PGE Turow – EA7 Emporio Armani Milano 96-101

L’ultima partita del Gruppo C è quasi un’amichevole per Milano e Turow, con l’EA7 già qualificata con un matematico quarto posto alle Top 16 e il PGE già fuori da più di un turno. Ne esce comunque una partita tutto sommato godibile, con difese piuttosto allegre che hanno favorito le qualità offensive dei giocatori più talentuosi delle due squadre. In più, la voglia di fare bene davanti al proprio pubblico ha spinto i polacchi a dare il 100% nonostante il risultato fosse ininfluente, rimontando per ben due volte un discreto vantaggio milanese e mantenendo in bilico il punteggio fino agli ultimi istanti.

Partita senza infamia e senza lode per Alessandro Gentile (Foto: Alessia Doniselli)

Partita senza infamia e senza lode per Alessandro Gentile (Foto: Alessia Doniselli)

Addirittura sei i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, testimonianza di un gruppo che ama giocare di squadra e che è riuscito a mettere in difficoltà la poco motivata difesa biancorossa facendo girare pazientemente la palla per trovare sempre il tiro migliore possibile. Spesso questo è passato per le mani di Damian Kulig, vero incubo soprattutto per Shawn James, sia quando si è esibito in pregevoli avvitamenti sul piede perno in area, sia quando si è allontanato per colpire da oltre l’arco (23 punti, 5/8 da due, 3/4 da tre, più 8 rimbalzi). È proprio Kulig che negli ultimi 5 minuti, sul +8 Milano, va a segno con un personale 5-0 e dà il via all’ultimo tentativo di rimonta dei polacchi, che toccano anche il -1 con una tripla di Jaramaz a due minuti dalla sirena ma che non riescono ad andare oltre, puniti nel finale dalla leadership di Kleiza, Gentile e Brooks, che si fanno trovare pronti quando conta (sempre per quello che conta, in una partita con nulla in palio).
Ma il vero show è stato quello che si è visto nel terzo quarto, e che ha avuto come protagonista unico e inarrivabile Linas Kleiza; il lituano si conferma giocatore da alti e bassi, ma se i “bassi” fanno ormai da tempo mugugnare più di un tifoso meneghino, bisogna anche riconoscere che gli “alti” sono di tutto rispetto: dopo aver sbagliato le prime 4 conclusioni dai 6,75, infatti, Kleiza infila 8 (otto!) triple in fila a cavallo tra secondo e quarto periodo, segnando 18 punti nel solo terzo quarto, scavando praticamente da solo il divario che porta l’Olimpia a +13 (42-55) e tenendo a galla i suoi, almeno nella metà campo offensiva, quando smettono di difendere e permettono al Turow di ricucire e sorpassare con un controparziale di 18-4 chiuso da una schiacciata di Dylewicz in contropiede. Il vantaggio polacco dura però meno di un minuto: giusto il tempo, per Kleiza, di infilare un altro tiro da tre e far ripartire Milano.
Ora per l’EA7 non resta che aspettare per sapere chi dovrà affrontare alle Top 16: quello che già si sa è che sarà un girone tutt’altro che facile, e che la squadra di Banchi ha ancora parecchi passi avanti da fare per poter iniziare a pensare realisticamente ai quarti di finale: d’accordo che questa partita, come già ricordato, valeva “il giusto”, che mancava Samardo Samuels, uno dei migliori finora, e che in generale è parso che molti giocatori si siano presi mezzo turno di riposo, ma probabilmente una vittoria più convincente contro il fanalino di coda del girone sarebbe stato un biglietto da visita migliore per il prosieguo della stagione europea.

MVP. Non può che essere Linas Kleiza: 29 punti, 2/3 da due, 8/13 da tre, 6 rimbalzi per 28 di valutazione. Se fosse un po’ più continuo e facesse anche solo finta di difendere potrebbe davvero fare costantemente la differenza.

PGE Turow – EA7 Emporio Armani Milano 96-101 (17-22, 22-25, 27-25, 30-29)
Turow: D. Kulig 23, M. Collins 14, C. Wright 13. Rim (38): D. Kulig 8. Ass (24): M. Collins e T. Taylor 5.
Milano: L. Kleiza 29, M. Brooks 14, A. Gentile 11. Rim (30): L. Kleiza 6. Ass (22): D. Hackett 9.