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Gustavo Ayon (ACB Photo: A.Villaba)

Gustavo Ayon (ACB Photo: A.Villaba)

Gustavo Ayon: Il centro del Real Madrid ha sempre dimostrato sul parquet una grinta e un carattere invidiabile. Pronto a superare i 30 anni tra meno di due mesi, il giocatore messicano sembra avere ancora tante cartucce da sparare. La sensazione è che sia proprio lui quello più in crescita tra gli atleti a disposizione di coach Laso, partito sicuramente in sordina ad inizio stagione ma che non ha mai fatto mancare il proprio contributo in termini di energia sotto canestro nelle gare importanti. Arrivati alle Top 16 non nelle migliori condizioni, i blancos adesso possono contare sul migliore Ayon possibile e certamente non è poco. In Russia per gli spagnoli è arrivata una vittoria davvero preziosa per 82-93 sul campo del Khimki e protagonista assoluto del match è stato proprio Ayon. Ha chiuso la propria partita con 24 punti (10/12 dal campo e 4/6 dalla lunetta), 13 rimbalzi, 2 assist, 5 palle recuperate, 2 stoppate e un incredibile 41 di valutazione. Gioca con un’energia pazzesca tutti i 35 minuti in cui viene utilizzato, correndo da una parte all’altra del campo come pochi giocatori con quel fisico possono permettersi di fare. In difesa fa sentire il suo “corpaccione” e l’astuzia per dominare sotto i tabelloni certo non manca. In attacco le mani sono davvero buone e in mezzo all’area adesso è lui il punto di riferimento numero uno per la formazione madrilena.

 

Ekpe Udoh: Le vittorie del Fenerbhace in questa edizione dell’Eurolega, e in particolare durante le Top 16, non fanno ormai più notizia. I turchi viaggiano spediti in direzione Final Four e sembrano obiettivamente avere pochi rivali in questo momento. La formazione di coach Obradovic vince la partita con la sicurezza che solo le grandissime squadre sanno avere, riuscendo a soffrire (poche volte per la verità) quando serve e dominando letteralmente in molte altre situazioni. Ultima vittima l’Unicaja Malaga, che non sta vivendo certo un buon momento di stagione e che ha fatto praticamente da spettatrice non pagante in casa della capolista del girone. La gara resta viva per 10’ poi Datome e compagni prendono il largo e non si guardano più indietro. Difficile in questi casi selezionare un giocatore che più di altri sta contribuendo alla grande stagione della squadra di Istanbul, ma in una rosa ricca di grandi campioni dal talento sconfinato, forse il giocatore che ha fatto meno clamore ma che sta risultando essere fondamentale per la squadra è proprio Ekpe Udoh. Il centro americano classe ’87, sta dando a coach Obradovic l’affidabilità che ogni allenatore vorrebbe, con prestazioni sempre solide e al servizio della squadra. L’atletismo è da NBA (infatti ci sono Golden State Warriors, Milwaukee Bucks e Los Angeles Clippers, con 270 partite totali nel suo passato americano), le mani sono sufficientemente buone per prendersi qualche tiro dai 4 metri, ma più in generale a colpire positivamente è la sua capacità di muoversi senza palla, di farsi sempre trovare al punto di giusto e di portare sempre il proprio contributo alla squadra. Contro Malaga ha chiuso con 12 punti, 10 rimbalzi e 7 stoppate, ma fino a questo momento è andato in doppia cifra in 6 delle 7 gare di Top 16 e sta viaggiando a 14,4 punti, 5,7 rimbalzi e 2,9 stoppate in 28’, tirando con il 62 % dal campo.

 

DOWN:

 

Vassilis Spanoulis (fonte: www.euroleague.net)

Vassilis Spanoulis (fonte: www.euroleague.net)

Vassilis Spanoulis: Può sempre essere “pericoloso” inserire nella nostra lista nera di giornata un mostro sacro come la guardia greca, e siamo quasi sicuri che nel prossimo turno risulterà determinante e dominante come ha sempre fatto nell’arco della sua carriera. Oggi lo inseriamo qui perché probabilmente il suo apporto ultimamente sta leggermente calando e questo la squadra tende a pagarlo. A volte sono bastate le grandi giocate di Printezis, Daniel Hackett ha ormai acquisito grande sicurezza e fiducia, ma Spanoulis non è imitabile e l’Olympiacos, come ha costruito grandi vittorie grazie allo spirito di squadra ma poi passando dalle sue mani, non credo possa ancora farne a meno se vorrà ottenere qualcosa di importante. La sua tendenza ad “aspettare” la partita è nota, con la grande capacità di prendersi i compagni sulle spalle nei momenti più difficile e vincere le partite con tiri e giocate importanti. Anche in questa edizione dell’Eurolega glielo abbiamo visto fare, ma ultimamente, e in particolar modo anche contro il Cska nell’ultima giornata, ci ha messo forse troppo ad entrare pienamente in partita, pagandolo con la sconfitta. Le percentuali da tre punti in Top 16 non sono molto alte (23 %), ma l’attenzione che il suo Pick & Roll genera nelle difese avversarie è davvero notevole. Giocare sempre con il fisico degli avversari addosso e la sensazione di essere l’obiettivo numero uno da “eliminare” certo non è facile, ma Spanoulis ci ha abituato troppo bene, con i suoi tiri, le sue letture e il suo Killer-Instict. Semplicemente nelle ultime uscite tutto questo sta leggermente mancando, ma siamo sicuri possa tornare al più presto.