GIRONE A

Carlos Arroyo ferma Bo McCalebb (foto tbl.org.tr)

Bo McCalebb sembra uno di quelli maggiormente rigenerati da Obradovic (foto tbl.org.tr)

1(=) Fenerbahce Ulker (5-0)

Unica squadra a punteggio pieno dell’Eurolega insieme a Real Madrid e Olympiacos, il Fenerbahce ha confermato contro Nanterre tutti i progressi mentali fatti negli ultimi mesi. In una gara di per se difficile già sulla carta, gli uomini di Obradovic hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice e solo un guizzo di classe di McCalebb e Bogdanovic nel finale hanno permesso al Fener di allungare e di risolvere la pratica Nanterre. Chiaro segnale di durezza mentale che è il cambiamento più evidente rispetto alla passate stagione.

2(+1) FC Barcelona (3-2)

Segnali positivi arrivano dall’Ucraina dove i blaugrana escono alla distanza in una gara che il Budivelnik ha giocato a mille all’ora e in cui gli uomini di Pascual hanno risposto per le rime. Soprattutto importanti le risposte dai nuovi Lampe, Nachbar e Dorsey, oltre al solito Navarro. In particolare il lungo americano ha mostrato segnali di ripresa offensiva che fanno ben sperare. Continua invece a non andare in ritmo Papanikolau, che deve ricalibrarsi su un sistema di gioco in cui non è più il primo o secondo violino, e sta faticando in questo senso.

3(-1) Nanterre (2-3)

Anche se la classifica li pone un gradino più indietro, i ragazzi di Donnadieu hanno dato l’ennesima dimostrazione che possono competere per un posto nelle Top16 anche alla Ulker Arena. Non hanno mai abbassato la testa e hanno avuto la forza di rientrare in partita prima di crollare sotto i colpi finali dei più quotati avversari. Il loro destino passerà per la sfida interna al Partizan di settimana prossima, ma siamo certi che non andranno a Mosca già sconfitti.

4(=) CSKA Mosca (3-2)

Vittoria agile settimana scorsa contro un Partizan in vacanza e tanti minuti per tutti, oltre che la possibilità per Messina di provare a migliorare l’amalgama e di continuare nel processo di crescita del gruppo, che in queste prime partite di Eurolega è sembrato alquanto lento. Il calendario è amico del CSKA che può sfruttare le prossime due partite per arrivare alla sfida interna con il Fenerbahce in una condizione, psicologica e di classifica, decisamente migliore

Weems da MVP ed il CSKA incassa la VTB League

Weems tra i migliori nel facile successo sul Partizan

5(=) Partizan Belgrado (1-4)

Vacanza non preventivata a Mosca, quella che la giovane truppa di Vujosevic si è presa 7 giorni fa. La squadra, a parte un Bojan Bogdanovic sempre volitivo e propositivo, non è proprio scesa in campo segnando 18 punti nei primi due quarti, oggettivamente improponibile a questo livello. La sensazione è che siano focalizzati su quelle che saranno le sfide decisive (con Budivelnik e Nanterre), dando per perse le gare contro gli squadroni del gruppo.

6(=) Budivelnik Kiev (1-4)

Gli ucraini ci hanno messo tanta buona volontà, tanto cuore e tanta corsa per cercare di mettere in difficoltà il Barça ma alla fine il talento è quello che è ed è arrivata un’altra sconfitta. Hanno ancora la possibilità di accedere alle Top16 anche se dovranno ribaltare il -19 di Nanterre e resistere alla Pionir di Belgrado.

GIRONE B

Justin Dentmon (Zalgiris)

Justin Dentmon, MVP dell’ultima settimana

1(=) Real Madrid (5-0)

Girone d’andata immacolato chiuso con una grandinata sul povero Efes che, da unica antagonista, si è trovato ad essere squadra con il passivo più alto subito (47 punti). Candidata in fuga per il trofeo, peccato la Final Four non si giochi a novembre, altrimenti gli uomini di Laso sarebbero già con la medaglia al collo.

2(=) Anadolu Efes (3-2)

Ridimensionati? Oddio, contro questo Real c’era poco da fare, ma la sensazione che i turchi abbiano consistenza diversa dal -47 patito a Madrid resta. Certo, se quando conta i risultati sono questi, qualche dubbio sulla credibilità in ottica Top16 deve sorgere.

3(=) EA7 Emporio Armani Milano (3-2)

Doveva essere poco più che una passeggiata e invece, nonostante le folate di Langford ed il pragmatismo di Moss, Strasburgo è stata in partita sino al 62-60 nel quarto conclusivo. Lontana la continuità richiesta ad una squadra vera che possa sfruttare al massimo cotanto talento. Vicine, salvo sconvolgimenti, le Top 16.

4(+1) Zalgiris Kaunas (2-3)

Il 6/6 di Dentmon (MVP della settimana) è la seconda prestazione balistica dall’arco della storia dietro al 9/9 di Stombergas che dello Zalgiris sarebbe l’attuale allenatore. Corsi e ricorsi? Lo Zalgiris di oggi, con Lavrinovic, è altra squadra rispetto a quello di ieri. La fuga iniziale, frustrata dai tedeschi si è trasformata in un nuovo, decisivo allungo. Per le Top16, ora, ci sono anche loro.

Foto Alessandro Montanari 2013

Langford, insieme a Moss, artefice del successo sullo Strasburgo (Foto Alessandro Montanari 2013)

5(-1) Brose Basket Bamberg (2-3)

I due ko con Milano e Zalgiris ne ridimensionano le possibilità in ottica Top16 più per l’impatto con le due formazioni candidate al passaggio del turno che per la mera classifica. Vero che lo Zalgiris, antagonista diretto, si giocherà il ritorno a Bamberga, ma Ford e soci stanno patendo la caratura degli avversari.

6(=) Strasburgo (0-5)

La vittoria non è arrivata ma i passi avanti si sono visti e Milano ha rischiato di farne le spese. Fuori dal discorso qualificazione potrebbero diventare la mina vagante in grado di segnare i destini in ottica 4° posto. Andare in Francia, da oggi in poi, non sarà semplice per nessuno. 

GIRONE C

(Fabrizio Stefanini 2013)

Erick Green finalmente protagonista in Eurolega (Fabrizio Stefanini 2013)

1(=) Olympiakos Pireus (5-0)

L’Olympiakos chiude il girone di ritorno con una vittoria di soli due punti contro lo Zielona Gora che in alcuni momenti è anche riuscito a mettere in difficoltà i campioni in carica greci. Già dalla partita contro Siena, Spanoulis e compagni non sono sembrati al massimo della loro possibilità. Andando avanti con la stagione, quelle che ora sono preoccupazioni possono diventare problemi.

2(=) F.C Bayern Munchen (3-2)

La sconfitta contro il Galatasarat ci sta. I turchi dovevano mostrare di essere più forti degli infortuni e gettare il cuore oltre l’ostacolo ha funzionato. Il Bayern sta vivendo un momento di flessione anche in campionato dove ha ceduto all’Alba Berlino. Un calo di forma e di concentrazione normale per una squadra che deve fare esperienza.

3(+1) Galtasaray Liv Hospital (3-2)

Avere un record positivo a questo punto di una stagione costellata dagli infortuni è un lusso che a Istanbul non speravano più. Pops Mensah-Bonsu si sta rivelando un grande acquisto. Adesso tocca a Malik Hairston dimostrare il suo valore. Bella la prova di forza contro il Bayern della scorsa settimana.

euroleague.net

Pops Mensah-Bonsu si è subito preso il Galatasaray (euroleague.net)

4(=) Unicaja Malaga (2-3)

Il Malaga poteva trovarsi nella stessa situazione di Bayern e Galatasaray se sulla sua strada non avesse trovato la migliore Montepaschi dell’anno e il tiro allo scadere di Viggiano. In una competizione come l’Eurolega basta un attimo per andare giù. Il record adesso è negativo ma Malaga sembra in controllo dell’ultimo slot per passare il turno.

5(+1) Montepaschi Siena (1-4)

La migliore partita dell’anno per i Toscani la scorsa settimana a Malaga. La migliore partita per Daniel Hackett. Una prova che ci voleva dopo 4 partite perse consecutive in coppa. Chissà che la prima vittoria non dia il via a una svolta insperata in questa stagione di coppa europea.

6(=) Stelmet Zielona Gora (1-4)

Le prospettive dello Zielona Gora sono molto meno ottimistiche di quelle della Montepaschi. I margini di miglioramento dei toscani sono enormi, mentre quelli dei polacchi non si vedono all’orizzonte. La strada è tutta in salita.

GIRONE D

Joe Ingles (fonte www.euroleague.net)

Grande girone di andata perJoe Ingles (fonte www.euroleague.net)

1(=) Maccabi Tel Aviv (4-1)

Girone d’andata chiuso in modo quasi impeccabile per i gialloblu. Solo la sconfitta rimediata all’esordio a Vitoria non ha permesso a coach Blatt di sbeffeggiare tutti i critici che in estate chiedevano la sua testa. Nonostante un quintetto leggerissimo (Hickman e Rice da guardie e Smith ed Ingles da ali) la profondità del roster a disposizione ha fin qui fatto la differenza in un girone che si sta dimostrando una vera trappola per topi. L’MVP fin qui è Joe Ingles, arrivato alla ricerca del definitivo salto di qualità dopo le alterne fortune in maglia Barcellona, che sta viaggiando a 13.2 punti, 4.6 rimbalzi e 4.4 assist con ottime percentuali al tiro.

2(=) Lokomotiv Kuban Krasnodar (4-1)

La grande sorpresa, fin qui, dell’Eurolega. I pochissimi cambi effettuati in estate dalla società su indicazione di coach Pashutin sono la vera arma in più dei vincitori dell’ultima EuroCup. Con l’energia di Derrick Brown (14.4 punti col 66% da 2pt) e la potenza di Richard Hendrix (12.4 punti col 72% da 2pt e 8.4 rimbalzi) i russi si stanno facendo rispettare su tutti i parquet fin qui calcati. Il killer instinct mostrato da Krunoslav Simon, uno che per inciso fin qui ha 3/19 da tre punti se escludiamo i due buzzer beater infilati con Pana e Vitoria, nelle ultime due uscite hanno di fatto trasformato la stagione del Lokomotiv che ora può gestire il girone di ritorno per centrare un comodo approdo alle Top16.

3(=) Panathinaikos Atene (2-3)

Poche, se non pochissime, le cose che stanno funzionando in casa PAO. L’unica gara convincente è stata quella casalinga contro Vitoria, e va ricordato che i baschi giocarono con gli uomini contati. Oltre alla gestione che Pedoulakis sta portando avanti con alcuni giocatori (su tutti Curry ed Ukic che tolgono spazio a Pappas e le rotazioni frenetiche nei lunghi), il vero elemento destabilizzante è il declino di Dimitris Diamantidis che, a dispetto della innata freddezza nelle giocate chiave e degli 8.2 assist di media, sta disputando un Eurolega da 10/45 dal campo e 9/14 ai liberi. Inutile dire che Pedoulakis, che fu una delle bandiere dei Greens da giocatore sul finire degli anni ’80, non può permettersi di togliere il vero padrone della squadra, ma tenerlo in campo in questo momento è controproducente.

Dimitris Diamantidis conferma fondamentale per il Pana

Per il momento stagione molto difficile per Diamantidis e i Greens

4(=) Laboral Kutxa Vitoria (2-3)

La vera contendente del Galatasaray per il premio “Sfiga dell’anno”. Dei quattordici elementi fin qui schierati da coach Scariolo, solo quattro sono stati capaci di mantenersi sani per tutte e cinque le gare disputate. Di fatto l’ex coach di Milano non ha mai potuto schierare la stessa formazione per due gare di seguito. Nasce da questo handicap la difficoltà dei baschi a dare una continuità di rendimento, e di risultati, ad una stagione fin qui estremamente difficile sia in Europa che in Spagna. La buona prova offerta a Krasnodar tuttavia è una valida base da cui ripartire e, incrociando le dita, cercare nella seconda parte di regular season di mantenere quantomeno la quarta piazza.

5(=) Stella Rossa Belgrado (2-3)

Dopo l’inizio in salita i serbi si sono rilanciati con due vittorie consecutive che hanno ridato entusiasmo ad un gruppo giovane e dalle discrete potenzialità. Certo l’exploit del Lokomotiv e la presenza di egemonie storiche  (Maccabi, Panathinaikos e Vitoria) lascia davvero poco spazio ai sogni di qualificazione per la Stella Rossa, che deve capire le reali potenzialità di Jenkins, le vittorie sono arrivate in concomitanza con due gare scialbe dell’ex Philadelphia, e si coccola la consacrazione di Boban Marjanovic (10.6 punti con 21/30 da 2pt), rinato in maglia biancorossa dopo essere stato abbandonato nel cimitero dei brocchi.

6(=) Lietuvos Rytas Vilnius (1-4)

Tolti gli acuti casalinghi con Panathinaikos e Maccabi, l’Eurolega dei lituani sta confermando i limiti di alcuni suoi elementi. Omar Cook distribuisce 7.2 assist di media ma, quando non si limita a costruire per i compagni, di fatto gioca per gli avversari come dimostra il 13/41 al tiro, lo stesso valga per Milenko Tepic che, purtroppo, ha smarrito l’immenso talento che aveva incantato tutta Europa e non solo ai tempi del Partizan. Le speranze di coach Bauermann sono riposte nelle mani di Seibutis e Gecevicius, ma i due scarti dell’Olympiacos non possono fare molto di più di quanto mostrato fin qui. Anche il calendario, gare casalinghe con Lokomotiv e Stella Rossa e fuori con le altre, rende arduo l’obiettivo di centrare altre tre vittorie per il passaggio alle Top16.

Fabrizio Quattrini

Federico Bobbio

Matteo Ferrari

Nicola Martinelli


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