Stefan Jovic (Crvena Zvezda) – Un’ottima stagione finora per il play serbo, nonostante per lo Stella Rossa non fosse andata altrettanto bene, almeno fino a giovedi sera. A Monaco di Baviera per la squadra di Radonjic un bivio fondamentale ed è arrivata una vittoria fondamentale, con grande protagonista Jovic, partito in quintetto e che ha deliziato il pubblico della Audi Dome con le sue giocate che hanno prodotto il nuovo record della Euroleague per gli assist, ben 19, di cui ne hanno beneficiato soprattutto Miller e Simonovic.

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Grande prestazione di Manu Markoshvili a Tel Aviv (foto di Roberto Caruso)

Manu Markoishvili (Darussafaka Istanbul) – Ormai la Nokia Arena è diventata terreno violabile da chiunque, eppure c’è tantissimo del buon vecchio Manu nella vittoria dei turchi in Israele, rovinando l’esordio in Eurolega di coach Avi Even. Soprattutto con gli 11 punti del terzo quarto, che ha rivoltato e segnato la partita, e nelle due triple ad inizio ultimo quarto che hanno fatto scappare il Darussafaka sul +15. Il tutto in una gara da 22 punti, 7/12 al tiro, 3 rimbalzi, 2 assist e 4 rimbalzi.

Mindaugas Kuzminskas (Unicaja Malaga) – Dominante. E senza apparire come potrebbe esserlo per un giocatore che ha ormai assunto lo status di star europea. Altra gara, su 5, di livello assoluto per un giocatore nella cui testa deve essere scattato un click e che ormai da Eurobasket gioca ad un livello decisamente superiore, sfruttando le sue lunghe braccia, i suoi movimenti vicino a canestro ed il suo tiro dal raggio quasi illimitato (76.7% da 2 e 42.9% d 3 in stagione). A Mosca, nella supersfida della settimana, ha fatto a pezzi la difesa del CSKA incapace di trovare un antidoto al suo gioco chiudendo con 22 punti e soli 3 errori al tiro, aggiungendo 4 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi.

Nicolò Melli (foto A. Bignami 2013)

Nicolò Melli (foto A. Bignami 2013)

Nicolò Melli (Brose Bamberg) – Due indizi fanno senza dubbio una prova. Nicolò da Reggio Emilia è diventato grande e sta giocando la più grande stagione europea della sua vita. Un coach che gli dà fiducia, un modo di giocare e capacità tecniche (ball handling, raggio di tiro e tocco) che sembrano fatte apposta per il sistema di gioco del Brose ed in cui il lungo emiliano ci sguazza. Che in Germania potesse fare la voce grossa si sapeva ma che in Europa potesse essere fondamentale in pochi lo sospettavano. Tre gare su buoni livelli, poi settimana scorsa l’exploit dei 10 assist e venerdì sera il dominio assoluto a Sassari, in una gara da 26 punti con 7/10 da 2, 3 triple (su tre tentativi), 8 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi in una gara da 37 di valutazione che lo consacra MVP di giornata.

Ante Tomic (Barcelona) – In una settimana in cui diversi centri hanno alzato il volume, ad iniziare dal solito Miro Bilan, passando per Othello Hunter per finire con Stimac e Zirbes, scegliamo come “5” per un quintetto piú che agile il croato in maglia blaugrana, lui che ormai in questa posizione gioca raramente se non in alcuni frangenti del match e per motivi tattici. Che la sfida con il Lokomotiv potesse decidersi sotto le plance era risaputo, forse un po’ meno che il Barça senza di lui in campo soffrisse tantissimo, finendo anche sotto di 7 punti prima di rientrare grazie ad ottime giocate difensive, dovute anche e soprattutto alla sua presenza nel pitturato. 16 punti e 7 assist per lui, a dimostrazione dell’ottimo lavoro fatto anche per i compagni e della sua immensa utilità tattica.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Hackett è tornato a giocare da protagonista in Europa (Foto Savino Paolella 2014)

Sesto uomo: Daniel Hackett (Olympiakos) – Nell’ennesima pessima settimana delle squadre italiane, fa specie (e ovviamente piacere) vedere due giocatori italiani nel nostro quintetto della settimana. La menzione per Daniel Hackett ci fa poi particolarmente piacere per un ragazzo che ha vissuto gli ultimi 15 mesi in un tunnel buio, tecnico e personale, di cui è ovviamente il primo responsabile. Eppure questa estate ha avuto il coraggio di lasciare le coccole di Milano per rimettersi in gioco in una squadra in cui per forza di cose il suo era un ruolo da comprimario. Lo ha fatto con incredibile maturità, entrando lentamente nei meccanismi già oliati di un roster che sta insieme da tantissimo tempo ed in cui lui sa dare sempre il contributo necessario. A Milano era stato difensivo ad Istanbul anche offensivo, con una tripla fondamentale per incanalare il match verso l’overtime, a margine di una gara di grandissima qualità e quantità con 11 punti, 2 rimbalzi, 2 recuperi ma soprattutto 8 assist.

(Foto Savino Paolella 2014)

Percorso netto finora per Plaza e Malaga (Foto Savino Paolella 2014)

Allenatore: Joan Plaza (Unicaja Malaga) – L’ex secondino da Barcelona (anche se lui orgogliosamente rivendica le sue radici cestistiche a Badalona) sta compiendo l’ennesimo capolavoro cestistico in quel di Malaga. Che l’Unicaja fosse considerata una squadra sicuramente interessante era fuor di dubbio, che potesse, dopo un mese di Eurolega, essere l’unica imbattuta lo era un pò meno. Soprattutto se si pensa che questo risultato è passato attraverso quella che può considerarsi a tutti gli effetti una impresa, la vittoria di Mosca contro il CSKA. Plaza sta costruendo il suo successo con una squadra dal talento non eccelso, in cui Kuzminskas è la stella più splendente, ma dove tutti possono essere protagonisti e comprimari, ma quello che è fondamentale è l’utilità di tutti all’interno di un sistema offensivo e difensivo che sa produrre numeri là dove serve come il maggior numero di assist, il rapporto assist/palle perse e la percentuale al tiro. Malaga non arriverà in fondo (forse) ma finora vedere le sue partite è uno spettacolo assicurato.


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