Euroleague-wallpaperNizhny Novgorod – Unics Kazan 78-74 (11-19, 24-23, 19-14, 24-18)

Nizhny Novgorod ed Unics Kazan si giocano l’accesso tre le migliori sedici squadre europee in un vero e proprio spareggio. Al Nizhny, infatti, serve obbligatoriamente una vittoria per agguantare e superare i rivali odierni, visto lo scontro diretto favorevole. Pashutin ha ereditato una situazione delicatissima dopo la successione a coach Pedoulakis, ma ha ottenuto gli scalpi eccellenti di Efes e Zalgiris, Real Madrid e Sassari in trasferta. A Kazan non vogliono vanificare tutto con una sconfitta e ridursi a sperare che Sassari sconfigga lo Zalgiris fuori casa.

Coach Bagatskis deve rinunciare al miglior realizzatore della competizione, Taylor Rochestie, e lancia in quintetto il georgiano Patsatsia, che si presenta con la prima tripla della sua carriera europea, lanciando i suoi sul 7-0. L’esperto Nikos Zizis prova a scuotere i suoi con una tripla al primo tentativo, e James White segna con il fallo per portare avanti l’Unics (7-8). In men che non si dica l’ex sassarese sale in doppia cifra.

I primi squilli di Langford e un layup di Zizis costringono i padroni di casa a fermare il gioco in fretta e furia. Dopo il bel parziale in avvio, la squadra di Novgorod ha segnato la miseria di quattro punti in otto minuti. Thompkins sa che deve assumersi più responsabilità offensive del solito e forza delle giocate da solo contro tutta la difesa schierata, rimediando poche fortune e diverse stoppate.

Curtis Jerrells, ex Olimpia Milano

Curtis Jerrells, ex Olimpia Milano

D’Or Fischer si mette in moto in post basso per portare il vantaggio degli ospiti in doppia cifra. La difesa dell’Unics funziona, e nei primi venti minuti per smuovere il tabellone il Nizhny deve sempre ricorrere a soluzioni estemporanee, come la tripla con fallo subito di Khvostov, o al talento di Kinsey, in doppia doppia ben cinque volte in questa avventura in Eurolega. Il primo tempo si chiude con i primi due punti di Thompkins, dalla lunetta, che si sblocca e aggiorna lo score sul 35-42.

Nel terzo quarto va in scena una sfida a suon di canestri tra Keith Langford, impressionante la sua varietà di soluzioni offensive, e Trey Thompkins, decisamente un altro giocatore rispetto a quello del primo tempo. Il divario si assottiglia in amniera lenta, ma inesorabile: l’ultimo tiro del terzo periodo è una bomba di Kinsey che riporta il Nizhny ad un solo possesso di distanza (52-54).

Per ben due volte la tripla del sorpasso scagliata da Antonov danza in maniera beffarda sul ferro ed esce. Al terzo tentativo, però, i padroni di casa riescono a rimettere il naso avanti, grazie a Kinsey, che penetra nella difesa dell’Unics e trova sia il canestro che il fallo. Il pubblico di Novgorod assiste estasiato ad una serie di eventi più unici che rari: la riserva Baburin trova una tripla al ventiquattresimo secondo e Khvostov lo imita (69-63) nonostante la pressione della difesa e l’equilibrio estremamente precario.

Jerrels con un tiro da tre punti di tabella prova a tenere a galla Kazan, ma nel turbillon di tiri liberi finali, Thompkins e Kinsey mantengono la calma, sancendo una inattesa qualificazione per la matricola Nizhny Novgorod. L’Unics scende in Eurocup, e sarà tra le favorite per la vittoria finale, se saprà risollevarsi da questa cocente delusione.

Nizhny: T.Kinsey 23, T.Thompkins 17, D.Khvostov 10. Reb (33): A.Parakhouski 7. Ast (17): S.Antonov 4

Unics: K.Langford 24, J.White 15, C.Jerrells 11. Reb (31): K.Langford 10. Ast (13): K.Langford 5