (Foto: Savino Paolella)

Felipe Reyes ha provato a dare una scossa nel primo tempo (Foto: Savino Paolella)

Fernández: 6,5. Ha un dito rotto, ma l’attacco di Madrid dei primi minuti è sua esclusiva. Poi rallenta gradualmente, fino a fermarsi del tutto nel quarto periodo e nel supplementare (chiude comunque con 15 punti, 8 rimbalzi e 4 assist).
Reyes: 7. Entra sul parquet e mette 4 punti in fila nel primo quarto che ribaltano il risultato dopo 8 minuti di dominio Maccabi. E continua nello stesso modo, contribuendo con 12 punti e 4 rimbalzi in attacco nei primi 12 minuti. Nel secondo tempo non ha lo stesso impatto e Laso, forse giustamente, lascia dentro Mirotic per metterlo in partita.
Mirotic: 5. Non ingannino i 12 punti e 7 rimbalzi: il gioiellino del Real è impalpabile per metà gara, dopodiché inizia a segnare qualche canestro, ma è lontano anni luce dal giocatore dominante visto venerdì. Per chiudere, sbaglia un tiro decisivo in mismatch contro Hickman a poco più di un minuto dalla sirena finale.
Rodríguez: 7. Lasciato inspiegabilmente in panchina per i primi 3 minuti del supplementare, gioca una partita con luci e ombre (21 punti ma 6/14 al tiro), sicuramente non aiutato dall’enigmatica gestione di Laso, che lo tiene in campo meno di 22 minuti, nonostante la sua presenza sia fondamentale per far girare l’attacco dei blancos.
Carroll: 5,5. Solo 5 minuti in campo, sbaglia forse con un po’ di sufficienza il primo dei tanti tiri della disperazione del Real nell’ultimo minuto, ma forse avrebbe dovuto essere coinvolto maggiormente in precedenza.
Darden: 6,5. Giocatore di sostanza, si rende utile con tante cose poco evidenti, ma sa anche fare canestro quando conta, come la tripla importante a metà del terzo quarto, quando il Real respinge l’assalto del Maccabi, e due punti pesanti nel finale del quarto periodo.
Llull: 4,5. Il peggiore in campo senza se e senza ma: sforna 8 assist (e gli valgono mezzo punto in più), ma a livello di scelte è spesso confusionario, e non segna nemmeno in una vasca da bagno (0/7 dal campo). La cosa incomprensibile è perché Laso lo tenga in campo quasi 36 minuti.
Bourousis: 6. Senza infamia e senza lode: tiene come può, e tutto sommato non male, Schortsanitis, segna 12 punti e prende 9 rimbalzi, oltre a mettere due liberi che pesano come piombo per il pareggio a 20 secondi dalla fine dei regolamentari. Ma l’impressione è che possa sempre dare di più, senza accontentarsi del tiro da fuori, che gli entra raramente (0/3 dall’arco è troppo per uno come lui), e sgomitando di più in area.
Slaughter: 5,5. Gioca una decina di minuti, più che altro per far rifiatare i titolari, segnando due punti, contenendo discretamente Schortsanitis in un paio di azioni e perdendo una palla persa velenosa nel finale.
Mejri: 5. Tre minuti disastrosi, non è ancora pronto per scendere in campo a questo livello.

Maccabi Electra Tel Aviv

Ricky Hickman si è fatto sentire nel finale (Foto: Savino Paolella)

Ricky Hickman si è fatto sentire nel finale (Foto: Savino Paolella)

Rice: 9. Semplicemente pazzesco. Dopo tre quarti inguardabili, ecco il solito quarto periodo in cui sembra che nessuno riesca a fermare le sue incursioni in area. Poi, nel supplementare, la vince praticamente da solo, segnando 14 punti (quattordici!), piazzando anche due triple dal palleggio che nessuno si aspetta, e guadagnandosi a pieno titolo il premio di MVP.
Smith: 8. Fino al terzo quarto è lui il migliore del Maccabi: punti (15, con 3/6 da tre), ma anche tanto lavoro sporco, tanta difesa, 7 rimbalzi e una stoppata ad altezza siderale degna del suo compagno di squadra Tyus.
Hickman: 7. Un paio di triple nel terzo periodo riporta in partita il Maccabi dopo un primo tempo da 0/4 al tiro; poi, nel finale, c’è anche molto di suo nella vittoria gialloblu.
Ingles: 5. In estrema difficoltà fin dal suo ingresso in campo; Blatt è lucido a capirlo e lo lascia sul parquet meno di 8 minuti.
Tyus: 7,5. Alza la voce in difesa sul finire del terzo quarto, facendo sentire tutto il suo atletismo ai madrileni che si avventurano nei pressi del ferro. Poi, nel supplementare, un poderoso alley-oop e una stoppata su Rodríguez a 1.20 dalla sirena incorniciano una prova di gran sostanza (12 punti, 11 rimbalzi, 3 stoppate).
Pnini: 5. Non è proprio la sua serata (0/5 al tiro), e anche in questo caso è bravo Blatt a tenerlo poco in campo.
Ohayon: 6. Esegue diligentemente il suo compitino, senza strafare, come è nelle sue corde.
Blu: 7,5. Fa valere la sua esperienza segnando quando serve e facendosi sentire nel finale: importantissimo il rimbalzo in attacco tramutato in due punti a due minuti dalla fine del quarto periodo.
Schortsanitis: 5,5. Gioca poco per problemi di falli, commettendo il 5º appena rientrato in campo a 6 minuti dal termine dei regolamentari. Meriterebbe un voto più basso, ma non si può non considerare il fatto che mette 9 punti in 9 minuti.