OLYMPIACOS PIREO-REAL MADRID 71-62 (serie 2-2)

Vassilis Spanoulis, per la terza volta Mvp delle Final Four (foto euroleague.net)

Vassilis Spanoulis (foto euroleague.net)

L’Olympiacos, sospinto da una Peace&Friendship Arena ribollente, vince anche gara-4 e forza il Real alla bella che si giocherà tra due giorni a Madrid.  A fare la differenza è ancora una volta il coraggio di Bartzokas nel giocare piccolo, sfruttando la sola potenza di Dunston per fare la differenza in mezzo all’area. A questo si aggiunge la scarsa vena al tiro dei blancos (18/53 complessivo), oltre ad una insolita difficoltà nel muovere la palla testimoniato dalle 13 palle perse e dai soli 10 assist. Venerdi si torna a Madrid per una gara senza domani e forse anche senza pronostico, con l’Olympiacos che non avrà il sostegno dei suoi tifosi, ma il Real avrà nella mente i fantasmi delle Final Four di 12 mesi fa.

I greci provano a ripetere lo spartito vincente di due giorni fa attaccando spesso e volentieri il canestro, soprattutto con un ispirato Mantzaris, anche se Dunston sembra meno dominante di gara-3, soprattutto in difesa dove il Real trova subito i tiri da fuori per aprire il campo e riuscire a giocare anche interno, con Bouroussis che inchioda il 6-10, ma anche con le penetrazioni di Llull e Fernandez. La gara stenta a decollare con tanti errori da una parte e dall’altra, con l’Olympiacos che tira 6/19 dal campo e il Real che colleziona 5 perse, in un primo quarto da punteggio bassissimo (15-16 per i blancos). Bartzokas si gioca il quintetto basso con Papapetrou, Collins e Printezis di fianco a Dunston per limitare le penetrazioni del Real che soffre tatticamente,  segnando solo dalla lunetta fino all’inchiodata di Slaughter a 1.45 dall’intervallo lungo, mentre l’Olympiacos, senza fare nulla di trascendentale, trova le bombe di Printezis e Papapetrou per superare (23-18) a metà quarto. E’ la difesa biancorossa, che tiene il Real a 9/27 dal campo e a 7 perse, che alimenta il break interno con ancora Papapetrou protagonista per il massimo vantaggio sul 32-21, che il Real riesce a limare fino al -7 con cui si va negli spogliatoi.

L’Olympiacos continua a difendere con grande intensità nascondendo il canestro al Real, che da fuori non riesce a trovare il fondo della retina per aprire la scatola. I greci, dal canto loro, non hanno la capacità di andare oltre i 6-8 punti di vantaggio, mantenendo la gara in equilibrio, con Spanoulis e Fernandez che provano a darle una scossa con due missili da casa loro (47-40). Il Real prova a mettersi a zona e produce un paio di recuperi, riuscendo ad impattare sulla bomba di Fernandez a quota 47 poco prima dell’ultima pausa. Nel momento più difficile in attacco per i greci è Dunston che fa la voce grossa riportando i suoi avanti di 6 e dando coraggio ai compagni ed anche al pubblico. Spanoulis cerca di sfruttare il pericolo-Dunston a centro area, spaccando la difesa con le penetrazioni, ma è ancora l’ex-Varese che recupera un rimbalzo e inchioda il 64-58 con meno di 2 minuti sul cronometro. Il tiro di Mirotic è l’immagine di un Real che tira 5/22 da dietro l’arco, mentre la bomba di Lojeski dall’angolo fa scorrere i titoli di coda e riporta tutti in Spagna per una gara-5 che si annuncia ad altissima tensione.

MVP:  Parte piano, forse quasi sorpreso che il Real abbia occhi solo per lui, e non sembra avere la stessa intensità di gara-3. Non appena la tensione sale, però, Bryan Dunston si butta nella mischia e alza il volume su entrambe le metà del campo. E’ lui a trovare i 4 punti consecutivi per ridare coraggio ai biancorossi, con il Real a stretto contatto, ed è ancora lui che inchioda il nuovo +6 dopo un doppio errore dalla lunetta di Spanoulis. Chiude con 13 punti, 9 rimbalzi e 25 di valutazione, ma soprattutto la sgradevole sensazione, per Laso, che il Real non abbia armi per limitarlo.

OLYMPIACOS PIREO-REAL MADRID (15-16; 22-14; 12-17; 22-15)

OLY: Dunston 13; Lojeski 13; Spanoulis 12. Rim 39 (Dunston 9); Ass 19 (Spanoulis 7)

MAD: Fernandez 18; Darden 10; Mirotic 9. Rim 34 (Fernandez 8); Ass 10 (Llull 5)


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