(Fabrizio Stefanini 2015)Bobby Dixon (Fenerbahce Ulker Istanbul) – Altra vittoria importante per il Fenerbahce e altra prestazione decisa per il playmaker statunitense. Una vera sentenza da tre punti (7/13) e una prova da 25 punti, 5 assist e 4 rimbalzi, in 27 minuti di impiego. 29 di valutazione e primo posto nel girone A. Una delle squadre più temibili di questa edizione, in un girone con Khimki, Real e Bayern, oltre alla sorpresa Strasburgo.

Fabien Causeur (Laboral Kutxa Vitoria) – L’incubo della difesa di Milano, incredibilmente preciso dalla lunga. Causeur ha terminato l’incontro con 22 punti, 4 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi, una stoppata e 6 falli subiti, per 28 di valutazione. Eccellente impatto il suo, abbinato a quello di Bourousis, che condanna inesorabilmente la squadra di Jasmin Repesa. Il suo 4/5 da tre ha tagliato le gambe alle speranze di permanenza in Europa delle scarpette rosse, costringendole a dover fare un autentico miracolo.

Jeremy Leloup (Strasbourg) – L’ala del sorprendente Strasburgo manda a referto una prova molto convincente, dopo aver sconfitto la scorsa settimana i campioni in carica del Real Madrid. Questa volta, la vittima dei francesi è la Stella Rossa di Belgrado, avanti 34-52 all’intervallo e poi recuperata fino al 78-75 finale. Leloup ha concluso con 24 punti, 8 rimbalzi, 2 recuperi e 4 falli subiti, per 26 di valutazione. Per ora, il terzo posto nel girone è realtà, ma la strada è ancora lunga prima di poter cantar vittoria, a maggior ragione avendo Real Madrid e Bayern di Monaco alle spalle.

Luke Harangody (Darussafaka Istanbul) – L’MVP di giornata distrugge letteralmente la Dinamo Sassari dell’ormai ex Meo Sacchetti. Due dei componenti del miglior quintetto del sesto turno di regular season si sono dimostrati, per forza di cose, la condanna delle due italiane. Incredibile l’impatto dell’ala statunitense: 26 punti, 13 rimbalzi e 3 assist, per un entusiasmante 35 di valutazione. Vittoria fondamentale per il Darissafaka, approfittando dell’ennesima caduta del Maccabi Tel Aviv.

Bryant Dunston (Anadolu Efes Istanbul) – Grande prova di quantità e qualità per il centro ex Olympiacos. Era molto importante imporsi contro il Limoges e non sottovalutare l’avversario, con lo scopo di tornare nella parte alta del gruppo B. Il lungo dell’Efes ha scritto a referto 12 punti (6/8 dal campo), 11 rimbalzi e 7 assist, oltre a due recuperi ed una stoppata. 27 di valutazione e testa alla prossima partita contro Milano.

Trinchieri 2 B&WCoach, Andrea Trinchieri (Brose Baskets Bamberg) – Impresa del coach milanese e del suo Bamberg quella avvenuta in Germania contro l’imbattuta Unicaja di Malaga. Dare 20 punti all’unica squadra imbattuta rimasta è qualcosa da sottolineare per forza di cose, a maggior ragione se la squadra avversaria rimane a 53 punti. Grande prova corale e progetto che sembra andare nella giusta direzione, dando ancora una volta la prova che i prodotti italiani all’estero mantengono un livello di prestazioni decisamente alto.

Sesto uomo, Othello Hunter (Olympiacos Piraeus) – La notizia dell’infortunio di Patric Young, con la rottura del legamento crociato, ha purtroppo suscitato grande scalpore tra gli addetti ai lavori. L’ottimo inizio di stagione del prodotto di Florida non ha aiutato lo staff dell’Olympiacos a digerire il fatto, ma ci ha pensato quello che è stata la sua riserva (di lusso) fino ad oggi: Othello Hunter. 19 punti e 8 rimbalzi per scacciare la paura. Mica poco. Soprattutto per il peso specifico della partita, in casa del Cedevita Zagabria, probabilmente una delle squadre più in forma nella competizione.